PLEASE DON'T BREAK MY HEART~Payton Moormeier

•CAPITOLO 5•

Apro gli occhi lentamente e la luce mi obbliga a richiuderli.
"Ok,ce la puoi fare..."

Mi obbligo ad alzarmi e quando capisco dove mi trovo mi prende un attacco di panico.

Sono a casa di Payton.

"Oh no no no"

Cerco il bagno e salendo le scale rischio di cadere per la testa che mi gira come se fossi appena scesa dalle montagne russe.

Quando lo trovo mi chiudo dentro e mi appoggio al lavandino.
Nel riflesso dello specchio capisco che potrebbero prendermi per un film sugli zombie,visto che ne sono identica.

Mi lavo la faccia e riesco a togliermi il mascara colato e il rossetto sparso tutto attorno alle mie labbra.

Cerco il telefono nelle tasche e quando non lo sento mi prende un colpo.
Vado completamente nel panico e faccio dei respiri profondi per cercare di calmarmi.

Inutile dire che non funziona.

Esco dal bagno e mi imbatto proprio nel mio ex migliore amico.
In Payton.
Lo guardo un po' imbarazzata e lui però non dice nulla.
Finché non parla.

Payton:Come stai?
Io:Emm bene,credo...M-mi fa male la testa,ma sto bene.
Payton:Se cerchi il tuo telefono è in camera mia sulla scrivania.Era scarico e l'ho messo in carica ieri notte.
Io:G-grazie.Allora lo prendo e vado.

Annuisce e senza dire nient'altro se ne va,lasciandomi sola come un cane nel suo corridoio.

Raggiungo la sua stanza e mi accorgo di una cosa che mi sconvolge...
Ha ancora una foto di noi due su uno scaffale. Sorridiamo ed entrambi facciamo la linguaccia ed ho il suo braccio che mi cinge le spalle.

Mi ricordo di quella notte.
Era il suo compleanno e lo avevamo passato assieme al luna park,solo noi due.
Ancora non aveva mai fatto una festa con altre persone a casa.
Aveva ancora pochi amici,poi è diventato famoso ed è cambiato tutto...

Cerco di tornare alla realtà e trovo subito il mio telefono attaccato al caricatore.
Lo stacco e scendo le scale.
Apro la porta di casa e me la richiudo alle spalle.

Entro nel primo bar che trovo a fare colazione e ordino un cappuccino e un cornetto,intanto mi siedo al tavolo.

Accendo il telefono e mi ritrovo tre chiamate di Jennifer,due da Josh e quattro da Anthony. In più due da mio fratello e nove da mia madre.

"Cazzo...Mi uccideranno a casa"

Intanto faccio colazione e su instagram trovo un video dove c'è una che balla su un tavolo nel bel mezzo di una festa.

"Che cretina haha"

Scuoto la testa e intanto mi arriva una notifica dive mi hanno taggato.

Apro il video e rivedo ancora quella che balla ubriaca. Ma aspetta...

"O porca...!No no no!"

Appena finisco riporto la tazza al bancone ed esco,diretta a casa mia.

~~~

Entro senza fare troppo rumore,ma sento subito dei passi dal piano di sopra.
Prego che non sia mia madre e quando vedo mio fratello che scende di fretta ringrazio dio e tutti i santi.

Samuele:Dove cavolo sei stata tutta la notte?!
Io:Emm...
Samele:Alex dove sei stata?
Alex:Ho-ho dormito da Jennifer.
Mento.
Lui mi guarda come per dire"si certo" e faccio spallucce.

Samuele:La mamma era tanto preoccupata. Si è addormentata alle cinque e sono le 9. Meglio per te che quando si sveglierà si sarà calmata almeno un po',sennò scordati il cellulare per una settimana e passa.
Io:Lo so,lo so...

Vado in camera mia e mi cambio i vestiti.
Metto dei leggins neri e sopra una maglietta a mezze maniche lunga che mi arriva a metà coscia.

Mi butto sul letto e accendo la tv.
Metto Netflix e continuo a vedere Teen Wolf,la mia serie preferita.

~~~

Sono le 12 e mia madre è in cucina a preparare il pranzo.
La testa ancora mi scoppia e quando le do il buongiorno non mi rivolge la parola.

Io:Mamma ieri ho dormito da Jenni.Scusami,mi sono scordata di avvisarti.Mi dispiace...

Finalmente si gira verso di me,decisa a parlarmi. Noto che ha delle fitte occhiaie e sento come una coltellata in pieno petto.
Mamma:Tuo padre è via per lavoro e sai quant'è difficile badare a due figli che sono fuori casa nello stesso momento per tutto il giorno?!Ho sempre la costante ansia che vi possa succedere qualcosa e tu che fai?!Non torni a casa senza avvisare?!

Io:Mi dispiace...
L'abbraccio e lei mi stringe,anche se ovviamente è ancora arrabbiata.