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<<Ne hai presi di più>> disse Taehyung sbuffando.

<<Non è vero, li ho pure contati>> rispose Jimin.

<<Dai ragazzi, non è possibile che ogni volta dovete litigare per dei ravioli>> intervenne Hoseok.

<<Jimin non sa fare le giuste porzioni>> Tae alzò un po' di più il tono di voce.

<<Allora la prossima volta li dividi te!>> disse Jimin sbattendo le bacchette sul tavolo.

<<Dai basta discutere>> disse Nam tenendosi la testa con le mani.

Il pranzo continuò con le solite battute squallide di Jin e qualche battibecco tra Jimin e Tae.

<<Vi devo dire una cosa...>> dissi interrompendo un discorso che nemmeno stavo ascoltando. I miei amici si girarono verso di me guardandomi preoccupati. Ero agitato. Stavo sudando freddo.

<<Dicci hyung>> Jungkook mi posò la mano sulla mia spalla per tranquillizzarmi.

<<Ieri è venuto mio nonno>>

<<Hai un nonno?>> mi interruppe Jimin.

<<Fallo parlare>> Tae lo incendiò con lo sguardo.

<<Ragazzi...>> lo sgridò Jin notando che Jimin stava per controbattere.

<<Sì... Insomma... Lui picchiava me e mia madre>> riniziai a parlare con difficoltà. Non ne avevo mai parlato con nessuno.

<<Si è già presentato al ristorante e ieri è venuto a casa mia>> feci una pausa.

<<Mi ha dato un biglietto da visita di un produttore discografico>> tirai fuori il bigliettino dalla tasca dei pantaloni e Jungkook lo prese per leggere cosa ci fosse scritto.

<<Questa è una bella notizia no?>> chiese Namjoon cercando di rassicurarmi.

<<No>> risposi secco.

<<Non capisco perché ora è così gentile... Anche quando al ristorante si è presentato mi ha dato dei soldi>> spiegai.

<<Magari si vuole far perdonare>> disse Hoseok.

<<Ma mi sembra strano...>> risposi confuso.

<<Qualsiasi cosa succeda chiamaci>> intervenne Taehyung. Ero felice di avere degli amici così preziosi.

<<Del contratto ne riparliamo un'altra volta okay?>> continuò Tae riferendosi alla casa discografica. Annuii e così continuammo a mangiare.

Finito il pranzo tornai a casa. Avevo bisogno di stare da solo e di pensare. Gli hyung insistettero per farmi rimanere a casa di Hoseok, alla fine accettarono la cosa e mi lasciarono andare.

Tornai a casa e mi misi subito a studiare - per pensare ad altro - il lavoro che avevo fatto con Felix, Camilla e Kai. Dopo già dieci minuti mi stufai, così mi poggiai sul letto e mi misi a riposare.

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Il solito fastidioso suono che mi fece svegliare era quello della mia sveglia che continuava a suonare ripetutamente. Mi stropicciai gli occhi e lentamente allungai il braccio verso il comodino, dove era poggiato il mio cellulare, e spensi la sveglia. Nel frattempo guardai che ore fossero. Chiusi gli occhi e li riaprii sperando che fosse un sogno. Erano le sette meno dieci e mi dovevo ancora preparare. Mi alzai di scatto dal letto, mi sciacquai la faccia, mi misi lo smoking e infine mi sistemai un po' i capelli. Guardai il polso dove era situato l'orologio e vidi che erano le sette, così corsi via di casa e mi diressi verso il lavoro.

Non c'era nessuna traccia di Jinyoung... Almeno così non poteva notare che ero leggermente in ritardo, sennò mi avrebbe licenziato.
Iniziai a prendere le varie ordinazioni e a portare i piatti. In quel momento avevo molta fame, fu difficile resistere alla tentazione di mangiare qualcosa dal piatto dei clienti.

Erano passate circa due ore da quando iniziai a lavorare. Stavo sparecchiando alcuni tavoli quando notai una figura accanto a me. Mi girai e vidi Camilla. Era bellissima, aveva un vestito blu che faceva risaltare ancora di più le sue forme, era leggermente truccata e i suoi lunghi capelli le ricadevano sulle spalle.

<<Ciao, sono venuta a farti visita>> solo in quel momento mi accorsi che mi stava sorridendo.

<<Vediamo come lavori>> mi diede una leggera gomitata.

<<Il gatto ti ha mangiato la lingua?>> continuò divertita notando che ero rimasto impalato a fissare la sua bellezza.

<<Prego, accomodati>> le porsi la mano per farla sedere. Quando si accomodò sulla sedia notai che con lei c'era un ragazzo: più alto di me - non che ce ne voglia molto a superarmi di altezza - capelli marroncini e occhi azzurri. Aveva i lineamenti occidentali. A quanto pare a Camilla non piacevano gli asiatici.

<<Piacere Marco>> mi strinse la mano sorridendo.

<<Yoongi>> feci un sorriso falso e tristemente lo guardai sedersi di fronte a Camilla. Porsi loro i menù e poi me ne ritornai in cucina a riflettere.

"Stanno insieme?" questa domanda continuava a rimbombarmi nella testa. "Comunque sia, non siamo fidanzati quindi non c'è nessun bisogno di essere geloso... E poi abbiamo detto che siamo solo amici, no?" continuai a pensare.

<<Yoongi che stai facendo?>> mi risvegliò dai miei pensieri un cuoco.

<<Vai a servire su>> mi porse dei piatti che portai ai rispettivi tavoli.

Poi mi ricordai che dovevo prendere le ordinazioni al tavolo di Camilla e del suo ragazzo.

<<Avete deciso?>> chiesi serio. Non avevo voglia di sfoggiare falsi sorrisi.

<<Un Kimchi>> disse Camilla alzando leggermente l'indice.

<<E un Dakgalbi>> disse il suo ragazzo.

<<Da bere cosa desiderate?>> chiesi infine.

<<Acqua>> rispose subito Camilla.

<<Ma dai, prendi un po' di vino>> disse Marco.

<<Lo sai che mio padre non vuole>> Camilla abbassò il tono di voce, come se non volesse che li sentissi. Marco sbuffò e infine accettò di prendere l'acqua, così mi appuntai le loro ordinazioni che diedi al cuoco di prima.

Portai loro i piatti mentre intanto continuavo a servire gli altri tavoli.

A fine serata stavo levando i piatti del dessert dei due fidanzatini quando per poco non ne feci cadere uno.

<<Eri stato bravo fino ad adesso>> disse Camilla prendendomi in giro. Le feci una faccia buffa facendola ridere di più. Mi si sciolse il cuore.

<<Mi sa che la mancia non te la diamo>> disse Marco aggiungendosi pure lui agli scherzi pensando di farmi ridere, ma ottenne l'opposto. Lo ignorai e per poco non lo insultai.

Diedi loro il conto, così pagarono. Infine presi i soldi e Camilla mi lasciò qualche mancia.

<<Te lo meriti>> mi sussurrò all'orecchio alzandosi con le punte dei piedi per raggiungere la mia guancia e baciarla. Le sorrisi intimidito e se ne andò con il suo ragazzo via dal ristorante.

Rimasi un altro po' impalato cercando di capire cosa fosse appena successo. Mi sentivo una ragazzina che stava sclerando per crush perché le ha dato un bacio sulla guancia... "Aspetta un attimo... Crush?!" non capivo cosa mi stesse succedendo. In quel momento sentii una sensazione strana allo stomaco... Non potevo essermi innamorato, Camilla era fidanzata.

Decisi di ignorarla "Stavolta sul serio" pensai. Così avrei chiarito i miei sentimenti.

Mi incamminai verso casa nelle strade buie di Seoul mentre pensavo. Arrivai ma notai che la porta di casa era socchiusa...

Not just a bad boy  𝐁𝐓𝐒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora