14.

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Aprii delicatamente la porta con il cuore che mi batteva a mille. Accesi di colpo la luce del salotto e vidi mio nonno seduto su una poltrona a gambe accavallate e a braccia conserte.

<<Ma porca puttana, mi hai fatto prendere un infarto>> dissi con una mano sul petto.

<<Ti eri dimenticato di chiudere la porta>> ma perché stava sempre in mezzo alle palle questo?

<<Cosa vuoi stavolta?>> chiesi innervosito e chiudendomi la porta alle spalle. Non so perché ma avevo ancora un po' paura di quell'uomo nonostante fosse leggermente acciaccato.

<<Volevo sapere se hai pensato alla mia offerta>> disse con tono serio e autoritario, il che mi fece innervosire.

<<Ci devo ancora riflettere su>> risposi scompigliandomi i capelli. È un gesto che faccio quasi sempre quando sono nervoso o quando cerco di non menare qualcuno.

<<Non hai tanto tempo, le audizioni sono tra tre giorni, quindi ti consiglio di decidere in fretta>>

<<Va bene, va bene... Ora però fuori da casa mia>> dissi spazientito.

<<Scusa se ti dò dei consigli>> rispose tranquillamente. Stava ancora seduto sulla poltrona, nella stessa posizione in cui lo trovai appena entrai in casa.

<<Ho detto fuori!!>> sbraitai indicando la porta. Lo so che "voleva aiutarmi" però non si doveva impicciare della mia vita.
Mio nonno si spaventò a quel mio urlo, così lentamente si alzò e si diresse verso la porta.

<<Sono veramente dispiaciuto per tutto...>> mi disse infine prima di andare. Aveva le sopracciglia alzate e gli occhi che dicevano che veramente era pentito. Ma magari stava mentendo. Non mi sarei mai fidato di quel vecchio.

Appena uscì sbattei la porta. Era stato un giorno davvero molto particolare e acceso. Prima le discussioni con gli hyung a pranzo, poi scoprii che Camilla era fidanzata e infine mancava solo mio nonno a peggiorare ancora di più la situazione.

Andai in bagno a lavarmi e poi mi misi il pigiama per andare a dormire. Sprofondai subito in un lungo sonno.

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Camilla's POV
Ero seduta al mio banco ed ero molto agitata per la verifica di Coreano. Stavo ripassando per bene finché non notai Yoongi varcare la soglia della classe. Era diverso: aveva i capelli spettinati, si era messo una tuta grigia - cosa che non fa quasi mai - e si vedeva che aveva dormito male, aveva la faccia assonnata, ancora gli occhi leggermente socchiusi e delle occhiaie da paura.
Si sedette silenziosamente vicino a me. Non so perché ma mi faceva paura quel tipo di Yoongi. Lo avevo visto bipolare, simpatico, stronzo... Ma questo mi mancava.

<<Tutto okay?>> chiesi preoccupata e intimorita allo stesso momento.

<<Sì>> rispose secco. Non mi accennò nemmeno uno sguardo, continuava a sfogliare il quaderno facendo finta di ripassare.

Poi lo vidi alzarsi e mettersi vicino a Lisa... LISA??! "Ma che problemi ha questo??" pensai. Lisa si girò verso di me guardandomi confusa e poi si rigirò accennando un sorriso.

Le ore continuarono con me che stavo da sola al banco e a non ascoltare nemmeno una parola di quello che i professori dicevano.

Quando arrivò la ricreazione decisi di alzarmi in fretta - prima che Yoongi scappasse - e raggiungere il banco dove era seduto. Alzò lo sguardo verso di me e poi se ne andò. Tentai di seguirlo ma entrò nel bagno dei maschi così persi la speranza e decisi di parlargli dopo. Poi raggiunsi Jisoo e Lisa.

<<Ma che è successo con Yoongi?>> chiese incuriosita Jisoo.

<<Ma non lo so... È tutto strano quello>> dissi sbuffando.

<<A me sta bene>> disse Lisa scherzando. La guardai male e lei smise di ridere.

<<Ma ti piace o no?>> chiese poi.

<<Forse... Cioè, non lo so>> risposi <<Però piace anche a te>> dissi indicando Lisa che mi stava guardando in modo strano.

<<Ma no, te l'ho detto>> disse ancora con lo sguardo un po' confuso <<Cioè, lo trovo carino eccetera, però non gli sono mai interessata quindi me ne devo fare una ragione...>> disse infine alzando le spalle.

Jisoo era rimasta a guardarci e per cambiare discorso - dato che l'aria si era fatta un po' tesa - propose di ripassare per la verifica. Così ci sedemmo attorno ad un banco e ci mettemmo a ripetere.
Suonò la campanella, così tutti gli studenti si rimisero ai loro posti aspettando la prof per fare la verifica. Vidi entrare Yoongi che si mise sempre vicino a Lisa. Abbassai subito lo sguardo cercando di capire perché si comportava così. "Che ho fatto di male?" pensai.

La professoressa entrò e ci consegnò subito le verifiche notando che era entrata un po' in ritardo.
Iniziai a leggere le domande e a rispondere alle prime. Leggendo le seguenti domande iniziai a non capirci più niente. Avevo un forte mal di testa e vedevo tutte le lettere confuse. Alzai lo sguardo verso la classe e vidi tutto sfocato, la classe stava girando, mi bloccai la testa con le mani e tentai di concentrarmi. Non mi sentivo affatto bene. Dopo una decina di minuti mi passò il malessere così continuai a rispondere.

Finita scuola me ne andai subito. Non so perché ma sentivo la necessità di stare un po' da sola. Con Yoongi avrei parlato il giorno seguente. Non mi andava di discutere con lui, soprattutto dopo quello che era successo durante la verifica.

Yoongi's POV
<<Rifacciamolo>> disse Hoseok sbuffando.

<<Scusate...>> dissi mortificato.

Ci trovavamo a casa di Jungkook a provare la varie coreografie per i provini che avremmo dovuto fare qualche giorno dopo. Eh già, avevamo preso la decisione di diventare un gruppo kpop, sempre se il produttore discografico ci avrebbe preso.
Continuavo a sbagliare sia i testi delle canzoni che le coreografie. Ero in sovrappensiero. Continuavo a pensare a Camilla e al suo ragazzo. Quel giorno l'avevo completamente ignorata, lei non fece nemmeno un minimo sforzo di andarmi a cercare e questo mi fece rimanere ancora più male.

<<Ma si può sapere che ti prende oggi?>> mi sgridò Jimin al mio settimo sbaglio.

<<Niente, niente...>> risposi cercando di evitare quell'argomento.

<<È successo qualcosa con quella nuova?>> disse Jin emozionato.

<<No... Adesso non mi va di parlarne>> dissi facendo un gesto con la mano, come per scacciare via i miei pensieri.

Le prove successive andarono meglio di quelle precedenti. Dopo ci prendemmo una pausa di cibo e videogiochi. Ad un certo punto Kookie fece cadere il suo succo di carote sul joystick e ci fece ridere come dei matti mentre lui imprecava.

Tornato a casa mi sistemai sul divano e accesi la televisione. Poco dopo mi arrivò un messaggio, così presi il cellulare e vidi che Camilla mi aveva scritto. I battiti del mio cuore aumentarono involontariamente. "Ricordati che domani dobbiamo esporre quel progetto di Inglese" me ne ero completamente dimenticato. Ringraziai mentalmente Camilla - dovevo ignorarla quindi non le risposi - e mi misi a studiare seriamente.

Dopo aver finito di studiare mi preparai per andare a lavoro - stranamente non ero in ritardo - e finita la giornata mi accasciai sul letto stanco morto.

Not just a bad boy  𝐁𝐓𝐒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora