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Narratore's POV
Passò qualche settimana e Camilla con la sua malattia migliorò molto e decise anche di affidarsi ad uno psicologo. Yoongi fortunatamente si salvò dopo il suo tentato suicidio. Fu portato in ospedale dove gli fecero varie cure.
Jennie e Yoongi legarono molto perché quando lei scoprì cosa successe a Yoongi si preoccupò molto badando a lui ogni giorno. Quest'ultimo non andò più a trovare Camilla in ospedale, anche perché a quanto pare era riuscito a dimenticarsene.

Camilla's POV
Quel giorno finalmente ritornavo a scuola e a fare la mia normale vita. Prima la scuola la odiavo ma dopo la mia malattia non vedevo l'ora di tornarci.

<<Buongiorno principessa>> mi salutò mio padre con un sorriso smagliante. Mi aveva preparato la colazione: pancakes.

<<Buongiorno>> gli risposi dandogli un bacio sulla guancia.

<<Oggi va bene se ti accompagno a scuola?>>

<<Certo>> prima della malattia avrei detto di no perché mi sarei vergognata, però in quel momento non mi interessava: volevo stare il maggior tempo possibile con le persone a me più care.

Quando finii di prepararmi uscii di casa con mio padre mentre parlavamo del più e del meno.
Quelle strade mi mancavano. Mi ricordai di tutte quelle volte che mi svegliavo tardi e dovevo correre per arrivare puntuale. Sorrisi al ricordo.
Arrivammo a scuola e io salutai mio padre.
Mentre salivo le scale pensavo a Marco che se ne era ritornato in Italia insieme agli zii. Mi mancava così tanto.

Appena misi piede in classe tutti urlarono <<Ben tornata!>> c'era anche uno striscione attaccato alla parete. Mi stavo per commuovere, mi coprii la faccia perché ero sia imbarazzata che troppo euforica per farlo vedere agli altri.

<<Camilla!>> mi circondarono Jisoo e Lisa che mi abbracciarono forte. Da lì iniziarono i pianti mischiati a felicità e a tristezza. Non avevo mai avuto un legame così stretto con la mia classe, ma nonostante questo ero molto felice di rivedere tutti.

Quando finii di abbracciare tutti notai al mio banco Yoongi. Non mi fece più visita dopo quella volta che gli urlai contro. Lisa mi disse che tentò di suicidarsi e alla notizia mi si spezzò il cuore. Avrei voluto tanto stare lì con lui a consolarlo. Volevo scusarmi per quella volta che lo trattai male.

<<Ciao>> lo raggiunsi facendo un minuscolo sorriso. Non mi guardò nemmeno, prese le sue cose e si spostò in un altro banco. Mi sentii una schifezza, non pensavo che mi odiasse così tanto. Lo conoscevo abbastanza bene, ma non lo avevo mai visto così spento.
Mi sedetti al mio posto. Ormai la felicità che c'era qualche minuto prima svanì completamente.

A ricreazione raggiunsi le mie amiche. Non stavo ascoltando una minima parola di quello che mi dicevano. Ero impegnata a guardare - senza farmi notare - Yoongi che andava da Jennie sorridendo. I due si baciarono a lungo, si vedeva che erano innamorati.

<<Camilla mi stai ascoltando?>> Lisa mi risvegliò dai miei pensieri.

<<No scusa, dicevi?>>

<<Dovremmo festeggiare il tuo ritorno>> continuò allegramente.

<<Nah, non ce n'è bisogno>> risposi.

<<Ma che ti prende? Non sei felice di essere tornata?>> chiese Jisoo poggiandomi una mano sulla spalla.

<<Sì... È che Yoongi non mi degna nemmeno di uno sguardo>> entrambe si girarono verso quest'ultimo che rideva e scherzava con la sua ragazza.

<<Già... Ormai si vede che si piacciono molto>> disse Lisa dispiaciuta per me.

<<Ma questo non vuol dire che non possiamo fare una festa>> continuò Jisoo.

<<No veramente, non voglio feste>> dissi seria.

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Il resto della giornata scolastica stetti tutto il tempo distratta a pensare ad altro.
A fine scuola seguii Yoongi e dopo essermi accertata che lui e Jennie non facessero la strada insieme lo raggiunsi.

<<Ehy>> dissi camminando accanto a lui. Non girò nemmeno la testa per guardarmi, sapeva che ero io ma non voleva vedermi proprio.

<<Come stai?>> continuai. Niente. Non mi rispondeva. Quasi quasi mi mancavano gli insulti e quando mi diceva di farmi i cazzi miei. Quel silenzio era peggio, voleva dire che lo avevo fatto soffrire davvero tanto.

<<Yoongi?>> ancora niente. Nel frattempo continuavamo a camminare; notai a pochi metri di distanza casa sua, così mi affrettai a dire la cosa più importante.

<<Ti volevo chiedere scusa per quella volta che ti ho urlato contro>> eravamo arrivati alla porta e ancora non mi aveva rivolto la parola. Girò la manopola ed entrò in casa chiudendomi fuori senza dire niente.

Stetti un altro po' ferma a fissare il vuoto finché non girai i tacchi per tornarmene a casa. Nel frattempo sentii una vibrazione al sedere: era il cellulare che presi dalla tasca dei pantaloni.

<<Milly>> era Marco. Mi mancava davvero così tanto.

<<Come è andato il tuo primo giorno di scuola?>>

<<Bene>> mentii. Non mi andava di parlarne e nemmeno di farlo preoccupare.

Dopo aver parlicchiato con Marco tornai a casa e non pranzai, non ne avevo proprio voglia. Speravo che almeno quel giorno mi sarei rallegrata e invece...

Yoongi's POV
Chiusi la porta e lentamente mi sedetti a terra. Mi misi le mani tra i capelli e iniziai a piangere. Diventai molto sensibile dopo quello che accadde.
I miei hyungs all'inizio si preoccuparono per me ma poi si incazzarono di brutto perché dicevano che la vita non andava sprecata così. Per un po' di tempo stettero tutte le giornate insieme a me per controllare che non facessi altre stupidaggini. In realtà la tentazione di mettere fine a tutto era ancora tanta, ma alla fine pensavo ai miei hyungs e a come sarebbero stati; non volevo che soffrissero a causa mia.

<<Tutto okay?>> mi chiese Tae appena arrivai in studio. Annuii sorridendo.

<<Allora, oggi dobbiamo prepararci al massimo okay?>> ci incitò il nostro coreografo Jackson. Il giorno dopo avremmo avuto la nostra prima esibizione: non ero così emozionato, in realtà mi veniva da piangere perché pensavo di non riuscire a farcela. Mi sentivo la ruota debole del gruppo.

<<Tutti pronti?>> batté le mani e mi guardò per qualche secondo. In realtà la domanda era posta in particolare a me. Quasi quasi non sopportavo più tutta quella gente che continuava a preoccuparsi per me, non avevo mica cinque anni.

Ci attaccammo i microfoni alle guance, ci mettemmo in posizione e iniziammo a ballare e a cantare "Idol" quando la base partì.

Provammo per ore e ore e la parte finale - quella in cui a fine canzone ci sediamo - rimaneva sempre la mia preferita.

Presi il mio borsone e uscii dallo studio insieme ai miei amici.

<<Non riesco nemmeno a parlare>> disse Nam finito il duro allenamento.

<<Ma...>> disse Jin riferendosi al fatto che aveva appena parlato.

<<Stai zitto>> lo interruppe nuovamente Namjoon. Io accennai un sorriso e tutti gli altri risero.

Andai a letto leggermente più felice. Mi rilassai a passare la fine della giornata insieme agli hyungs: gli unici che mi erano sempre stati affianco e che non mi avevano mai fatto soffrire.

Not just a bad boy  𝐁𝐓𝐒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora