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Yoongi's POV
Non so cosa mi fosse preso. Era la cosa che più desideravo e come al solito rovinai tutto. Ero preso dal panico, così senza pensarci me ne andai senza dire niente. Ero davvero una merda.

Mi trovavo a casa di Nam insieme agli altri ragazzi. Dovevamo scegliere il nome per il nostro gruppo, dato che ogni gruppo o artista doveva scegliere un nome per la nomina del giorno seguente. Se avessimo passato l'audizione, avrebbero dovuto chiamarci con il nome della band ovviamente.

<<Allora>> iniziò il nostro leader Nam <<Noi siamo dei ragazzi abbastanza giovani no?>> tutti annuimmo <<Ieri notte ci stavo pensando: chi è che odia gli stereotipi, le critiche e i pregiudizi?>> chiese infine.

<<Beh, tutti>> disse Jimin e tutti ci unimmo a lui.

<<Ecco>> Namjoon sbatté la mano sul tavolo <<Potremmo trovare un nome inerente a questo argomento: cioè bloccare i vari stereotipi e i giudizi che la gente fa>> mi chiedevo come gli venissero in mente certe idee, di notte oltretutto.

<<Ci penserò su stanotte e ti dirò>> dissi ironicamente facendo ridere tutti.

Stettimo per una buona ora e mezza a pensare. Eravamo davvero tutti esausti. Non ci alzammo nemmeno per andare al bagno o per fare una piccola pausa. Dovevamo trovare quel nome, a costo di rimanere tutta la notte. Per fortuna dopo un'altra mezz'ora mi venne in mente un'idea.

<<Ci sono!>> dissi alzandomi di scatto dalla sedia.

<<Dicci tutto hyung>> mi incoraggiò Tae.

<<Potremmo usare la parola "proiettile" per definire questo concetto>> notai gli sguardi un po' confusi degli hyungs, così mi spiegai meglio <<Noi vogliamo far arrivare questo concetto rapidamente. Deve mirare gli adolescenti subito, no? È come un proiettile: in pochi secondi è dentro di te>> ci furono alcuni attimi di silenzio non appena finii di parlare.

<<A me piace>> disse Jungkook chiudendo il tappo della penna e stiracchiandosi facendo un verso strano.

<<Quindi potremmo chiamarci Bangtan Sonyeondan>> aggiunse Hoseok.

<<Sì. "Bangtan" per boyscout e "sonyeondan" per proiettile>> ragionò Nam ad alta voce.

<<E il diminutivo sarà BTS!>> urlò Jin esausto e felice di aver finito.

Nam chiamò Bang Si-hyuk per avvertirlo del nome e poi festeggiammo accendendo un po' di musica collegata alle casse bluetooth. Ero ancora un po' giù per quello che era successo con Camilla, però cercai di non pensarci anche se non ci riuscii a fondo.

Poco dopo ero leggermente brillo e dopo un po' mi ricordai che dovevo andare a lavorare.

<<Cazzo, devo andare a lavoro>> dissi di fretta guardando l'ora sul cellulare. Per fortuna mancavano ancora quindici minuti.

<<Ciao io vado>> urlai per sovrastare la musica. Gli hyungs mi salutarono e io uscii da casa di Nam correndo.

Dopo esser passato per casa, arrivai a lavoro con il fiatone perché avevo corso come un forsennato.

<<Yoongi>> mi disse Jinyoung facendo un gesto con la mano per dire di raggiungerlo appena mi vide entrare. Guardai un attimo l'orologio al polso e notai che ero arrivato puntuale, quindi non poteva sgridarmi per il ritardo; così lo raggiunsi con un sorriso compiaciuto, magari voleva darmi un aumento.

Not just a bad boy  𝐁𝐓𝐒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora