6.

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Yoongi's POV
Mi svegliai in un letto non mio. Avevo ancora gli occhi chiusi. Con la mano toccai tutto quello che avevo intorno finché non sentii qualcosa di morbido. Era la guancia di qualcuno. Lentamente aprii gli occhi e vidi la faccia di Camilla, spiaccicata dalla mia mano, che sorrideva leggermente.

<<Ma che cazz...>> dissi a bassa voce.

Camilla levò la mia mano dalla sua faccia.

<<Buongiorno anche a te>> disse alzandosi dal letto e stiracchiandosi.

<<Dove siamo?>> chiesi confuso.

<<A casa mia>> rispose come se fosse una cosa normale.

<<E perché sono a casa tua?>> chiesi ancora più confuso.

Si girò verso di me <<Ieri sera dopo la festa ti ho incontrato per strada ed eri ubriaco. Chissà cosa avresti combinato, quindi ti ho portato a casa mia. Poi ti volevo far dormire sul divano ma TU>> marcò quest'ultima parola indicandomi come se fosse un'accusa <<Di tua spontanea volontà ti sei messo sul letto insieme a me>> vaghi ricordi di me che lascio casa mia, incustodita dai miei amici, mi ritornarono in mente.

Mi grattai un attimo la testa e mi guardai intorno. La stanza era vuota: c'erano solo un letto, una scrivania e un armadio. Era piena di scatole. Probabilmente doveva ancora mettere a posto le sue cose dopo l'arrivo in Corea.

La suoneria del mio cellulare che proveniva da un'altra stanza interruppe i miei pensieri.
Mi alzai sbadigliando e andai verso il suono che sentivo.
Presi il cellulare che era poggiato sul divano nel quale avrei dovuto dormire quella notte e vidi il nome di Namjoon.

<<Pronto?>> dissi con voce assonnata.

<<Dove cazzo sei?!>> non era Nam. Era Jin incazzato nero.

<<Ehm... A casa di...>>

<<Yoongi cosa vuoi per colazione?>> mi interruppe Camilla che subito dopo notò che stavo parlando al cellulare, così disse con il labiale "scusa" e si tappò la bocca.

<<Uuu va bene>> disse Jin avendo sentito la voce femminile.

<<PERÒ LA PROSSIMA VOLTA AVVERTI CAZZO, MI SONO PREOCCUPATO>> mi sgridò. Dovetti allontanare un attimo il cellulare dall'orecchio per quanto urlò. Però subito dopo sorrisi. È snervante ma allo stesso tempo tenero il fatto che nel nostro gruppo ci sia qualcuno che si preoccupa come una mamma.

<<Va bene, scusa Jin>> finita la chiamata attaccai.

<<Scusa non volevo interrompere la chiamata>> mi disse Camilla mortificata. "Tenera..." pensai.

<<Tranquilla>>

<<Comunque non faccio colazione, grazie lo stesso>> le sorrisi e presi la mia giacca dirigendomi verso la porta.

<<Dove vai?>> mi chiese paonazza.

<<A casa. Dove dovrei andare sennò?>>

<<Non lo so... Pensavo volessi rimanere un altro po'... >> sorrisi a quell'affermazione ma no. Non potevo rimanere. Quella ragazza mi provocava strane sensazioni che non avevo mai provato. Mi facevano sentire debole... Dovevo cercare di evitarla in tutti i modi.

<<Grazie ma ho da fare>> girai la chiave della porta e uscii.

Camilla's POV
Cosa mi sarei dovuta aspettare? Lo sapevo che sarebbe ritornato stronzo. "E allora perché sto così male?" pensai.
Continuai a sorseggiare la tazza di latte caldo che avevo tra le mani mentre pensavo a quello che era successo la notte scorsa. Mi era piaciuto. Lo ammisi. Però non sapevo cosa pensava Yoongi. Se lo ricordava? Gli era piaciuto? Cosa pensava di me? Non sapevo rispondere a quelle domande. Era un ragazzo così misterioso. Chissà quanto tempo ci hanno messo i suoi amici per conoscerlo fino in fondo.
"Ce la farò anche io?" dissi tra me e me. Non seppi rispondere nemmeno a quella domanda.

Not just a bad boy  𝐁𝐓𝐒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora