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Camilla's POV
Quel giorno avremmo dovuto esporre il nostro lavoro di inglese. Il giorno prima scrissi a Yoongi per ricordarglielo ma non rispose. Ero preoccupata perché pensavo che non avrebbe studiato e ci avrebbe fatto andare a casa con un brutto voto.
Ero molto agitata. Le interrogazioni mi mettevano sempre molta ansia, magari mi potevo dimenticare qualcosa e andare nel panico, poteva succedere di tutto.

Come al solito Yoongi si mise vicino a Lisa ma poco mi importava: in quel momento il mio problema principale era non fare brutte figure davanti a tutti durante la nostra esposizione.

In seconda ora arrivò la professoressa e molti gruppi iniziarono a parlare delle città che avevano scelto. Erano stati molto bravi. Solo alcune persone si impicciarono con le parole, ma niente di grave.
Poi arrivò il nostro gruppo. Mi alzai in preda all'ansia cercando di respirare normalmente. La cosa che mi preoccupava di più era che dovevamo parlare in Inglese.
Felix iniziò ad introdurre il progetto parlando fluentemente; poi toccò a Yoongi che parlò davvero molto bene, non me lo sarei mai aspettato. Poi iniziò a parlare Kai: mentre parlava mi venne in mente la scena dell'altro giorno in cui Yoongi e Kai si stavano per picchiare e Yoongi prese le mie difese... Kai mi diede una leggera gomitata per avvertirmi che dovevo iniziare. Chissà da quanto tempo ero rimasta in silenzio immersa nei miei pensieri.
Il mio discorso andò abbastanza bene, fatto sta che la professoressa ci diede un bell'otto meno.

A ricreazione vidi Yoongi alzarsi per andare, probabilmente, dai suoi amici. Dato che ero felice per il voto, dovevo rovinarmi la giornata con la discussione che sarebbe avvenuta con Yoongi. Lo seguii e lo presi per il polso.

<<Si può sapere perché ora mi ignori di nuovo?>> chiesi esasperata quando si girò verso di me.

<<Fatti i cazzi tuoi>> e ti pareva che non me lo diceva.

<<Vai a piagnucolare dal tuo fidanzatino>> disse staccando il suo polso dalla mia mano.

"Cosa? Fidanzatino? Aspetta un attimo... Dice Marco?" dissi tra me e me.

<<Marco?>> chiesi confusa.

<<Sì, quello bellissimo>> disse facendo una smorfia e ruotando gli occhi al cielo. Mi venne spontaneamente un sorriso. Era per quello che era così arrabbiato? Era geloso?

<<E ora perché ridi?>> chiese sbuffando.

<<Marco è mio cugino>> continuai a sorridere come un'ebete. Marco era venuto a farci visita dall'Italia per qualche giorno insieme ai miei zii. È l'unico cugino a cui sono così tanto legata dopo la morte di Leonardo.

<<Ah...>> disse palesemente in imbarazzo grattandosi la testa.

<<Eri geloso?>> niente. Non riuscivo a levarmi quel dannato sorriso.

<<Ma no, ma che dici>> fece una risata nervosa.

<<Dai, ti presento i miei amici>> disse per cambiare discorso portandomi alle macchinette. "Poco fa non mi voleva nemmeno parlare e ora mi vuole presentare ai suoi amici? Quanto è strano questo ragazzo" pensai.

Erano tutti molto alti e belli, ridevano e scherzavano tra di loro. Non mi andava di rovinare quel loro momento di gioia, anche perché sapevo che sarei stata quella incomodo ad ascoltare le conversazioni altrui annuendo e sorridendo.

<<Oooo e lei chi è?>> chiese uno dai capelli grigetti e un po' ondulati con un sorriso malizioso. Mi imbarazzai subito, così abbassai lo sguardo per non far vedere le mie guance rosse.

<<Lei è Camilla>> mi presentò Yoongi.

<<Ahh è lei Camilla! Piacere Taehyung, ma puoi chiamarmi Tae>> disse il ragazzo di prima stringendomi la mano. La sua reazione di quando Yoongi fece il mio nome era stata un po' ambigua... Yoongi parlava di me?

<<Poi loro sono eomma Jin>> indicò un ragazzo molto alto con delle labbra molto carnose.

<<Puoi semplicemente chiamarmi worldwide handsome>> disse quest'ultimo sorridendo angelicamente.

<<Non chiamarlo mai così>> mi sussurrò Yoongi divertito.

<<Poi lui è il golden maknae>> lo guardai confusa <<Jungkook>> continuò vedendo la mia espressione. In quel momento mi ricordai quando i ragazzi lo stavano prendendo in giro con Solar.

<<Namjoon, il più responsabile che però rompe qualsiasi cosa tu gli metta in mano>> continuò. Namjoon mi sorrise e io non potei non notare le due fossette che aveva ai lati della guance.

<<Lui è il nostro sole Hoseok>> Hoseok mi prese la mano sorridendo e me la baciò.

<<E infine Jimin, quello con un culo pazzesco>> disse dando una pacca sul sedere di quel suo amico, il che mi fece sorridere.

Iniziammo a parlare del più e del meno e i ragazzi mi coinvolsero molto nei loro discorsi. Mi dissero che Yoongi una volta quando era ubriaco si spogliò fino a rimanere in mutande. Yoongi per vendicarsi disse una figuraccia di ognuno di loro: ad esempio quella che mi fece ridere di più era quella di Taehyung, che quando anche lui era ubriaco, disse "I'm god" al posto di dire "I'm good".

Finita la ricreazione io e Yoongi ritornammo in classe nostra e magicamente quest'ultimo si mise di nuovo vicino a me. Appena notai la sua azione alzai gli occhi al cielo e involontariamente sorrisi.

Dopo scuola tornai a casa insieme a Yoongi. Chiacchierammo molto. In quel momento decisi di non dargli troppa confidenza perché lui mi aveva ignorato per un bel po' a causa di una cosa che nemmeno esisteva. Quando me la sarei sentita mi sarei comportata come prima.

Lo salutai ed entrai a casa.

<<Ciao bellissima>> Marco mi circondò con un abbraccio.

<<Hai presente Yoongi...?>> chiesi improvvisamente facendogli levare le sue mani dalla mia vita.

<<Mhm... No>> rispose confuso.

<<Dai, il cameriere dell'altra sera>> dissi per farglielo ricordare.

<<Ah sì>> si diede un colpetto in fronte.

<<Pensava che fossimo fidanzati!>> urlai sbellicandomi dalle risate.

<<Cosa?!>> rise pure lui. Continuammo a ridere per degli abbondanti minuti finché non arrivò mia zia ad interrompere quel momento.

<<Mi devo preoccupare?>> chiese divertita. Le accennammo un "No" con le mani perché non riuscivamo a parlare dal troppo ridere.

<<Ma poi come ridi?>> chiesi a Marco ridendo ancora come una pazza. Aveva la risata da gallina. Marco mi fece la linguaccia e poi ci mettemmo a pranzare insieme anche a mio zio.

Il pomeriggio io mi misi a studiare - Marco voleva aiutarmi però gli spiegai che era tutto in Coreano - e i miei zii e Marco andarono a visitare meglio la città.

Verso l'orario di cena tornarono e iniziammo a cenare senza mio padre che lavorava fino a tardi per riuscire a guadagnare qualcosa.

Qualche ora dopo mi risvegliai su un lettino dell'ospedale con intorno a me Marco, i miei zii e mio padre... Ma che ore erano? Cosa era successo??

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Not just a bad boy  𝐁𝐓𝐒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora