Buonsalve. Questa credo sia la storia più angst e che più ci è rimasta nel cuore tra tutte quelle che abbiamo scritto. Speriamo vi piaccia almeno la metà di quanto l'amiamo noi. Buona lettura!
Estate 2011.
Che Stiles dovesse una miriade di favori a Scott, era fuori discussione, ma che dovesse sopportare quella tortura assolutamente no.Le vacanze erano appena iniziate quando Stiles si sveglia quel giorno di inizio giugno in pace con se stesso e con il mondo. Addirittura si alza ad un orario decente e riesce a fare colazione insieme ai suoi genitori prima che suo padre, lo sceriffo, esca per il lavoro, stupendo enormemente l'uomo. Lava persino i piatti che avevano sporcato senza romperne nessuno e si dirige in camera propria pensando già a quanti giochi avrebbe finito all’Xbox. Non fa nemmeno in tempo ad accendere la consolle che riceve un messaggio di Scott.
(Ore 11:04) Fratello, oggi pomeriggio mi accompagni a vedere una partita di basket? Gioca uno fortissimo che allenerà il mio club quest'estate e voglio vederlo da vicino. Alle 16, ti passo a prendere con la moto! Grazie! SM
Stiles nemmeno risponde. Quella non era una richiesta: Scott aveva semplicemente dato per scontato che lui ci sarebbe andato, e non aveva tutti i torti. Solo una settimana prima Stiles l'aveva costretto ad andare al cinema all'aperto per una maratona di Star Wars finita alle prime luci dell'alba.
Cinque ore dopo Stiles scende dalla moto del suo migliore amico di fronte al grande campo di basket in cui Scott si allenava tre volte alla settimana. Si appende il casco al braccio e si dirigono insieme all'interno della struttura. Quella partita doveva essere davvero importante: i posti sono già quasi tutti occupati, la gente sembra emanare entusiasmo e ci sono striscioni e cartelloni ovunque. Stiles si perde un attimo ad osservarli, molti sono per un certo Derek Hale: sicuramente si tratta del tipo che voleva guardare Scott. Il ragazzo resta stupito nel constatare che almeno il cinquanta percento dei presenti è di sesso femminile e, continuando a leggere gli striscioni capisce il perché.
“Derek, sposami!” una ragazzina bionda.
“Sei mancato a BH e soprattutto a noi” due ragazze sui vent'anni.
“Hai fatto canestro nel mio cuore” un altro gruppo di ragazzine.
Stiles si gira verso Scott e lo ritrova a guardarsi attorno praticamente incantato.
“Scottie?” lo chiama scuotendolo per un braccio, “Scott, ma chi è di preciso questo Hale?”
L'altro ragazzo sembra riprendersi dallo stato di trans e si gira verso di lui. “Derek Hale ha studiato al nostro liceo fino a sei anni fa, quando ancora non c'era il lacrosse, ma il basket. È stato capitano fin dal suo primo anno e non era mai successo, era fortissimo, non sbagliava mai un canestro. Dopo la scuola, però, si è trasferito a New York per fare carriera. Ha giocato in qualche squadra minore prima come riserva, ma poi è entrato di diritto nei titolari facendosi così notare. Ora si vocifera che stia aspettando la firma di un contratto per l'NBA.”
Stiles osserva gli occhi del suo amico luccicare, ma non sapeva cosa rispondergli: in fondo lui non conosce niente di quel mondo. All'improvviso un boato lo fa quasi saltare dalla panca su cui si era seduto, ma non riesce a vedere nulla. Tutti i presenti si sono alzati bloccandogli la visuale, ma il ragazzo sente chiaramente lo speaker urlare dal microfono.
“Ed ecco con il numero trentuno…DEREK HAAAALE!”
Stiles cerca di allungare il collo per vedere oltre la folla, ma l'unica cosa che può vedere è un uomo di spalle che saluta il sindaco di Beacon Hills seduto nel posto d'onore. Non che quella visione non gli è bastata per immaginare il resto di quel corpo. Comincia a capire benissimo gli striscioni e l’alta presenza del genere femminile. Quel Derek Hale ha due spalle larghe, messe in risalto dalla canotta della divisa, e un sedere da urlo. Stiles pensa a come sarebbe piacevole poterlo toccarlo, anche se a causa dai calzoncini larghi uniti alla distanza, non si vedeva un granché. Quando tutto il pubblico riprende i propri posti, la partita comincia.
Durante tutti i quaranta minuti Stiles è al limite della noia: non capisce proprio cosa ci sia di avvincente nello schiaffeggiare un pallone per poi farlo entrare in un canestro. L'unica cosa che non gli sfugge sono le pacche sul sedere che i giocatori si scambiano ad ogni punto guadagnato. Per Derek invece non è la stessa cosa: nonostante entrambe le squadre sono formate da ragazzi dilettanti, si sente ugualmente in ansia come se stesse giocando una partita di campionato. Giocare a Beacon Hills, essere osservato da persone che lo acclamavano come fosse una star, gli scalda il cuore dandogli un senso di responsabilità. Segna diciassette canestri, di cui dieci da tre punti e i rimanenti in schiacciate, limitando le sue capacità per permettere anche agli altri giocatori di mettersi in mostra. La sua squadra vince con facilità e si sente quasi un dio quando il pubblico comincia ad acclamare senza sosta il suo nome. Distingue anche in modo molto chiaro una ragazza che urla “Derek! FACCI IL TUO BALLETTO!” seguita subito dalle sue amiche e poi da tutti gli altri.
Derek è abituato, alla fine di ogni partita vinta, a fare un piccolo passo di danza, davvero una sciocchezza, come esultanza. Quella tradizione era iniziata durante una partita due anni prima, a New York e non aveva più smesso. Tutti ormai lo conoscevano per le sue mosse, quindi si allontana di poco dalla curva sotto cui la squadra stava festeggiando, guarda il pubblico sorridendo impercettibilmente, e lo fa, esagerando un po' questa volta, aggiungendo una piccola acrobazia finale.
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È in quel preciso istante che Stiles scopre di essere veramente interessato al basket. Talmente tanto interesse che sta per morire soffocato. O almeno sarebbe sicuramente morto se Scott non gli avesse battuto la mano tra le scapole aiutandolo a scastrare la nocciolina incastrata nella sua gola. Quell’Hale gli ha appena fatto scendere il sangue direttamente nelle parti basse. Il figlio dello sceriffo si riscuote da quel twerk alquanto indecente, dovuto al sedere da urlo di chi aveva fatto il passo, solo quando proprio il soggetto dei suoi pensieri prende il microfono per rivolgersi al pubblico.“Ciao Beacon Hills!” urla a tutti i presenti, “Sono davvero felice di essere qui per questa causa speciale. Ricordo a tutti che i proventi di questo evento saranno devoluti al centro di ricerca per il cancro” applausi e fischi, “inoltre sono entusiasta anche per un altro motivo, che molti di voi già conoscono. Sarò fiero di allenare, per tutta l'estate, la squadra dei White Wolf, che invito a seguirmi nello spogliatoio per conoscerci e fare due chiacchiere.”
Stiles vede chiaramente Scott sudare freddo mentre si passa le mani sui jeans per asciugarle. “Tranquillo amico, ti aspetto seduto qui, va a parlare con il tuo idolo e non balbettare!” gli dice, ma Scott non sembra d'accordo, almeno visto l'espressione agitata che gli rivolge, prima di parlare ed esclamare: “Non se ne parla, tu mi segui. Se non ti fanno entrare aspetti fuori lo spogliatoio, ma almeno mi accompagni.”

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Give and Go
FanfictionDerek incontra Stiles nell'estate del 2011 mentre allena la squadra di basket di Beacon Hills. Questo è solo l'inizio di una storia tormentata, che distrugge e ricompone entrambi più di una volta.