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Due giorni dopo Stiles guida la sua Jeep verso casa di Scott. È agitato perché non ha più sentito Derek e non sa esattamente come dovrebbe comportarsi con lui. Ha capito perfettamente che nessuno dovrà sapere di loro, ma questo non significa che non possono sembrare amici, vero? Alla fine decide di fare come al solito e si siede sull'ultimo gradone. Quando Derek arriva e lo vede gli si avvicina.

"Ciao."

"Ciao a te" risponde Stiles sorridendo.

"Volevo chiedertelo già dopo la partita ma poi le cose sono andate leggermente a rotoli e non ho più avuto l'occasione per farlo: hai voglia di darmi una mano con gli schemi di gioco? Ho notato che hai una buona visione d'insieme e potresti essermi utile."

Stiles non riesce a credere alle sue orecchie: Derek lo stava coinvolgendo nel suo lavoro? "Cosa devo fare?" chiede con entusiasmo.

Derek sorride e lo accompagna fino alla panchina porgendigli la sua cartelletta: "Questi sono gli appunti che ho preso sui ragazzi e questi sono gli schemi che avevo pensato per loro. Oggi cominciamo con il "Giallo" e il "Tre". Ti autorizzo a segnare qualsiasi tua osservazione."

"Va bene. Starò attento!"

"Ah e da quella posizione... non guardarmi troppo il culo" sussurra l'allenatore ammiccando.

Stiles si sente andare a fuoco e nasconde il viso dietro la cartellina.

L'allenamento procede come sempre e, quando tutti i giocatori sono nello spogliatoio Derek e Stiles discutono degli schemi.

Anche la metà di agosto è arrivata e Stiles e Derek non sono ancora riusciti a passare del tempo assieme. Si sentono grazie ai messaggi, quello sì, ma ogni volta che organizzano qualcosa devono sempre rinunciare perché i ragazzi della squadra chiedono a Derek di uscire con loro. E Derek accetta sempre rimandando i loro progetti. Stiles sa che non dovrebbe restarci male eppure lo fa.

Il tempo passa crudele e l'inizio di settembre è sempre più vicino e questo significa che la partenza di Derek per New York è alle porte.

È il venti di agosto e sei giorni dopo ci sarà l'ultima amichevole e la fine degli allenamenti estivi. I ragazzi escono dagli spogliatoi. 

"Derek, noi stiamo per andare al pub. Vieni con noi?" 

Stiles si sta già mettendo la borsa sulle spalle quando la risposta di Derek lo spiazza. "Mi dispiace ragazzi, ma stasera devo restare qui con Stiles per rivedere gli schemi in vista della partita. Fate i bravi e andate a letto presto" dice salutandoli.

Quando se ne vanno tutti, Derek si avvicina a Stiles, mettendogli una mano su un braccio.

"Avevi altri progetti?" gli sussurra in un orecchio facendolo rabbrividire.

"N-no."

"Bene, perché abbiamo un sacco di lavoro da fare" dice "ordiniamo cinese?"

Stiles è un po' deluso perché nella sua mente aveva immaginato ben altri scenari, ma poi si dice che in fondo gli basta solo passare del tempo con lui e che non si può mai sapere come finirà la serata.

"Va bene" risponde "Ma possiamo restare qui?"

"Sì, ho le chiavi" spiega mostrandogliele "Ti dirò un piccolo segreto: questa palestra è un po' mia. Quando la squadra di basket è stata tolta dal liceo ho fatto una grossa donazione per poter sistemare questa vecchia palestra e il sindaco mi ha dato delle chiavi personali dicendomi che potevo usarla in qualunque momento" conclude.

Un'ora dopo gli schemi sono tutti scritti e le scatole di cibo cinese sono sparse sul pavimento su cui si sono seduti per discutere. Stiles sta ancora cercando di afferrare un involtino primavera con le bacchette, quando Derek si alza dicendo che ha bisogno di andare in bagno. 

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