"Ti avevo detto che non potevi venire!" dice duro facendolo girare a pancia in giù e lasciandogli due forti sculacciate sul sedere, stupendo se stesso in primis.
Derek sibila sobbalzando più per il gesto che per il dolore "Mi dispiace."
Stiles quasi non lo sente perso ad osservare il segno rosso. Gli massaggia piano la natica colpita tracciando il contorno del segno lasciato dalla sua mano col pollice. "Come fai ad essere sempre così bello?" chiede per poi dargli un altro paio di colpi, seguiti sempre da una carezza.
Derek si morde il labbro per non emettere fiato: non vuole fare arrabbiare Stiles di più. E poi, maledizione, questo suo lato così dominante lo sta facendo eccitare come non credeva possibile. Sente il suo membro cominciare ad indurirsi ancora nonostante sia appena venuto. Anche Stiles se ne accorge perché prende ad accarezzarlo mentre infila tre dita prepotentemente in lui, colpendo subito la sua prostata. "Dio, guardati. Non hai mai voluto fare il passivo perché pensavi di sentirti a disagio eppure sembri fatto per prenderlo. Sei tornato duro in un attimo" gli soffia in un orecchio, calandosi sulla sua schiena.
E Derek dovrebbe sentirsi umiliato da quelle parole, ma la voce di Stiles è così piena di meraviglia e adorazione che invece si sente quasi compiaciuto. "Stiles, ti prego..."
"Cosa vuoi?"
"Voglio te, solo te. Voglio sentirti dentro. Prendimi."
"Questa volta però voglio essere sicuro che non verrai prima di me" dice cercando qualcosa nella tasca del vestito. Tira fuori quello che dovrebbe servire per fare un papillon. Derek capisce cosa vuole fare e un brivido gli percorre la schiena ma lascia che il ragazzo gliela leghi alla base del membro. "È troppo stretto?" chiede Stiles, cambiando tono di voce e accarezzandogli piano la base della schiena.
"No."
"Bene. Ora posso esaudire la tua richiesta."
Derek si morde il labbro e Stiles capisce che c'è qualcosa che non va. "Cosa c'è?" domanda passandogli una mano tra i capelli.
"Posso girarmi? Voglio vederti" sussurra.
Stiles lo aiuta a voltarsi, finisce di spogliarsi e si riposiziona tra le sua gambe.
"Posso?" si ritrova a chiedere. Una parte di lui avrebbe voluto prenderlo e basta, ma la domanda è venuta fuori da sola.
"Sì, solo fai piano" gli risponde Derek, con lo sguardo pieno di fiducia.
"Non te lo meriteresti. Meriteresti che entrassi in te senza la minima attenzione e farti male come tu ne hai fatto a me."
"Allora, se pensi che questo ti possa fare stare bene e che possa aiutarti, che possa aiutare me ad essere perdonato, fallo, scopami pure a sangue."
Stiles trema a quelle parole. Il suo corpo è scosso da brividi. "Sei proprio uno stupido" dice sorridendo dolcemente per la prima volta "Però è di questo lato di te che mi sono innamorato" continua per poi scivolare delicatamente in lui.
Si ferma solo quando sente i testicoli sbattere contro le natiche di Derek e si ferma per permettergli di abituarsi. Sente i muscoli tesi attorno a lui e comincia a baciarlo e parlargli nell'orecchio. "Sei fantastico. Sei così stretto. Sembri fatto apposta per me!"
Dopo un tempo indefinito Derek gli dà il permesso per muoversi, solo con uno sguardo. E Stiles lo fa con affondi lenti ma precisi che colpiscono direttamente il centro del piacere di Derek portandolo velocemente all'estasi. Gli sembra quasi di impazzire per il bisogno di venire ma il cravattino glielo impedisce portandolo quasi sull'orlo delle lacrime. Le spinte di Stiles si fanno più veloci mentre i gemiti di Derek più acuti. "Stiles ti prego... devo venire... non ce la faccio più... ti prego" piagnucola mentre Stiles continua imperterrito.
"Resisti ancora un po'. Ci sono quasi" dice aumentando il ritmo e continuando a baciarlo sulle labbra, sulle guance, sugli occhi, ovunque.
L'orgasmo lo raggiunge dopo qualche minuto e la sua mano corre veloce a liberare l'erezione di Derek che viene copiosamente. Derek chiude gli occhi sfinito mentre sente Stiles che gli libera le braccia e gliele porta lungo i fianchi. Derek sente Stiles stendersi a vicino a lui, poi due braccia lo trascinano e si ritrova poggiato al suo petto, contro la sua pelle bianca. "Come stai?" gli chiede il più giovane carezzandogli i capelli.
"Credo di essere in paradiso" mormora mentre gli bacia il petto.
Stiles ridacchia. "È un complimento?"
"Non ho mai avuto dubbi sul fatto che fossi straordinario" risponde sistemandosi meglio sul corpo di Stiles, ma ha una domanda da fargli. "E adesso? Cosa facciamo?" sussurra dopo aver trovato il coraggio.
Sente Stiles prendere un respiro. "Derek tu sei sicuro di volermi al tuo fianco, alla luce del sole?"
Derek non ci pensa nemmeno prima di rispondere. "Sì, non ho il minimo dubbio."
“E la tua carriera?”
“Sono il capitano della mia squadra, ma rinuncerei al mio ruolo pur di avere te. Voglio te, non la mia carriera.”
Stiles si agita, non vuole quello, ma Derek lo sa e lo precede. “Da due ore non fanno che chiamarmi programmi tv e giornali per conoscere la mia storia. Dicono che sono un esempio. Sui social ho ricevuto migliaia di messaggi di solidarietà e perfino Jackson mi ha detto che è fiero di me e di avere me come suo successore nel ruolo di capitano.”
Derek alza la testa e si specchia in due occhi lucenti, grandi, innamorati come anni prima. “Ti amo, Stiles. Voglio tutto di te e voglio donarti tutto di me. Voglio avere la possibilità di sapere cosa significa avere una storia con te, camminare per strada e baciarti senza vergogna, andare a cena, presentarti alla mia famiglia e ai miei amic-“
Stiles si alza di scatto e lo bacia, lo slancio è così forte che si fanno male entrambi per lo scontro tra i denti, ma non importa a nessuno dei due. Si baciano ridendo, si stringono e Derek ribalta le posizioni cominciando a fare il solletico al ragazzo sotto di sé. Ha sempre amato la risata di Stiles, è la cosa che più gli è mancata in quegli anni. "Prometto sulla mia stessa vita che non piangerai mai più a causa mia."
“Correggiti, Hale, non mi farai piangere di tristezza, ma voglio piangere di gioia, tanta, tantissima gioia.”
Derek nemmeno ci pensa, non sa da dove gli viene fuori quell'idea, ma lo fa. "Posso cominciare a farti piangere da ora?"
Stiles lo guarda stranito, ma risponde. "Certo, provaci pure."
Derek prende un respiro e sgancia la bomba. "Mi vuoi sposare?"
Non era stato programmato, Derek nemmeno ci aveva mai pensato, se non nei suoi sogni, ha ancora un divorzio da affrontare, ma lo sguardo di Stiles lo ripaga di quella impulsività.
Sta cercando di non dargliela vinta, di non sorridere, ma le lacrime lo tradiscono e scendono copiose. Il sorriso si allarga lentamente e Stiles crede che il cuore gli stia per uscire dal petto. “Giochi sporco, bastardo!”
Ma lo dice abbracciandolo, stringendogli il collo.
“È un sì?”
“Sono mille sì.”

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Give and Go
FanfictionDerek incontra Stiles nell'estate del 2011 mentre allena la squadra di basket di Beacon Hills. Questo è solo l'inizio di una storia tormentata, che distrugge e ricompone entrambi più di una volta.