Derek non ha una vera e propria casa a Beacon Hills. Vive nella depandance di sua sorella Laura, l’ex capanno degli attrezzi della sua vecchia casa, la casa dove è cresciuto. È l'unico posto in cui, però, può portare Stiles. Dopo essere uscito dalla palestra ha detto a Scott di aver trovato il ragazzo e che quella notte starà con lui; Scott gli ha solo detto di prendersi cura di suo fratello.
Ora sono in macchina, l'aria fuori è fresca e si abbatte sui loro volti, dati i finestrini aperti. Appena è salito in auto, Stiles si è rannicchiato sul sedile anche con i piedi, si è girato verso il finestrino e non si è mosso, le braccia strette intorno alle ginocchia. Derek ha messo in moto e cerca di andare più veloce possibile, non ce la fa a vederlo così. Ad un certo punto, però, Stiles singhiozza e Derek allunga una mano verso la sua schiena, muovendola in cerchi concentrici. Sa che non serve a nulla, ma lo fa sentire meno inutile.
Quando arrivano nel viale di casa, le luci sono ancora tutte accese e dalla finestra si vede che Vicky sta ballando davanti alla TV; Derek svolta, diretto al retro, e si ferma.
“Stiles, siamo arrivati.”
Stiles sente quella voce che cerca di essere calma e annuisce. Derek probabilmente si sta sforzando, sta cercando di mostrare un qualche tipo di empatia, ma per ora decide di non farsi domande. Scende dalla macchina e si lascia guidare in quella specie di piccola casetta in legno. Sente Derek togliergli la giacca e la cravatta già slegata: gliel'ha annodata suo padre quella mattina senza riuscire a guardarlo negli occhi, poi Melissa gliel'ha raddrizzata e gli ha passato una mano nei capelli. Stiles si sente spingere verso un grande letto al centro di quella stanza e si siede sul bordo, Derek si abbassa ai suoi piedi e lentamente gli toglie scarpe e calzini. Vorrebbe dirgli che non ce n'è bisogno, ma gli piacciono quelle attenzioni e poi non crede di avere la forza di parlare.
Derek si rialza dal pavimento e passa una mano, istintivamente, tra i capelli del ragazzo che gli sta di fronte, poi gli prende le gambe e lo aiuta a stendersi. Stiles si rannicchia subito su un fianco, la guancia affondata nel cuscino bianco e Derek fa per spostarsi e andare in bagno a risciacquarsi e poi andare a prendere almeno dell'acqua per l'altro. Non riesce a muoversi, però, perché Stiles gli afferra un polso e lo costringe a guardare nei suoi occhi ancora lucidi. “Faresti una cosa per me, Der?”
Derek annuisce e lui continua.
“Voglio sentirti dentro di me. Voglio sentirmi vivo. E voglio che tu finga di star facendo l'amore con me.”
Derek non risponde, non saprebbe nemmeno cosa dire, ma comincia a sbottonarsi la camicia e a togliersi le scarpe, lentamente. Rimasto in jeans, si siede al fianco di Stiles che gli passa distrattamente una mano sul petto, con i pensieri da tutt'altra parte, però. “Posso farti un'altra richiesta?”
Derek annuisce ancora una volta, mentre sente ancora Stiles passare le lunghe dita tra la peluria sul suo petto. “Fammi smettere di pensare.”
Derek, in risposta, gli chiede con lo sguardo di spostarsi al centro del letto, poi gli si sdraia addosso, tra le gambe che Stiles ha aperto, e comincia a lasciargli succhiotti sul collo. Lo sveste lentamente, lasciandogli un segno su ogni lembo di pelle scoperto. Comincia sbottonando la camicia, un bottone alla volta per poi fargliela scivolare dalle spalle. Gli slaccia i pantaloni lanciandoli insieme alla camicia. Si toglie velocemente i jeans per poi ritornare sul corpo del ragazzo. Lo bacia piano, infilandogli una mano tra i capelli e massaggiandogli la cute mentre sfrega il suo bacino sull’erezione ancora morbida del compagno. Si stacca dalle sue labbra e traccia una scia di baci che parte dal collo e arriva all’ombelico. Lo oltrepassa e prende l’elastico dei boxer tra i denti per poi tirarlo verso il basso lasciandolo nudo. Si inginocchia e appoggia una gamba di Stiles sulla sua spalla facendogli sollevare il bacino dal letto. Si porta due dita alla bocca e le succhia. “No, Der. Non prepararmi. Prendimi così.”
“Non voglio farti male.”
“Ma io voglio che tu mi faccia male. Ne ho bisogno” mormora con gli occhi pieni di lacrime.
“No, mi hai chiesto di fare l’amore con te ed è quello che ho intenzione di fare. Fidati di me. Ti farò stare bene.”
E Stiles lo fa. Si rimette coricato abbandonandosi completamente all’altro. Derek si mette anche l’altra gamba sulla spalla e con le mani sostiene le natiche in quella posizione così esposta. Con i pollici allarga le natiche mentre soffia sopra la sua apertura. Stiles si ritrova a trattenere il fiato nel momento in cui capisce le intenzioni del moro. Derek da una prima leccata lungo tutta la fessura per poi concentrare le sue attenzione al suo anello di muscoli. Stiles pensa di non avere mai provato un piacere così intenso: comincia a urlare e dimenarsi completamente perso in quelle nuove sensazioni. Dopo minuti che gli sembrano infiniti crede di essere sull’orlo della follia.
“Der, basta. Ti voglio. Ho bisogno di te.”
Derek lo fa stendere di nuovo e si sfila l’intimo. Si infila veloce il preservativo e lo penetra con un’unica spinta. Non gli lascia il tempo di abituarsi cominciando subito a muoversi. Si sfila quasi completamente per poi rientrare in lui in affondi lenti ma profondi. Man mano che i gemiti di Stiles diventavano più acuti Derek aumenta la velocità. Un urlo più potente gli fa capire di aver trovato il punto giusto e comincia a colpirlo ripetutamente. Alza lo sguardo sugli occhi di Stiles e vede che sta piangendo. Derek intreccia le sua dita con quelle del ragazzo. “Ragazzino, guardami” gli sussurra dolcemente.
Stiles lo fissa.
“Sono qui. Mi senti?” gli chiede stringendo di più la presa e spingendo più a fondo.
Stiles annuisce.
“Voglio che tu continui a concentrarti sulla mia voce, sui miei tocchi e sui miei occhi, va bene?”
“O-okay.”
“Sei così bello... mi eccita la tua pelle così bianca, è perfetta per essere marchiata” dice Derek percorrendo con la mano tutto il braccio di Stiles per poi scendere lungo il collo e toccare il segno di alcuni succhiotti.
“E le tue labbra, mi piacerebbe vederle sporche del mio seme” continua passandoci sopra il pollice.
“E i tuoi capezzoli sono così sensibili che mi verrebbe voglia di giocarci per ore” prosegue pizzicandoglieli e facendoglieli diventare duri.
“E per finire il tuo culo sembra fatto apposta per accogliermi” conclude facendo scendere la mano fino al suo anello di muscoli tracciandogli il contorno dilatato.
E Stiles lo sente ovunque, fuori e dentro di sé. Ed esplode in un orgasmo senza bisogno di toccarsi. Derek lo segue dopo un paio di spinte. Aspetta che Stiles riprenda a respirare regolarmente per poi alzarsi, andare in bagno, darsi una ripulita e tornare con un asciugamano bagnato. Toglie delicatamente i residui di seme dallo stomaco di Stiles, gli infila una sua maglietta e un paio di boxer puliti e lo mette sotto le coperte. Si riveste anche lui è si infila al suo fianco. Stiles gli si rannicchia vicino ad un fianco e Derek lo abbraccia e gli fa appoggiare la testa al petto carezzandogli piano i capelli.
“Grazie” lo sente sussurrare prima di addormentarsi.

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Give and Go
FanficDerek incontra Stiles nell'estate del 2011 mentre allena la squadra di basket di Beacon Hills. Questo è solo l'inizio di una storia tormentata, che distrugge e ricompone entrambi più di una volta.