XVIII

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Notai che stava continuando a guardarmi senza proferire parola e piegai leggermente la testa lateralmente curiosa di sapere perché fosse rimasto lì.
<< Perché mi guardi?>>
<< Sto pensando che a mio gusto personale stai molto meglio
così!>>
Disse alzando leggermente un'angolo della bocca.

Gli feci segno di sedersi vicino a me sul letto e quando lo fece mi sdraiai poggiando la testa sulle sue gambe rannicchiando le mie.
<< Ti ha chiamato?>>
<< Potrebbe averlo fatto, si.>>
<< Immagino, giustamente voleva sapere se stessi bene.>> Affermò logicamente cominciando ad accarezzarmi i capelli.
<< No.>> Dissi subito.
<< Mi ha piuttosto chiamata per informarmi del fatto di aver contattato un terapista e sapere quando mi degnavo di tornare per prendere, appunto, un'appuntamento.>> spiegai.

Sentì chiaramente il suo sospiro e mi venne da sorridere rendendomi conto che probabilmente cominciava a perdere le speranze anche lui pur non conoscendola.
<< E' una cosa che dovresti decidere tu, non lei.>>
<< Ed è quello che gli ho detto. Ma poi ho sentito la voce chiamarla ed ho chiuso.>>
<< Cioè?>>
Alla fine stavo finendo per raccontargli cos'era successo, ma forse adesso era il giusto momento per farlo.
<< Si vede con uno. Almeno così ha lasciato intendere.>>
<< Adesso capisco perché sei qui.>> Disse piano mentre io giravo il viso lasciandogli un bacio sulla gamba.
<< Cosa gli hai detto?>>
<< Che sa anche lei come finirà, e che stavolta non ho intenzione di seguirla.>>
<< E' una cosa grossa l'ultima da dire.>>

Alzai le spalle. << Ma è quello che penso.>>
<< Davvero?>> Domandò con voce curiosa.
<< Si. Non andrò con lei.>>
<< Questo ammetto che mi rassicura un po'.>>
<< Ah si?>>
<< Bhè, se non vuoi andartene è perché forse hai finalmente trovato un motivo per restare.
Che sia io o chissà cos'altro non importa. Ma hai una stabilità ora.>> Concluse la spiegazione.

Stabilità?

Sembrava una parola così lontana prima per me, eppure adesso non lo era così tanto.
<< Sono un po' stanca.>>
<< Vuoi che ti lasci riposare?>>
<< Vorrei che lo facessi con me ma non credo che il letto sarebbe d'accordo.>>
<< Lo credo anche io, non ci accoglierebbe entrambi.>>
Confermò spostandomi dolcemente la testa sul letto ed abbassandomi a lasciarmi un bacio sui capelli.
<< A domani allora?>>
Annuì. << Adesso che sono qui sentirtelo dire è molto meglio.>>
Sorrise prima di uscire dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Non era stata una scusa, ero davvero stanca e difatti mi addormentai poco dopo che se ne andò.

Mi svegliai trovandomi ancora nella posizione in cui mi aveva lasciato e presi il telefono guardando l'ora, erano appena le tre e mezza.
Mi stiracchiai alzandomi per andare al bagno e quando ne uscì mi resi conto subito che non avrei dormito di nuovo così presto e guardando il costume ripensai alle vasche di sotto.

A quest'ora non ci sarebbe stato nessuno dormivano tutti.

Alzai le spalle e me lo infilai mettendoci sopra l'accappatoio e scendendo di sotto senza fare rumore.
Aprì e chiusi la porta a vetri della stanza cercando di fare il più piano possibile ne tantomeno accesi la luce, la luna illuminava abbastanza bene la stanza quindi non ne vedevo il bisogno.

Mi infilai nella prima vasca che avevo davanti poggiandomi contro al bordo con la schiena dando le spalle all'entrata e stirai il collo lasciandolo scrocchiare mentre sospiravo beata nel calore che mi trasmetteva l'acqua.
Voltai la testa da entrambi i lati controllando che non ci fosse nessuno fuori e in un particolare momento di audacia slacciai il laccetto che teneva chiusa la parte sopra del costume dietro la schiena sfilandomelo dalla testa.
Avevo preferito sfilarlo e non slacciare anche il nodo dietro al collo perché in caso avessi sentito rumori o qualcuno entrare all'improvviso avrei avuto tutto il tempo per reinfilarlo.
Staccai la schiena dal bordo e rannicchiai le gambe al petto circondandole con le braccia mentre poggiavo il mento su di un ginocchio iniziando a canticchiare una canzone a voce non troppo bassa.

Non mi avrebbero comunque sentito dal piano di sopra con la porta chiusa perciò.
Ma proprio quel canticchiare non mi fece accorgere di qualcuno che entrava richiudendo la porta vetri dietro di se.
Iniziai ad avere dopo un po' la sensazione di essere osservata e tirai su la schiena guardandomi attorno vedendolo.
Se ne stava poggiato con le spalle contro al muro tenendo una birra in mano dal quale beveva qualche sorso.
Fortunatamente era ben illuminato, perciò lo avevo riconosciuto appena girato il viso dalla sua parte.
Ed era forse solo per quello che non avevo tirato un'urlo gigante.

<< Non si spiano le persone.>>
<< E' vero.>>
<< Si vede benissimo che ne sei convinto.>>
<< Potevo non essere io lo sai vero?>>
Annuì. << Avrei urlato.>> Risposi sincera.
Tornai nella posizione di prima allungando però un braccio per riprendere il pezzo sopra del costume quando la sua voce mi fermò. << Puoi lasciarlo dov'è.>>
Sorrisi debolmente ritirando la mano ed infilandola sotto l'acqua abbracciandomi di nuovo le gambe e sentì chiaramente stavolta quando cominciò a camminare fino ad infilarsi dietro di me nella vasca poggiando la birra sul bordo.
<< Non dormi?>>
<< E tu?>>
<< Avevo sete e non riuscivo a dormire.>>
<< Nemmeno io.>> Alzai le spalle.
<< Ti sei addormentata relativamente presto prima. Probabilmente è per quello.>>
Lo sentì dire mentre le punte delle sue dita cominciavano ad accarezzarmi la pelle facendomi chiudere gli occhi e voltare il viso poggiando la guancia e non più il mento contro il ginocchio.

<< Fenice?>> Lo sentì chiedere.
<< Non l'avevi mai vista?>>
<< Forse soltanto le code mentre ti beccavo a metterti la maglietta.>>
Mi spiegò iniziando a tracciare i contorni del disegno.
<< E' grande.>>
<< Io lo definirei più giusto.>> Specificai subito.
<< E sei rinata?>> Mi domandò passando dallo sfiorare il disegno alla base del mio collo provocandomi la pelle d'oca.
<< Devo ancora capirlo.>> Confessai spostando leggermente la spalla al passaggio delle sue dita.
Mi faceva un leggero solletico.
<< Se rinascere ti fa essere così bella ogni volta, sono disposto ad ucciderti io se serve.>>
Sussurrò contro il mio orecchio probabilmente sorridendo, dal tono usato sembrava stesse facendo quello.
Si avvicinò dall'orecchio alla spalla e vi lasciò un bacio sopra.

<< Non ho vite infinite sai?>>
<< Vorrà dire che sarò parsimonioso allora.>> E sorrisi sentendolo rispondere in quel modo.
<< E ora vuoi dirmi tu perché non dormi?>>
<< Pensieri.>>
<< Vuoi dirmene qualcuno?>>
<< Potrei mostrarteli.>> Disse iniziando a lasciarmi tanti piccolo baci sulla schiena.
Ero pronta? Poi però corressi la domanda.
Si è mai davvero pronti? Probabilmente no, ma era questo il bello giusto?
<< Potresti.>> Risposi suggellando una specie di assenso a qualunque cosa sarebbe successo.
<< Sicura?>>
Annuì voltandomi verso di lui col viso prendendogli il mento con entrambe le mani ed avvicinandolo a me cominciando a baciarlo.

Se fosse il momento giusto o meno non lo sapevo, sapevo solo però che la sensazione che sentivo adesso mi suggeriva una cosa ben precisa.
E fu proprio per quella sensazione che capì di volerlo, li e adesso.
Assecondai i suoi movimenti lasciandomi prendere e posizionare a cavalcioni sulle sue gambe mentre riprendevo a baciarlo.

Quello che successe dopo fu spontaneo, senza forzature, con i giusti tempi.
Fu bello.
Così come lo era il suo sorriso.

Già, l'immagine del suo sorriso ero sicura non l'avrei dimenticata mai.
Come non avrei dimenticato niente di quella notte d'altronde.
Uscimmo da li dentro che ormai il cielo cominciava a rischiararsi.

Non appena mi tirai su mi resi però conto che le gambe non reggevano benissimo il mio peso e così mi poggiai a lui che subito allungò un braccio per tenermi su meglio. << Ehi. Stai su?>>
<< Credo. Forse mi serve solo qualche minuto.>> Sorrise lasciandomi un bacio sui capelli.
<< Fa con calma. E' normale.>>
<< Si?>>
Annuì sorridendo e incoraggiata da quel sorriso provai di nuovo a rimettermi su iniziando a camminare e fortunatamente ci riuscì. << Vedi?>>
<< Si però... E' strano comunque.>>


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Spazio Autrice

Bene, allora, salve ciao buonasera!
Quello che è successo alla fine è proprio quello che pensate... c'è non lo scritto direttamente ma l'ho lasciato intendere, spero...

Non so scrivere quelle parti, quindii credo che lascerò sempre intendere in tutte le storie che farò 😂

Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto e allaproximaa

당신 같은 사람 someone like you- |Kim Taehyung|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora