XXXVII

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Presi il telefono e chiamai Taehyung raccontandogli della scoperta che avevo fatto mentre scendevo in garage a prendere la roba da bere.
Ovviamente nemmeno lui in quel momento seppe come interpretare la cosa, però mi promise comunque che ne avremmo parlato meglio quella sera una volta rimasti da soli e questo mi tranquillizzò.

Tornata in cucina infilai le bibite varie in frigorifero cercando di farcele stare come meglio potevo ma alla fine prima di chiuderlo dovetti comunque tirare fuori una bottiglia di vino perchè davvero non poteva entrarci e la fissai col serio intento di stapparla.
In casa non c'era nessuno e qualche bicchiere non mi avrebbe comunque ucciso.
Ma soprattutto dopo aver scoperto una cosa del genere per quanto non fossi sconvolta o non del tutto almeno ero davvero sicura di meritarmeli perciò mi voltai per andare a prendere il cavatappi e notai un bicchiere sul tavolo con dell'acqua dentro.

Inarcai un sopracciglio ricordandomi di non averlo notato entrata ma pensai che fosse stato soltanto perchè le bottiglie che avevo portato su mi avevano coperto quasi del tutto la visuale, ma qualunque altro fosse il motivo in quel momento non poteva che essere destino che fosse lì.

<< Vedi?! Fortunatamente ho dimenticato di lavarti a pranzo vecchio amico!>> Terminai appunto riferendomi all'oggetto come se potesse capirmi.
Lo presi versandoci dopo aver stappato la bottiglia il vino dentro non preoccupandomi nemmeno di buttare prima l'acqua che c'era al suo interno finendo per annacquare il tutto e me ne tornai di sopra fermamente convinta di non pensare più a quello che avevo visto almeno finchè non avessi riaperto l'argomento quella sera con Taehyung.

Chiusi la pagina ed inserì finalmente nel motore di ricerca ciò che realmente cercavo cominciando a scaricare i documenti di cui avevo bisogno mentre distrattamente cominciavo a bere qualche sorso preoccupandomi poi di riempire il bicchiere quando finiva.
Sinceramente quando mi resi conto di faticare a tenere gli occhi aperti iniziai a pensare che non avevo bevuto così tanto da essere a quei livelli e stranita dalla sensazione che cominciava a prendere possesso del mio corpo presi la bottiglia per leggere quanti cavolo di gradi avesse, ma prima che riuscissi a trovare la dicitura cedetti al sonno cadendo rovinosamente con tutta la bottiglia in mano.

Quando iniziai a riaprire gli occhi mi resi conto di essere sdraiata sul pavimento, ma non avevo davvero idea di come facevo ad esserci finita.
Piantai le mani a terra per tirarmi su ma dovetti desistere con la destra perché una fitta lancinante proveniente da essa mi arrivò dritta al cervello.
Che diamine era successo?
Non guardai cos'avesse la mano li per lì piuttosto mi poggiai sui gomiti tirando su le ginocchia sotto al corpo riuscendo finalmente ad alzarmi dal pavimento e quello che vidi mi fece spalancare gli occhi.
La stanza era un disastro.
C'erano vetri ovunque, lenzuola strappate, cuscini a terra ed una puzza che non riuscivo a distinguere da cosa provenisse.
A quel punto mi guardai la mano sentendola ancora pulsare e vidi che era di nuovo conciata male e che soprattutto ancora stava sanguinando.

Alzandomi finalmente in piedi corsi al bagno prendendo un' asciugamano per tamponarla ed una volta riuscita a fermare il sangue tornai nella stanza fermandomi sulla porta sconvolta.
Possibile che fosse entrato qualcuno in casa?
Arricciai il naso e capì finalmente cosa fosse quell'odore quando ispezionandola con gli occhi mi accorsi che i profumi di mamma erano tutti a terra rotti insieme allo specchio della cassettiera dov'erano poggiati e subito mi avvicinai aprendo i cassetti per controllare se avessero davvero portato via qualcosa.
Lì dentro mamma ci teneva il suo portagioie e sicuramente se fosse entrato un ladro ci avrebbe guardato, ma quando vidi aprendolo che non era stato toccato sospirai dal sollievo.
Probabilmente non l'avevano trovato.

Ma il sollievo durò poco perché iniziai a quel punto ad avere un terribile dubbio che speravo dio non fosse vero.
Uscì dalla camera iniziando ad entrare in uno stato di panico controllando in ogni altro ambiente della casa sperando di trovare qualcosa fuori posto che avvalorasse la mia prima teoria. Ma quando mi accorsi che non c'era assolutamente nulla che non andasse in nessun'altra stanza se non quella da cui ero uscita poco fa iniziai a confermare che la teoria del furto non era possibile e perciò il mio atroce dubbio cominciava a non essere più tale.
Il singhiozzo isterico che uscì dalla mia bocca mi fece quasi paura, e riguardandomi la mano iniziai a tremare.

당신 같은 사람 someone like you- |Kim Taehyung|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora