III

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Sono ben assortiti e mi soffermo per puro gusto estetico da brava fotografa quale sono su di una moretta, non è molto alta per la sua età contando che a occhio e croce tutti sembravano avere la mia età, ma è molto carina e mi ritrovo a pensare che verrebbe davvero bene nelle mie foto.

Ci metto un po' a rendermi conto degli occhi che mi stanno guardando probabilmente da quando io ho iniziato a guardare loro che entravano, ma quando sentendo la sensazione di essere pesantemente osservata cambio posizione del viso li vedo.

Due occhi nocciola che mi guardano fissi mentre viene trascinato appunto dalla moretta verso un tavolino dove li aspettano già altri ragazzi.
Non distolgo lo sguardo nemmeno io, non sono una che la dà vinta così presto e anzi, per rimarcare il fatto che mi sono palesemente accorta di quello che sta facendo inarco un sopracciglio come a fargli capire che se ha qualche problema può semplicemente venire a dirmelo, per tutta risposta toglie gli occhi dai miei e torna a voltare il viso verso gli altri che sono con lui.

Quando torno col viso alla posizione di partenza trovo Yora che mi fissa esattamente con la stessa espressione che io ho rivolto al ragazzo dagli occhi scuri.
<< Che c'è?>> Domando.
<< Taehyung.>>
Sbatto gli occhi non capendo bene la risposta prima di rendermi conto che si sta riferendo palesemente al fatto accaduto pochi istanti fa.
<< ehm... chi?>>
<< Il ragazzo che ti fissava. Si chiama Taehyung.>>

E io che avrei dovuto farci con il suo nome?
Adesso si che la mia giornata era completa.

<< Ha un bel nome.>> Dico soltanto non sapendo cos'altro rispondere.
<< Pensavo una cosa. Ti andrebbe stasera di venire con me e le altre ragazze in un locale poco fuori città? Infondo essendo nuova conosceresti nuove persone.>>
Scuoto la testa declinando l'invito cordialmente.
<< Scusami ma davvero non fanno per me i locali. Sono più una tipa da cinema o giochi da tavola.>>
Mentre lo dico guardo l'ora e comincio a prendere le mie cose rivestendomi, ormai era un po' che ero fuori casa e sapevo che sarebbe stato meglio andare a controllare cosa stava combinando mamma.
<< E devo davvero andare. Lasciare mia madre sola troppo tempo può non essere una buona idea.>> Ammetto prima di tirare fuori dal portafoglio una banconota che dovrebbe bastare per pagare entrambe le cose prese.
<< Stavolta offro io, così mi scuso per andarmene così di botto. Magari la prossima volta che ci vediamo ci pensi tu.>>
Annuisce comprensiva e prende un fazzolettino scrivendoci qualcosa sopra che una volta consegnatomi mi accorgo essere il suo numero di telefono e l'indirizzo probabilmente del posto dove andrà quella sera.

<< Nell'ipotetico caso che dovessi cambiare idea.>> Mi dice finendo il suo frappè ed alzandosi a sua volta prendendo la banconota che avevo poggiato sul tavolo.
Le faccio un segno di saluto e mi avvio alla porta notando con la coda dell'occhio di nuovo quegli occhi che mi fissano, li ignoro uscendo e lasciando che la porta si richiuda alle mie spalle.

Arrivo a casa però quasi un'ora dopo essere uscita dal bar, mi ero soffermata come immaginavo a scattare foto e qualcuna sembrava anche essere davvero buona al primo sguardo sullo schermo della macchina.
<< Mamma?>> Chiamai iniziando a riporre le cose che avevo dietro e sentì la sua voce provenire dalla cucina, alzai un polso e vidi che si era già fatta ora di cena e sbattei gli occhi stupendomi di me stessa, oggi avevo davvero battuto il record di ore fuori, arrivai in cucina e mi sedetti su uno degli sgabelli color panna odorando cos'è che c'era per cena.
<< Ti stavo per chiamare. Volevo sapere se tornavi per cena.>>
<< Si scusami hai ragione, ma stavolta ho perso davvero la cognizione del tempo, in compenso ho alcuni scatti che sembrano davvero notevoli, ma cambiando argomento, cosa mangiamo?>>
<< Branzino al forno. Purtroppo non sono riuscita a fare di meglio, sono stata a telefono con altri colleghi che vorrebbero esporre con me e quando mi sono accorta dell'ora che si era fatta ho pensato che questo una volta messo in forno non avrei dovuto preoccuparmene più.>> Continua.
<< In realtà alcune delle proposte che mi sono arrivate non sono male. E sto valutando davvero l'idea di condividere lo spazio con qualcuno di loro.>>
<< Tu che condividi gli spazi in una TUA galleria? Il mondo sta davvero andando a rotoli.>>
<< Se non ci si aiuta tra di noi chi altro lo farà.>>
<< Ho conosciuto una ragazza oggi.>> La buttò lì a caso.
<< Davvero? Ed è simpatica?>>
<< Non è male, mi è venuta addosso e per scusarmi ha voluto a tutti i costi offrirmi un frappè.>>
<< Tu non mangi frappè, non mangi nemmeno gelati.>>
<< E difatti ho preso un caffè lungo. Ci è rimasta un po' così quando le ho detto che non mangiavo nessuna di quelle cose, alla gente fa strano.>>

Tira fuori il branzino dal forno ed inizia a metterlo direttamente nei piatti non preoccupandosi nemmeno di mettere la tavola così, mi alzo a prendere le posate almeno e due tovagliette da mettere sotto per non rovinare con i piatti caldi il marmo del bancone.

La cena passa tranquilla con lei che mi descrive qualcuno degli artisti che l'hanno contattata facendomi anche vedere sul cellulare qualche loro opera, non ne capivo molto ma a primo impatto era vero, qualcuna era notevole ma sicuramente, avrei preferito magari che mi chiedesse qualche altra informazione sulla mia giornata e non che parlasse come sempre del suo lavoro.
Finiamo di mangiare e comincio a riporre la cena avanzata in un contenitore mettendola nel frigo, domani a pranzo almeno non avremmo dovuto pensare a cosa cucinare, una volta finito la guardo riporre i piatti nella lavastoviglie prima di parlare.
<< Me ne vado su a sviluppare gli scatti ok? Se hai bisogno sai dove sono.>> La saluto come si fa ad un capitano guardandola sorridere e comincio a salire le scale che vanno nella mia stanza scrocchiando il collo e sciogliendo i capelli infilando la matita nella tasca dei jeans sentendo sotto le dita il fazzoletto che mi aveva dato Yora.
Mi siedo alla scrivania ed infilo l'sd nel pc aspettando che carichi ripensando alla mia strana giornata di oggi e nel farlo, non posso fare a meno di farmi tornare in mente lui.

Non ho mai visto occhi così scuri, sembrano quasi inumani, chissà quante persone al mondo hanno occhi così.
Metto in icona i file delle foto ed apro internet cliccando sulla barra di ricerca, ma quello che digitai non era esattamente di natura scientifica, scrissi il suo nome seguito dalla città in cui eravamo e cliccai su cerca aspettando che uscisse qualunque cosa, bingo.
Scandagliando i vari profili usciti trovai il suo e scoprì che il suo cognome era Kim, Kim Taehyung, altezzoso letto tutto insieme, faceva un certo effetto, i suoi ci avevano pensato per bene quando avevano scelto il nome.

Quando una vocina interna mi domandò perché mi interessasse tanto il suo profilo la zittì semplicemente dicendole che infondo aveva iniziato lui a fissare me perciò ero più che giustificata nel farlo e non appena finì questa conversazione interna con me stessa cliccai su entra aspettando che venisse fuori chissà cosa su di lui.
Non c'è molto nella sezione notizie in realtà perciò me ne vado in quella delle foto e vedo per la maggior parte lui insieme agli stessi ragazzi di oggi al bar alternato a lui con la moretta vicino, ce n'è soltanto una dov'è solo e sta accarezzando un cucciolo di cane, ci clicco e la guardo ingrandirsi sullo schermo, beh dovevo ammetterlo in questa era davvero un bel ragazzo, non erano solo gli occhi e potevo capire un po' meglio come mai sembrava che gli girasse tutto intorno, persino il suo sorriso era bello e fidatevi, non tutti i sorrisi sono belli.

L'avrei volentieri immortalato anche io ne avessi avuto occasione, magari potevo chiedergli di posare per qualche scatto no?
Scossi la testa alla sola idea e chiusi la pagina di navigazione tornando a ritoccare le foto che avevo scattato quando sentì bussare mamma.
<< Entra pure.>> Le dissi prima di girarmi vedendola infilare soltanto la testa dentro.
<< So che è tardi ma... non è che ti andrebbe di venire con me alla galleria? Mi ha appena telefonato la proprietaria e mi accennava ad un problema con le luci, essendo questa l'ora in cui si vedrebbe meglio il guasto pensavo di farci un salto.>>
<< Adesso? Sei seria?>> Annuisce convinta sul serio di quello che ha appena detto. Sono le nove e mezza.
<< Infondo siamo state chiuse tutto il giorno dentro casa, almeno io, un'po' d'aria non mi farebbe male e tu puoi sempre ritoccare le foto domani ed accompagnare una povera donna sola a fare il suo lavoro. Magari trovi finalmente un posto per esporre qualcosa di tuo.>>
Esporre qualcosa di mio? Davvero eravamo arrivati alla carta dell'interessamento del mio di lavoro pur di convincermi ad andare con lei? Stava diventando davvero subdola dovevo ammetterlo ma dirle di no avrebbe comportato la punizione del silenzio per giorni e non avevo davvero voglia di sopportarla.
<< Dammi almeno il tempo di salvare qui e scendo.>> Annuisce vittoriosa richiudendosi la porta alle spalle.
Scuoto la testa e salvo il tutto abbassando lo schermo del pc non spegnendolo come faccio sempre e scendo di sotto prendendo soltanto il cellulare e giusto qualche banconota per sicurezza trovandola intenta a mettersi un giacchino di pelle.
<< Hai bisogno che porti qualcosa o possiamo andare?>>
Mi fa segno di uscire e la seguo in macchina allacciandomi la cintura di sicurezza.

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Taa-daaa!
Ecco la prima apparizione di Taetae!

Come state?
La scuola tutto bene?
Io sto meglio
Beh alla prossima :3

당신 같은 사람 someone like you- |Kim Taehyung|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora