Capitolo 2

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Presa dall'emozione di scoprire ogni centimetro di quel campus dimenticai di non aver pranzato, fin quando non sentii un piccolo rumore provenire dal mio stomaco. Decisi così di andare verso la mensa dove avrei mangiato qualcosa e, chissà, magari avrei conosciuto qualcuno.
Entrai e rimasi colpita sia dalla grandezza di quella sala sia dalla quantità di persone che vi erano in essa.
Mi sentivo un po' disorientata, in effetti era la prima volta che entravo in mensa e di certo la presenza di tutte quelle persone non mi aiutava.
Cercai di dirigermi verso i banconi per prendere qualcosa da mangiare e mentre mi muovevo scansando i ragazzi che invece si muovevano nella direzione opposta alla mia, notai Gaia seduta ad un tavolo circondata da vari ragazzi che parlavano e ridevano tra loro.
Dopo qualche secondo che la osservavo anche lei posò il suo sguardo su di me, così io alzai una mano come per salutarla ma lei distolse subito lo sguardo quasi come se quel gesto l'avesse irritata.
Nonostante l'onda umana, riuscii ad arrivare al bancone e presi un po' di pasta e una mela.

Non riuscendo a trovare alcun posto libero in mensa, decisi di uscire fuori e mangiare all'aria aperta. Trovai un posto non molto isolato dal resto del campus, ma allo stesso tempo tranquillo e così consumai il mio pranzo.

 Mentre mangiavo però mi tornò in mente la scena vissuta pochi minuti prima. Insomma, ero tanto antipatica a Gaia? Le avevo fatto qualcosa di sbagliato? Non riuscivo proprio a darmi una risposta.

Una volta finito il pranzo decisi di restare un altro po' in quel luogo che mi trasmetteva molta calma e mi stesi al sole sopra quel morbidissimo manto verde.
Nonostante fossimo ad ottobre non faceva molto freddo, anzi il sole mi scaldava.
Dopo qualche minuto aprii gli occhi e notai la sagoma di una persona seduta accanto a me. Mi voltai e vidi che era Gaia.
"A mensa non mi saluta e poi addirittura viene a sedersi accanto a me?" pensai, ma tutto ciò che uscì dalla mia bocca fu "Ciao".
Lei mi guardò per qualche secondo e poi tornò a fissare l'orizzonte, ignorandomi ancora una volta.
Pensai che da quel momento in poi non avrei detto o fatto altro. Mi faceva stare male essere ignorata, ma non capivo perchè si comportasse in quel modo. Non la conoscevo, certo, ma eravamo compagne di stanza dovevamo pur stringere un rapporto in qualche modo.
Passai così un'ora stesa lì a godermi il sole e la brezza che si alzava ogni tanto per rinfrescarmi.

Aprii gli occhi pronta per continuare la mia avventura alla scoperta del campus e mi accorsi che Gaia non c'era, ma decisi di non pensarci. Se a lei non faceva piacere la mia compagnia me ne sarei fatta una ragione.
Rimanevano da visitare: la biblioteca, la palestra e il teatro.
Presi la mappa del campus intenta a capire come arrivare alla mia prima meta quando si avvicinò una ragazza: capelli ricci, occhi scuri così come la sua carnagione.
"Ciao, io sono Nyv. Sei nuova?" disse sorridendomi e attirando la mia attenzione.
"Io sono Martina, si sono nuova. Oggi è il mio primo giorno, si nota così tanto?" dissi accennando ad una risata.
"Beh ti vedevo un po' in difficoltà con la mappa, ma stai tranquilla perchè non hai tutti i torti. Questo campus è davveeero grande" questo mi tranquillizzò molto, insomma non ero la sola a sentirsi disorientata.
"Stamattina ho fatto un giro e, per fortuna, la maggior parte dei luoghi li ho visti. Mancano però la biblioteca, la palestra e il teatro. Non riesco proprio a trovarli sulla mappa, è tutto cosí confuso" dissi facendo un sospiro

"Se vuoi posso accompagnarti io in questi posti, lascia perdere quella mappa" mi disse sorridendo. 

Non ci pensai due volte ed accettai subito la proposta della ragazza.

Visitammo la biblioteca e la palestra, ma mentre andavamo verso il teatro incontrammo Gaia. Decisi di comportarmi come lei e cosí la ignorai, ma quando si avvicinò a noi, le due ragazze si salutarono.
"Ciao Nyv, dove stai andando?" disse Gaia, non curandosi minimamente di me.
"Ehi Gaia, sto andando in teatro con Martina." disse indicandomi, ma la ragazza non mi rivolse neanche uno sguardo. Come se non esistessi.
"Ci vediamo dopo allora" disse Gaia allontanandosi pian piano da noi.
"Con chi sei in camera?" mi chiese Nyv mentre continuavamo a camminare verso il teatro.
"Con Gaia" dissi sospirando.
Nyv si fermò per un momento e mi guardò. "Davvero?" mi chiese quasi sorpresa.
Io annuii non aspettandomi quella reazione. Perchè reagiva in quel modo?

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