Capitolo 51

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"Quindi dov'è questo concerto?" chiese Talisa seduta sul mio letto
"Non è proprio un concerto, cioè non nostro almeno" dissi guardandola "Ci saranno anche tanti altri artisti e noi dobbiamo fare solo il nostro pezzo" continuai
"Beh grande, no?" chiese lei
"Direi proprio di si, me la sto facendo sotto" risposi sedendomi sul letto di Gaia
"Ma ci pensi? Stai realizzando il tuo sogno e sei solo al primo anno! Hai un pezzo fuori che sta andando fortissimo, lo canterai su un palco a Central Park davanti a chissà quante persone!" esclamò entusiasta Talisa
"Sono così felice di quello che sto facendo, tu non immagini. Da tutta la vita sogno una cosa del genere e finalmente sta succedendo ed io sono così grata a tutti per questo. A chi sta ascoltando la canzone, a chi ci ha permesso di registrarla, a Gaia che l'ha scritta con me, a Ryan per essere stato paziente e fondamentale, a questa stanza senza la quale quella canzone non sarebbe nata" dissi sorridendo
"Si, discorso approvato, anche se..." rispose Talisa fissando il muro "Io toglierei la parte della stanza perchè suona un po' ambigua" continuò scoppiando poi a ridere
"Fottiti" brontolai lanciandole un cuscino di Gaia
"Siete entrambe così legate a questa stanza, ma cos'ha di tanto particolare? Cioè a me sembra una come le altre" disse lei sdraiandosi
"Scusa se te lo dico, ma non capiresti" risposi scuotendo la testa
"No davvero, dimmi pure perchè io veramente non capisco cos'abbia di speciale" continuò lei
"Ero qui la prima volta che ho visto Gaia" dissi accostandomi alla porta, ricordando il primo giorno "E poi ero qui quando mi ha parlato realmente per la prima volta" mi spostai accanto al mio letto "Ed ero qui quando entrò nella stanza esordendo con uno 'Scopami Beltrami' " continuai spostandomi in bagno "Ero qui quando mi ha confessato di provare qualcosa nei miei confronti" dissi accostandomi al suo letto "Ed ero proprio qui quando senza pensare l'ho baciata" continuai spostandomi di qualche centrimetro "Poi ero qui quando abbiamo scritto insieme la canzone" dissi sedendomi sul mio letto "Ed ero qui quando capii che l'amavo" dissi spostandomi sull'uscio della porta del bagno
"Cioè la guardavi fare pipì e così pensasti di amarla?" disse ironicamente Talisa, rovinando, di fatto, il discorso romantico che stavo portando avanti
"Sei proprio una stupida" dissi sbuffando "Giusto per informarti, la guardavo truccarsi perchè è una delle mie cose preferite da fare. C'è qualcosa di poetico quando passa l'indice sulla palpebra e lascia quel tocco di colore che illumina l'occhio, facendo risaltare ancor di più l'azzurro che splende al suo interno" continuai guardando Talisa
"Martina ti fidanzi con me?" chiese lei sedendosi
"Ci posso pensare un po'?" chiesi seriamente
"A cosa devi pensare?" chiese Gaia dopo essere entrata in camera
"Beh" dissi prima di scoppiare a ridere
"Che tempismo, ragazza!" disse Talisa ridendo
"Mi spiegate invece di ridere, brutte stronze?" chiese Gaia confusa
"Nah, puoi anche vivere senza" rispose Talisa alzandosi dal letto "Ci vediamo dopo?" continuò avvicinandosi alla porta
"Si, forse" risposi sorridendo
"Si okay è un si" disse Talisa scuotendo la testa "Alle 22 giù" e poi uscì chiudendo la porta
"Tu ci vai?" chiesi a Gaia, riferendomi all'uscita programmata dai ragazzi
"Ma si, che faccio altrimenti?" disse andando in bagno
"Io avrei qualche idea" dissi accennando un sorriso furbetto
"Martina Beltrami tu non mi tenterai perchè io sono una ragazza forte che non ha bisogno del sesso"  esclamò Gaia dopo qualche respiro profondo
"E chi ha parlato di sesso?" chiesi
"Come se non sapessi che tipo di serata avevi immaginato" accennò una risata
"No, non lo sai" risposi cercando di giustificarmi
"Martina, per cortesia, ti conosco" disse uscendo dal bagno
"Che palle che sei" sbuffai
"Mi dispiace dovrai accontentarti di uscire con gli altri, a meno che..." disse avvicinandosi a me
"A meno che?" chiesi trovandomi ad un centimetro dalle sue labbra
"A meno che..." disse mordendosi il labbro inferiore "Non rimani qui in camera da sola" continuò staccandosi dal mio viso, con un sorrisetto divertito
"Ti odio" esclamai chiudendo gli occhi
"Ah quanto mi piace tentarti!" disse Gaia ridendo
"Ah si? Vediamo quanto ti diverti ora!" dissi precipitandomi su di lei, gettandola sul letto, iniziando a farle il solletico proprio nei punti in cui lo soffriva di più
"Martina!" disse tra una risata e l'altra
"Ah ti stai divertendo quindi" dissi sorridendo nel vederla ridere
"Si okay, ti sei vendicata ora basta! Ti prego!" disse ridendo ancora
"Sisi certo" dissi fermandomi, ma non spostandomi dal suo corpo
"Fai schifo" disse ancora sorridendo, guardandomi
"Nono, ti sbagli" dissi sprofondando nel blu dei suoi occhi
"Io non mi sbaglio mai, Beltrami" disse continuando a guardarmi "Ora ti sposti, grazie?" continuò sorridendo
"Perchè dovrei?" dissi inumidendo le labbra
"Perché si" disse Gaia alternando lo sguardo tra i miei occhi e le mie labbra
"Anche no, io sto così bene qua" dissi continuando a guardarla
"Martina...non finirà bene" disse poi guardando il soffitto sopra la mia testa
"Questo lo dici tu" dissi e poi mi avvicinai alle sue labbra
"Martina" disse lei spostando subito la testa
"Non vuoi baciarmi?" chiesi non aspettandomi quel gesto
"Lo sai, non è che non voglio" disse lei continuando ad evitare il mio sguardo
"E allora cosa c'è? Ti serve ancora tempo?" chiesi alzandomi e allentando la presa sul suo corpo
"Mi serve ancora tempo? Beh che ne dici? Magari" rispose sarcasticamente
"Vabene, per me va bene, ma vorrei che almeno i miei gesti fossero notati" dissi alzando il tono di voce
"E chi ha detto il contrario, Martina? Sai che noto ogni piccolo dettaglio e che per me i fatti contano molto di più delle parole" disse lei appoggiandosi sui gomiti, ma rimanendo sdraiata sul letto
"Lo so, ma sembra che tu non ne voglia sapere di tornare con me" mormorai amareggiata
"Marti...non fare così, lo sai, stiamo andando bene, stai andando bene, però io ogni volta che mi avvicino a te o alle tue labbra penso al bacio e mi blocco" rispose cercando di consolarmi
"Quindi questa cosa non cambierà mai? Tu continuerai a vedermi solo per lo sbaglio che ho fatto? E non per tutte le cose belle che ho fatto, abbiamo fatto insieme?" chiesi, forse un po' sconfitta
"No, certo che ci faccio caso, ma..." disse poi alzandosi
"Ma devo darti tempo, ho capito" sospirai
"Marti non fare così" disse Gaia prendendomi le mani
"No Gà, per favore" dissi staccandomi "Ho bisogno di camminare, ci vediamo dopo con gli altri" continuai uscendo dalla stanza.

Un po' di tempo, disse, dovevo darle un po' di tempo.
Io volevo darglielo.
Volevo darle tutto quello che mi chiedeva.
Fosse stato per me le avrei dato pure la Luna e le Stelle in cielo.
Ma tanto lei avrebbe solo notato che mancava il Sole.
Amavo Gaia, alla follia. Più tutto. Più di ogni altra cosa.
Forse anche più di me stessa.
Ma io di Gaia non vedevo altro se non cose positive, mentre lei di me riusciva soltanto a vedere le cose negative, ormai.
Quanto sarebbe potuta andare avanti questa cosa?
Quanto tempo avrei dovuto aspettare ancora?
Non lo so.
Ma per Gaia ne valeva la pena.

"Dove andiamo?" chiese Nyv mentre aspettavamo Talisa e Laura
"C'è un bar in centro che ha aperto da poco, ma è carino, ci siamo stati con i ragazzi del corso" disse Stefano, parlando di lui, Jacopo e Francesco
"Si, non è molto distante da qua" disse il biondino con gli occhi azzurri
"Se Talisa arrivasse, magari" dissi io sbuffando
"Un po' impaziente stasera?" mi sussurrò Nyv, interessata
"Non mi andava neanche di uscire" risposi, anch'io sussurrando
"Ci divertiremo, ne sono sicura" disse dandomi una piccola spallata
"Eccoci! Eccoci!" esclamò Talisa avvicinandosi a noi
"Peccato ce ne stavamo andando" dissi ironicamente
"Ah sei venuta, vedo" disse cominciando a camminare
"Si, l'ho fatto solo per te amore mio" dissi mandandole un bacio
"Per me potevi anche rimanere nella famosa stanza" rispose alzando le spalle
"Sei proprio una stronza" dissi scuotendo la testa
"Stasera si beve" disse ridendo
"Io passo, grazie" risposi sgranando gli occhi
"Che palle che sei, mi serve l'altra" disse sbuffando
"L'altra?" chiesi confusa
"Si, Gaia, lei non mi delude mai" rispose staccandosi da me e avvicinandosi a Gaia.

"Gà che ne dici di finirla qua?" sussurrai al suo orecchio prendendole il bicchiere dalle mani
"L'ultimo, finisco questo e basta" rispose lei, visibilmente ubriaca
"Torniamo in campus dai" dissi dopo qualche secondo, capendo la situazione
"Vabene" disse lei sbuffando
"Volete compagnia?" disse Jacopo, anche lui un po' ubriaco
"Nono grazie" risposi prendendo per mano una Gaia barcollante
"Vabene, a domani" disse il ragazzo non insistendo.

"Gà potresti evitare di lasciarmi la mano?" dissi esausta
"Si inizia con la mano e poi si finisce nel letto" biascicò qualcosa del genere
"Ma tanto sappiamo entrambe che questo non succederà" risposi afferrando per l'ennesima volta la sua mano
"Sei così carina" disse ridendo
"Tu sei così ubriaca" risposi entrando nel cancello del campus
"Si ma tu sei così carina" disse sorridendo
"Gaia" dissi fermandomi per guardarla
"Marti" disse lei guardandomi
"Andiamo in stanza" dissi e poi le presi la mano
"Andiamo, andiamo" borbottò alle mie spalle
"Siediti, ti prendo il pigiama" dissi aprendo la porta della stanza
"Vabene" rispose senza obiettare
"Tieni mettilo, io vado in bagno e torno" dissi porgendole un pigiama preso dal suo armadio
"Vabene" disse sbuffando
"Non fare guai" la ammonii e poi andai in bagno, ma quando uscii Gaia era crollata sul mio letto
"Gà" provai a svegliarla, ma niente.
Mi misi il pigiama e poi mi sdraiai accanto a lei. Al contatto con la mia pelle quasi tremò, ma subito dopo si lasciò andare poggiando la sua testa sul mio petto.
Chissà se sentiva il mio cuore. Se lo sentiva battere talmente forte da voler quasi uscire dal petto. Se sentiva, con la sua mano, le mille farfalle che mi ballavano nello stomaco. Se sentiva i respiri affannati, ma trattenuti per evitare di svegliarla.
Chissà se sentiva tutto quello che mi succedeva solo stando a contatto con il suo corpo.

"Marti" sussurrò interrompendo i miei pensieri
"Si?" sussurrai
"Ti amo" disse subito dopo

Quello, però, l'avevo sentito io.
Eccome se l'avevo sentito.

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