Capitolo 41

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"Che dici lo diciamo a pranzo ai ragazzi? Di stasera intendo" disse Gaia dal bagno "Amore?" continuò non ricevendo alcuna risposta da parte mia "Marti" disse ancora presentandosi davanti a me, riportandomi al mondo reale
"Amore...si, dicevi?" chiesi visibilmente confusa
"Tutto bene?" disse Gaia guardandomi
"Si certo, ero solo un attimo assente" risposi sorridendo "Dicevi?" continuai cambiando argomento
"Chiedevo: lo diciamo a pranzo ai ragazzi dell'uscita di stasera? O vuoi dirlo oggi pomeriggio?" chiese Gaia tornando in bagno
"Io a pranzo ho un impegno, quindi se dobbiamo dirlo insieme lo diciamo oggi pomeriggio, altrimenti puoi anche dirglielo da sola a pranzo. Per me non ci sono problemi" dissi rimanendo seduta sul letto
"Per me è indifferente" disse Gaia intenta a truccarsi "Ma che impegno hai?" continuò curiosa
"Nulla di che, mia mamma mi aveva chiesto un favore" risposi rimanendo vaga
"Cioè?" si interessò
"Devo comprarle una cosa, ma ho già dimenticato cosa" dissi cercando di fuggire dalla conversazione "Ora vado a chiamarla così me lo ricorda, ci vediamo dopo?" continuai affacciandomi al bagno
"Non puoi andare dopo pranzo? Magari ci andiamo insieme" disse Gaia guardandomi dal riflesso dello specchio
"Ho paura di non trovarlo più tardi" dissi inventando una scusa
"Ma non sia neanche cosa sia" disse Gaia confusa
"Si l'ho ricordato, è una rivista di moda, una cosa del genere. Ma ora glielo chiedo" dissi tirando fuori dalla tasca il cellulare
"Sei strana, Beltrami" disse avvicinandosi

Ti prego, non fare domande.

"Ci vediamo dopo" continuò dandomi un bacio sulle labbra
"Ti amo" dissi ricambiando il bacio
"Ti amo" disse sorridendo

Uscii dalla stanza e tirai un sospiro di sollievo. Gaia era dubbiosa, giustamente, date le pessime scuse inventate da me. Fortunatamente non fece molte domande: si fidava ciecamente di me.
Camminavo per i corridoi quando arrivò un messaggio sul mio cellulare e subito risposi.

*Messaggio da Jade*
Sono fuori la fermata. Dove sei?

*Messaggio a Jade*
Due minuti e sono lì

Camminai tenendo lo stesso passo di prima, non intendevo velocizzare la situazione: dovevo pensare molto bene a cosa dire.
Le mie parole dovevano essere chiare e infraintendibili. Dovevo spiegarle la situazione, sperando che avrebbe capito.
Lei non conosceva il mio stato sentimentale e il fatto che io assecondai il bacio quella sera non le fece venire alcun dubbio. Soltanto dopo le decine di messaggi senza riposta capì.
"Sei fidanzata, vero?" scrisse schiettamente, ma io non risposi: ero in Brasile con Gaia.
Bloccai semplicemente il contatto ed eliminai ogni traccia di Jade dal mio cellulare.
Uscii dal campus e iniziai ad andare verso la fermata degli autobus. Il cuore accelerò la sua corsa verso chissà dove, cercai di rimanere calma e in realtà non capivo neanche perchè fossi tanto agitata.
Poco distante dall'uscita vidi la fermata e subito identificai Jade tra diversi ragazzi fermi ad aspettare l'autobus.
Presi un respiro profondo e poi mi avvicinai, sguardo basso e passo discreto.

"Ciao" mi disse guardandomi
"Ciao" risposi alzando lo sguardo dal marciapiede
"Come stai?" chiese forse interessata, o forse no
"Sto bene grazie e tu?" dissi subito
"Va tutto bene" rispose annuendo
"Senti ti va di camminare un po?" chiesi con l'intento di allontanarmi da possibili occhi indiscreti
"Certo, andiamo pure" rispose accennando un sorrisetto "New York è grande, possiamo camminare anche per tutto il giorno" continuò ironicamente
"Si come no" dissi accennando istintivamente ad una risata
"Era una risata quella?" chiese portandosi di fianco a me
"Cosa?" chiesi confusa
"Hai riso" mi fece notare Jade
"E...?" ero ancora più confusa
"Niente, lascia perdere" disse quasi offesa dal fatto che io non capissi
"Dimmi dai" dissi curiosa
"Con me ridi. Hai riso quella mattina al bar, hai riso quella sera al locale di John, hai riso durante la passeggiata..." iniziò Jade portando alla mia mente cose che avrei tanto voluto dimenticare, o quanto meno non ricordare
"Jade sono fidanzata" dissi interrompendo il suo discorso
"Guarda che non ho detto niente di che, soltanto che ridi con me" rispose guardandomi, alzando le mani come segno di resa
"Come se non sapessi dove andavi a parare" risposi scuotendo la testa
"Questo l'hai detto tu, io non ho detto o pensato cose del genere" disse guardandomi
"Si certo" dissi non rivolgendole neanche uno sguardo
"Posso portarti in un posto?" chiese Jade fermandosi improvvisamente
"Dove?" chiesi quasi scocciata
"Ora di pranzo, entrambe digiune...dove potrei portarti? Pff sei poco perspicace" commentò la ragazza guardandomi
"Ah scusami tanto se non vivo nella tua testa" risposi guardandola
"Chi te l'ha detto?" chiese accennando un sorriso "Ti porto in un bar, conosco il proprietario" continuò dopo qualche secondo di silenzio
"Conosci tanti proprietari di bar eh?" chiesi curiosa
"Si, diversi. Gelosa?" mi diede una leggera spallata e a quell'incontro tra i nostri corpi un po' sobbalzai
"Cosa?" chiesi allontanandomi subito "Dico che conosci tanta gente però poi continui a lavorare in quel piccolo bar di fronte alla Juilliard" continuai mentre mi faceva strada
"Già, è così che si rimorchia facile" disse voltandosi a guardarmi "Scherzo ovviamente" disse subito dopo, chiarendo la situazione
"Io ero seria" dissi scuotendo la testa
"Sono affezionata ai proprietari di quel piccolo bar, mi dispiacerebbe andarmene" disse guardando di fronte a se "Stupido, vero?" continuò poi guardandomi
"No, è carino da parte tua" dissi guardandola in modo diverso
"Sono carina eh?" disse accennando una risata
"Non ho detto questo" risposi alzando gli occhi al cielo
"Sisi, tutte scuse" sbuffò "Tanto lo so che l'hai pensato" continuò facendomi un occhiolino
"Siamo arrivate?" chiesi imbarazzata
"Si" disse sorridendo "The empire lobby bar" continuò dopo qualche secondo, presentandomi il luogo
"Non ci sono mai stata" risposi guardando il bar, che da fuori sembrava essere enorme
"Impossibile dai" disse ridendo "Aspetta, sei seria? Non ci sei mai venuta?" continuò vedendo la mia espressione seria
"No, non conosco questo posto" risposi guardandola
"E tu saresti una che vive a New York?" chiese guardandomi
"Io studio a New York" precisai "Non giro tutti i bar del centro" continuai guardando nuovamente il bar
"Eric mi dai un tavolo?" disse Jade ad un ragazzo con un grembiule
"Due secondi Dede" rispose il ragazzo di fretta
"Dede?" dissi ridendo
"Non fare commenti" disse semplicemente
"Dede" continuai ridendo
"A me non sembra divertente in realtà" rispose guardandomi
"A me si invece" dissi e poi tornai a ridere
"Quel tavolo lì in fondo" disse il ragazzo avvicinandosi a Jade indicandole un tavolo
"Seguimi" disse e poi ci sedemmo a questo tavolo un po' in disparte rispetto alla sala principale
"Jade io dovrei parlarti" dissi alzando lo sguardo dal toast che poco prima avevo ordinato
"Dimmi pure" disse guardandomi
"Il bacio che c'è stato tra noi quella sera...io penso sia stato un errore. Anzi non lo penso, è così. Io sono fidanzata e non è stato giusto nei suoi confronti. Non posso continuare a mentire a lei, mentire a me, mentire a te. Chiariamo una volta per tutte" dissi guardandola negli occhi
"Quindi non lo sa?" chiese timidamente
"No, non sa nulla" dissi abbassando lo sguardo
"Martina io sarò sincera con te: io ti ho baciata perchè lo volevo, volevo baciarti. Ma non sapevo che tu fossi fidanzata, altrimenti non l'avrei mai fatto. Non sono questo tipo di persona, se pensi questo di me. A me dispiace che tu lo creda un errore perchè, da come mi è sembrato, quella sera non lo era affatto. Un bacio non è un tradimento" disse posando il suo panino nel piatto
"Per me si. Per lei sono importanti i baci" specificai per chiarire la situazione
"D'accordo. Vabene. Se ciò che vuoi è cancellare completamente quel bacio, fallo" disse guardandomi
"Lo devi fare anche tu" dissi ricambiando lo sguardo
"Questo lo decido io" disse tornando a mangiare il panino
"Come vuoi" dissi e tornai a mordere il mio toast
"Intendi dirglielo? Prima o poi intendo" chiese interessata
"Non saprei...sai va tutto bene, mi ama, io la amo, viviamo insieme. Questo sconvolgerebbe tutto e io non voglio" dissi tra un morso e l'altro
"Si però l'hai fatto" mi fece notare
"Lo so e mi odio per questo" risposi abbassando lo sguardo
"Io posso assicurarti che dalla mia bocca non uscirà mai niente del bacio o di quella sera, se è questo che vuoi" disse Jade sorridendomi
"Grazie" dissi ed accennai un sorriso anch'io, poi continuammo a mangiare normalmente
"Eric ci porti il conto? Andiamo via" chiese Jade sotto mio consiglio, dato che dovevo rientrare a scuola
"Quanto è?" chiesi prendendo i soldi dallo zaino
"Ti prego, ti ho portata io qua. Offro io" disse Jade sorridendo
"Dai che dici, quant'è?" chiesi volendo pagare anch'io la mia parte
"Davvero" disse guardandomi "La prossima volta offri tu" continuò alzandosi dal tavolo per andare in cassa a pagare, mentre io presi lo zaino ed iniziai a camminare per raggiungere l'uscita del bar.
Ormai era primo pomeriggio, le tre passate, dovevo rientrare o Gaia si sarebbe insospettita più di quanto non fosse già.
"Andiamo?" chiese Jade alle mie spalle
"Si certo" risposi ed iniziammo a camminare fino al campus.
Dopo qualche minuto arrivammo alla fermata degli autobus dove avevamo deciso di incontrarci e ci salutammo.
"Grazie per la comprensione" dissi io, con totale sincerità
"È tutto okay" rispose lei sorridendo "Ci si vede in giro" continuò alzando una mano per salutarmi, prima di attraversare e raggiungere il bar dove lavorava.
Mi fermai all'edicola sul marciapiede dell'entrata al campus e comprai una rivista di moda, ne chiesi una molto rara cosí da rendere fattibile la scusa utilizzata con Gaia.
Entrai nel campus facendomi spazio tra i ragazzi che uscivano ed entravano, andai spedita verso la mia stanza. Forse curiosa di cosa fosse successo a pranzo: se Gaia avesse detto o meno della serata, ma quando la vidi non feci altro che essere felice che una persona come lei stesse con me.

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