Giugno.
Giugno era il mio mese preferito dell'anno.
Giugno era un mese importante per me.
Dovevo dare gli ultimi esami. Ormai mi ero abituata all'ansia e di attacchi di panico ne avevo pochissimi, forse anche grazie a Gaia.
Anzi, solo grazie a Gaia.
Cioè si, io ci mettevo del mio, provavo a calmarmi da sola, ma poi lei mi vedeva, si avvicinava, mi prendeva le mani, le metteva sul suo petto facendomi percepire il battito del suo cuore ed io mi calmavo.
Il cuore di Gaia mi calmava.
Lei c'era, semplicemente.
E, per chissà quale magia oscura, c'era sempre nei momenti in cui mi facevo trasportare dall'ansia e dalla negatività.
Forse lo sentiva, forse sul mio viso era palese.
Non lo so.
Ma lei era sempre lì, pronta a calmarmi.
Ed io mi calmavo."Inutile nascondersi dietro un dito, Marti, e lo sai anche tu" disse guardandomi
Era lì davanti a me che mi parlava del fatto che era giugno, che lei avrebbe lasciato la Juilliard, che avrebbe iniziato la sua carriera nel mondo musicale.
E che io sarei rimasta lì."Lo so, Gaia" mormorai
"Tra un mese prenderò la mia laurea e dovrò andare via, come faremo?" chiese continuando a guardarmi
"Non lo so, Gaia" mormorai
"Marti...stai bene?" chiese sedendosi accanto a me, ma riuscii soltanto ad annuire "Guardami, noi ce la faremo, andrà bene anche a distanza. Io so quello che provo per te e tu sai quello che provi per me. Io mi fido, Marti. Ce l'hai fatta, io mi fido di nuovo di te e so che mi ami così come tu sai che ami me" continuò accarezzandomi la mano
"Si Gaia, certo che ti amo, ma come possiamo mantenere una relazione a distanza? Non stiamo parlando di New York-Boston o New York- San Paolo, capisci? Tu inizierai una carriera musicale, diventerai una cantante, la più brava di tutti, inizierai un tour mondiale, inciderai album, singoli, sarai invitata nelle trasmissioni televisive più importanti. Come faremo? Io con gli impegni qui e tu con gli impegni della tua vita" dissi abbassando lo sguardo
"Marti è difficile che io diventi tutto ciò, credimi" disse continuando ad accarezzarmi la mano
"No, per niente. E 'Mi ricordo un po' di me' lo dimostra già ampiamente" dissi scuotendo la testa
"Marti, sono sicura che troveremo un modo per vederci. Certo, non sarà tutti i giorni, tutte le ore e tutti i minuti come adesso, ma ce la faremo. Io appena potrò correrò qui da te e tu appena potrai correrai da me" disse cercando il mio sguardo, che scappava molto spesso dall'incontro con lo sguardo blu di Gaia
"Sarà difficile, Gaia" dissi sospirando
"Sarà difficilissimo, Marti, mi mancherai da morire, avrò un dolore dentro ogni volta che dovrò andare via, sentirò un vuoto allo stomaco ogni volta che ci saluteremo e il giorno dopo sarà anche peggio, ma io ti amo e il mio amore per te è più grande di un vuoto allo stomaco o di un dolore al petto" disse ed io finalmente riuscii a guardare i suoi occhi lucidi
"Anche io Gaia, ti amo più di ogni altra cosa al mondo..." dissi guardandola
"Ma...?" disse chiudendo per qualche secondo gli occhi, facendo scivolare sulla guancia destra una lacrima fugace
"Ma non so se possiamo farcela, io ti amo, tu mi ami, ci amiamo, ma le relazioni non sono fatte soltanto d'amore. Sono fatte di risate, sorrisi, abbracci, baci, chiacchierate, scherzi, quotidianità, fare colazione la mattina, andare a dormire insieme la sera, farsi le coccole, sono fatte di litigi, di silenzi, di porte sbattute, di urla, di lacrime, di vaffanculo, di vacci tu brutta stronza" dissi mentre ora ero io a cercare il suo sguardo
"Ma io ti amo, non dovrebbe bastare solo questo?" disse trafiggendomi con lo sguardo.Ma io ti amo, non dovrebbe bastare solo questo?
Mi rigirò la stessa frase che qualche mese prima le avevo vomitato addosso quando voleva tenere privata la nostra relazione.
Ma io ti amo, non dovrebbe bastare solo questo?
Si, dovrebbe. Dovrebbe bastare solo questo.
E allora perchè non bastava?
Perchè sentivo che, si se c'è l'amore c'è tutto, ma vuoi mettere svegliarsi insieme con svegliarsi chissà dove e chissà con chi?
Perchè, si, ci potevamo vedere una volta ogni tanto, ma vuoi mettere vedersi tutti i giorni?
Perchè, si, potevamo chiamarci e parlare, ma vuoi mettere parlarle a due centimentri dal viso?
Perchè, si, potevamo provarci per qualche mese, ma dopo che sarebbe successo?
Ci saremmo comunque lasciate, in qualsiasi caso.
Come avrebbe mai potuto funzionare così?"Facciamo una cosa, io lunedì parto per il camp con i corsi dell'ultimo anno, prendiamolo come un esperimento e proviamoci. Vediamo cosa succede" disse Gaia dopo qualche minuto di silenzio
"Si, ci possiamo provare" dissi tentando di convincermi
"Ehi ce la faremo, vabene?" disse appoggiando la sua fronte contro la mia
"Ce la faremo" dissi e poi le lasciai un dolce bacio sulle labbra, un bacio fragile, come quelli che lasci sulle cose delicate e a cui tieni, come quelli che lasci su un trofeo, su una foto o su un santino.Giugno.
Giugno era il mio mese preferito dell'anno.
Giugno era un mese importante per me.
Il mio amore con Gaia, ormai, andava benissimo.
Mi aveva perdonata, si fidava di nuovo di me, stavamo bene, eravamo felici.
E allora perchè sentivo come se mi mancasse già?
Era una cosa possibile?
Può mancarti qualcosa che tu, in realtà, hai?
Perchè per me era così.
Gaia era lì con me, ma mi mancava.
Non se n'era andata eppure mi mancava già."Tu, Marti, cosa intendi fare?" chiese Talisa sdraiata sul suo letto
"E se non lo sapessi? Se non sapessi cosa fare? E se decidessi di andare avanti nonostante la distanza però poi improvvisamente la situazione peggiora? E se invece decidessi di lasciarci però poi avrei il costante pensiero di non averci provato? E se andasse tutto male? E se invece andasse tutto bene?" risposi guardando la ragazza perdersi nel mare di domande appena sputatogli addosso
"Ah quindi non sai davvero cosa fare" mormorò lei
"No, pensavi facessi finta?" chiesi anche un po' irritata
"Nono, anzi, è che Gaia pensa che tu lo faccia per evitare di commettere un altro errore come quello di natale" mi confessò
"Cioè lei pensa che io non voglia continuare perchè senza di lei qua io potrei tradirla?" chiesi ed ora il mio livello di irritazione era visibilmente aumentato
"No, calmati, pensa che tu abbia paura di poter commettere lo stesso errore e per evitare di poterci cascare, di nuovo, tu preferisca lasciarla" rispose sedendosi
"Bella considerazione che ha di me, la mia ragazza" sbuffai sedendomi di fronte a Talisa
"Capiscila, è triste..." disse lei guardandomi
"Io sto una meraviglia invece, non si vede?" dissi accennando una risatina finta
"Io adoro il tuo sarcasmo, te l'ho mai detto?" rispose lei dandomi un colpetto sulla spalla
"Tu adori me" dissi accennando un sorrisetto
"Si, ma Gaia un po' di più" rispose lei facendomi un occhiolino.Giugno.
Giugno era il mio mese preferito dell'anno.
Giugno era un mese importante per me.
Non potevo perdere Gaia, non ancora.
E cosa sarebbe stata la distanza in confronto al nostro infinito amore?
E cosa sarebbe stata la mancanza in confronto alla nostra presenza?
Noi c'eravamo l'una per l'altra e stare lontane non avrebbe cambiato nulla."Gaia a me non interessa niente, non mi interessa se saremo lontane, se mi mancherai, se starò male, se vorrò scappare e raggiugngerti, non mi interessa niente neanche dei giorni al camp perchè non saranno questi a decidere se la nostra storia continuerà o meno. A me non interessa niente di tutto questo perchè io ti amo, Gaia, e ti amerò anche quando sarai ottomila chilometri lontana da me. E non mi interessa niente perchè io so, ne sono sicura, che potranno passarmi davanti anche trecento persone al giorno, ma io continuerei a guardare solo te. Non mi interessano le trecento persone davanti ai miei occhi, ma tu. E non mi interessa se ci vedremo una volta a settimana, al mese o all'anno, l'importante è sapere che io ti amo e ti amerò a prescidere da tutto questo perchè so che ogni volta che i miei occhi incontreranno i tuoi sarà come la prima volta, che io sentirò le stesse identiche cose e che, si, sarà difficile, ma non è impossibile. E poi, diciamocelo, tra noi non è mai stata facile dall'inizio quindi perchè le cose dovrebbero cambiare proprio ora?" dissi entrando in camera, cogliendo Gaia di sorpresa
"Amore" riuscì a dire, quasi spaventata da tutte quelle parole "Ti amo e ti amerò anche quando sarò lontana ottomila chilometri" continuò poi lasciandomi un bacio al gusto di lacrime salate.Giugno.
Giugno era il mio mese preferito dell'anno.
Appunto, era.