Capitolo 29

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"Amore..." dissi sottovoce guardando Gaia che ancora dormiva "Bimba...ehi, buongiorno" continuai dopo aver notato un cambiamento nel suo respiro, segno che si stava svegliando
"Buongiorno" disse sorridendo, ma tenendo ancora gli occhi chiusi
"Buongiorno a te" risposi sorridendo
"Mi mancherà svegliarmi cosí" disse aprendo finalmente gli occhi e conficcando il suo sguardo nel mio
"Che drammatica che sei" risposi aggrottando le sopracciglia
"Dai è il nostro ultimo giorno insieme, poi ci rivedremo direttamente a Capodanno" disse sciogliendo il legame che si era creato tra i nostri sguardi
"È un modo carino per dirmi che ti mancherò?" dissi accennando un sorriso
"Chissà..." rispose facendo la vaga
"Stai dicendo che sentirai la mia mancanza!" esclamai sedendomi
"Anche meno, Beltrami, anche meno" disse invitandomi a mantenere la calma con un cenno di mano
"Chi l'avrebbe mai detto" dissi ridendo "Che onore" continuai
"Perchè devi rovinare questo momento di dolcezza? Sempre la solita" disse togliendosi le coperte da dosso per alzarsi dal letto
"Io in realtà non ho sentito alcuna parola dolce uscire dalla tua bocca" dissi agitando la testa
"E va bene allora!" disse sospirando poco prima di entrare in bagno "Mi mancherai" continuò voltandosi verso di me
"Mi fai emozionare" risposi sorridendo facendo finta di asciugarmi una lacrima
"Sei una stronza" rispose entrando in bagno mentre mi mostrava il dito medio
"Gà?" dissi mentre chiudeva la porta
"Che c'è?" rispose aprendola di nuovo
"Mi mancherai anche tu" dissi accennando un sorriso
"Sei patetica" rispose sorridendo prima di sparire dietro la porta del bagno.

Gà guarda che ero seria.
Mi mancherai.
Mi mancherai da morire.
E forse hai ragione, sono patetica.
Tutto questo è patetico.
Ed io non sono mai stata cosí.
Non mi sono mai legata ad un'altra persona in questo modo.
Non ho mai condiviso tutto con qualcun altro.
Ormai Gaia era diventata la mia quotidianità. Gaia era il mio buongiorno al mattino ed il mio buonanotte la sera.
Gaia era i baci nascosti.
Gaia era la felicità negli occhi quando rubavo un fiore nel giardino e glielo portavo.
Gaia era le parole sussurrate la notte durante il sonno.
Gaia era il sole che timidamente entrava dalla finestra la mattina, per poi riempire tutta la stanza.
Gaia era il sorriso da un orecchio all'altro quando entravo in camera con la colazione in mano.
Gaia era l'amore che metteva nella musica, nelle canzoni e nei suoi testi.
Gaia era l'ingenuità nel volermi fare, ad ogni costo, degli scherzi che puntualmente non le riuscivano.
Gaia era diventata una parte essenziale della giornata, della mia vita.
Gaia aveva preso un pezzo del mio cuore e l'aveva fatto suo, senza chiedere il permesso. Un bellissimo furto.
Sí, Gaia era la mia quotidianità.
Sí, mi sarebbe mancata tanto.
Sí, sono un po' patetica.

"Scusate quando pubblicheranno gli orari delle esibizioni?" chiese Giulia
"Tra poco, questione di minuti" rispose Jacopo con un pezzo di cornetto in bocca
"Speriamo non troppo tardi, dovrei prendere un aereo stasera" disse Gaia pulendosi la bocca con un tovagliolo
"Quindi stasera festa nella 410?" propose Stefano ridendo
"Certo, sicuro. Contaci" disse Gaia mostrando un sorrisetto falso
"Per me è okay" risposi sorridendo
"Forza Beltrami, ribellati al sistema" disse Jacopo ridendo
"Fuck the system" dissi iniziando a ridere, provocando Gaia
"Per fortuna è l'ultimo giorno, potrò disintossicarmi dalle vostre facce di cazzo" disse Gaia alzando gli occhi al cielo
"Che carina" disse Jacopo sorridendo
"Gaia Gentilezza Gozzi" disse Stefano
"Adesso Gaia Gentilezza Fascino Eleganza Gozzi si recherà nelle stanze reali per iniziare a preparare i bagagli per le vacanze, per fortuna lontano da voi" rispose Gaia alzandosi, puntando l'indice contro me, Stefano e Jacopo
"Mi scusi sua Maestà, non ha collaboratori domestici?" chiese Stefano facendo una voce seria
"Sono tutti in vacanza. Io tengo ai diritti umani. Fuck the system" disse Gaia spostando il suo sguardo su di me dopo aver pronunciato l'ultima frase "Addio" continuò poi allontanandosi dal nostro tavolo
"Si esibiscono prima Gaia e Martina, poi io e Giulia e infine voi due" disse Francesco guardando il volantino stretto tra le sue mani
"A che ora?" chiesi preoccupata per il volo di Gaia
"Pomeriggio, c'è scritto solo questo" rispose Francesco mostrandomi il volantino
"Si, non mettono l'orario per evitare problemi. Se dovessero accadere imprevisti poi non si rispetterebbero gli orari" disse Stefano
"Effettivamente" aggiunse Jacopo annuendo
"Ma Talisa?" chiesi preoccupata non vedendola in giro "Solitamente la colazione è il suo momento preferito" continuai guardandomi intorno
"È venuta prima, ma ha preso un cornetto e poi è andata via" rispose Giulia
"Vado da lei, ci vediamo più tardi" dissi alzandomi dopo aver salutato tutti.

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