"Aspetta..." disse Gaia interrompendo un bacio che stava andando avanti da almeno due minuti
"Cosa?" dissi io ancora in estasi
"Forse dobbiamo prima parlare, non so..." rispose guardandomi, ma non staccandosi da me
"Ah" dissi aprendo gli occhi "Nono, per me no, possiamo anche parlare dopo" continuai volendo soltanto precipitarmi nuovamente sulle sue labbra
"Si hai ragione" disse poi riprendendomi a baciare, facendo spuntare un sorrisetto sulla mia faccia.Avevo fame dei suoi baci.
Avevo fame di lei.
Avevo fame del suo amore.
E più ne avevo, più ne volevo.
Più mi baciava, più ne volevo altri.
Tanti altri. Infinti.
Non avrei mai, e dico mai, potuto stancarmi dei suoi baci.
Del modo in cui appoggiava le sue labbra sulle mie.
Del modo in cui mentre mi baciava metteva la sua mano dietro al mio collo.
Del modo in cui si spogliava per fare l'amore con me.
Del modo in cui spogliava me per fare l'amore con lei.
Del modo in cui facevamo l'amore.
Del modo in cui mi guardava dopo un bacio.
Del modo in cui mi sorrideva dopo avermi fissato per interi minuti senza dire niente.
Del modo in cui rideva alle mie battute, talvolta improponibili.
Del modo in cui dormiva tra le mie braccia, non curandosi di lasciare i suoi capelli sulla mia faccia.
Del modo in cui mi svegliava la mattina.
Del modo in cui voleva essere svegliata da me.
Del modo in cui scriveva una canzone.
Del modo in cui ne scriveva una per me. Ed io me ne accorgevo subito, quando era per me, perchè diventava improvvisamente rossa ed evitava il mio sguardo. Quasi come se fosse imbarazzata.
Del modo in cui si imbarazzava, sì.
Del modo in cui mi portava il pranzo quando rimanevo in studio a provare.
Del modo in cui mi teneva la mano.
Del modo in cui mi rassicurava quando ero agitata.
Del modo in cui si incazzava con me quando non le davo attenzioni.
Del modo in cui si ingelosiva, anche senza motivo.
Del modo in cui i suoi occhi guardavano me.
Del modo in cui i suoi occhi guardavano i miei.
Del modo in cui i miei occhi guardavano i suoi.
Io non avrei mai, e dico mai, potuto stancarmi di tutto questo.
Io non avrei mai, e dico mai, potuto stancarmi di lei."Devi sapere che ci vorrà un po' di tempo" disse con la testa appoggiata sul mio seno nudo
"Lo so, l'ho sempre saputo" risposi continuando a farle delle carezze sui capelli
"E forse ti manderò a cagare qualche volta" disse rimanendo sempre ferma nella sua posizione
"Lo so, l'ho sempre saputo" risposi accennando una risatina
"E forse ti lascerò qualche volta" continuò con lo stesso tono di voce
"Lo so" risposi annuendo "Lo so, ne sono consapevole" continuai guardandola
"Quindi...se vuoi lasciarmi è questo il momento giusto. So di essere una persona difficile e so quello a cui tu andrai incontro. Sarà difficile tornare come quelle che eravamo prima e non posso assicurarti che sarò la stessa Gaia. Avrò un po' di difficoltà a fidarmi di nuovo di te, ma io ci voglio provare" disse alzando la testa per guardarmi
"Gaia io sono qui, guardami, non me ne vado. Non vado proprio da nessuna parte, non senza di te" risposi accennando un sorriso
"Vabene, possiamo farcela" disse lei sorridendo
"Ce la faremo, insomma guardaci, siamo fatte per stare insieme" dissi dandomi delle arie
"Che dire" disse lei ridendo
"Mi è mancato dormire con te, mi è mancato il tuo odore, mi è mancato tutto questo" dissi guardandola negli occhi
"Anche a me sei mancata tanto" rispose sorridendo "Ma mi è servito stare lontana da te per un po', avevo bisogno di pensare, capire e soprattutto calmarmi. Avrei voluto dirti tante di quelle cose che tu neanche immagini, poi però ti guardavo e pensavo che magari quella cosa avrebbe potuto ferirti. Non mi importava quanto tu avessi ferito me, ma quanto io avrei potuto ferire te con quelle parole. Ho preso il primo aereo che ho trovato e sono tornata a casa ed ho realizzato che avevo un vuoto, un vuoto che prima riempivi tu ed io non voglio che ritorni ad essere vuoto" disse guardandomi con gli occhi lucidi
"Non ritornerà ad esserlo. Io sono qui, ci sono. Ci siamo, insieme. E quando siamo insieme non c'è alcun vuoto" dissi accarezzandole la guancia
"Ora però torna nel tuo letto perchè io non mi concedo così facilmente" disse sedendosi, accennando una risata
"Avrei da ridire qualcosa su questo, ma penso che i vestiti per terra dicano molto di più" dissi facendole un occhiolino
"Beltrami, attenta, non prenderti gioco di me" mi ammonì puntandomi il dito
"Quindi dovrei dormire nel mio letto?" chiesi pensando che stesse scherzando
"Sisi" disse annuendo "Ah e niente più sesso o baci o abbracci o carezzine. Niente, Beltrami" continuò elencando con le dita della mano sinistra
"Scusa? Stai scherzando, vero?" chiesi con la bocca aperta
"Nono, assolutamente. Quando torneremo insieme allora avrai baci, sesso, carezzine e roba varia" disse continuando a guardarmi con aria di sfida
"Ah" riuscii a dire "E, così giusto per sapere, quando torneremo insieme?" continuai poi, alzandomi dal suo letto per mettere il pigiama
"Beh questo lo valuteremo successivamente, quando e soprattutto se torneremo insieme" disse con tono serio
"Ora puoi anche smetterla di fare lo show, tanto già so che sei mia" dissi guardandola
"Buonanotte Beltrami!" esclamò voltandosi dall'altra parte
"Buonanotte Gozzi" risposi accennando una risata."Buongiorno" dissi avvicinandomi al tavolo in mensa dove erano seduti tutti, Gaia compresa
"La star si sveglia tardi!" esclamò Stefano
"Beh ormai già si è montata la testa" disse Giulia scuotendo la testa
"Diciamo che ho montato altro" dissi provocando una risatina e il rossore sul viso di Gaia
"Come sta andando il pezzo?" chiese Francesco, non capendo la mia allusione
"Ma se vi dicessi che non lo so? Cioè almeno io, poi non so se Gaia sa qualcosa in più" dissi bevendo un sorso di cappuccino
"No, stessa cosa, non so nulla ed ho il cellulare in camera" rispose dopo aver ingoiato un pezzo di cornetto
"Mi state dicendo che la vostra canzone, di cui ci avete tanto e tanto e tanto parlato, è uscita nel mondo musicale e voi non sapete neanche come sta andando?" chiese sorpresa Talisa
"Si, proprio questo" dissi annuendo
"Wow, non ho parole" rispose lei sgranando gli occhi
"In realtà dopo abbiamo un incontro con il Rettore, penso ce lo dica lui" disse Gaia finendo di mangiare
"Non so voi, ma io mi sento quasi emozionata ad essere allo stesso tavolo con loro" disse ironicamente Nyv
"Tranquilla cara, non emozionarti, dopo ti firmo l'autografo se vuoi" dissi accennando una risata
"Io me ne vado, non reggo tutto ciò" disse Jacopo alzandosi, portando con sé anche Francesco e Stefano
"Suscettibile" disse Gaia alzando gli occhi al cielo
"Oggi cosa farete? Promo?" chiese Giulia
"Non lo sappiamo ancora, ci dirà tutto il Rettore" disse Gaia, che ne sapeva molto più di me
"E quando avete l'incontro?" chiese Talisa interessata
"Tra poco" disse Gaia "Forza, alzati, andiamo" continuò non curandosi del fatto che io stessi facendo ancora colazione
"Ma ehi! Sto mangiando" esclamai mostrando un pezzo di brioche
"Martina" disse fulminandomi con lo sguardo
"Andiamo" dissi lasciando tutto, pronta a seguirla
"Che sottona!" esclamò Talisa
"Fottiti" sussurrai mostrandole il terzo dito
"Andiamo?" chiese Gaia voltandosi verso di me
"Si andiamo" risposi sorridendo "Mi dai la manina?" continuai poi allungando il braccio
"Cammina, Beltrami" rispose accennando un sorriso mentre continuava a camminare.Ed io in quel sorriso vidi tutta la mia voglia di farla sorridere ancora. Dalle banalità alle cose importanti.
Avevo solo voglia di vederla sorridere.
Sorridere di me.
Sorridere per me.
Sorridere a me.