Quasi due settimane fa ero sono stata eliminata da Amici e da allora rimasi a Roma dalla zia Patrizia.
Quella notte fu abbastanza traumatica, non mi fecero salutare nessuno, mi dissero solo di andare a prendere le mie cose in casetta quando non ci sarebbe stato nessuno. Non mi diedero la possibilità di salutare Gaia, e pensare che Maria sapeva che il nostro legame fosse il più sincero là dentro.
In quelle settimane ebbi la possibilità di andare a rivedere i momenti in cui comparivo io. Certo che non erano da biasimare tutti i giudizi negativi su di me, se quelle erano le sole parti che facevano vedere di me, un'arrogante, permalosa e diffidente ragazzina che non si fa mai andare bene nulla.
Eppure io non sono così, mi era sembrato che lì dentro tutti mi volessero bene e in realtà sono ancora fermamente convinta che sia così. Gli screzi non sono mai mancati ma la mia esperienza ad Amici non è stata solo litigi e insulti, anzi. Ho creato dei legami veri e sinceri con molti ragazzi ma a giudicare da ciò che si vede in tv, sembra che sia stata sola tutto questo tempo.
Ho legato con molti già dal primo giorno dei casting, la prima fu Talisa e poco dopo anche Gaia.
Fin da subito con quest'ultima si creò un legame sincero ed intenso che si rivelò anche duraturo, nonostante tutti i momenti negativi sia miei che suoi. Ci eravamo mandate a quel paese infinite volte durante i 4 mesi lì dentro ma tornavamo sempre sui nostri passi, sia che fosse stata colpa mia che sua. Era lei l'unica in grado di aprimi gli occhi quando stavo sbagliando e non me ne accorgevo ed ero io l'unica a saperla tirare su di morale quando si abbatteva con inutili preoccupazioni.
Avevamo condiviso tanti momenti insieme, tant'è che più volte mi interrogai sul fatto che forse non era semplice amicizia, che forse potevo provare qualcosa di più.
Non gliene parlai mai, non avevo intenzione di spaventarla e soprattutto ammetto di aver avuto sempre paura di analizzare quel sentimento.
Ero ancora fidanzata con Daniela ma quei mesi ad Amici mi hanno fatto capire che forse non è la persona giusta per me. L'esperienza nel programma mi cambiò e lo potevo notare da sola che quello che provavo non era più lo stesso di prima. Non ne parlai ancora con lei, non trovavo ancora il coraggio. Dai, sono sempre 2 anni e lei è una persona squisita. Ho provato amore per lei eppure non riesco più a vederla come quella persona che ti provoca mille emozioni in un secondo, una persona con cui ti viene da passare il tempo restante della vita.
Oltre al coraggio, un'altra motivazione secondo me valida era che volevo parlagliene di presenza, quantomeno provare a spiegarle faccia a faccia e non a centinaia di chilometri di distanza tramite un telefono. Ero rimasta bloccata qui a Roma per la quarantena anche se probabilmente lo feci di proposito a voler rimanere qui prima che impedissero i trasferimenti. Volevo stare lontana da lei anche se questa significava non vedere la mia famiglia per un altro mese. Mi mancavano, mi mancavano i miei, mio fratello e tutto ciò che ho lasciato a casa. Eppure, sentivo al momento di stare lontana da quella città, forse dalla mia riuscivo meglio a pensare e riflettere sul mio futuro.
Ogni giorno guardavo i daytime, ammetto che lo feci solo per Gaia, perché mi mancava. Mi mancava la sua voce, sentirla al mattino appena sveglia e la sera poco prima di dormire. Mi mancava il suo buongiorno e la sua buonanotte, con un delicato e soffice bacio sulla guancia. Mi mancava lei che voleva essere abbracciata, lei che non vedeva l'ora di condividere tutte le sue emozioni, belle o brutte. Mi mancavano le sue labbra sulle mie, anche se era successo solo due volte.
La prima volta avvenne quando eravamo entrambe molto brille, in discoteca, accaldate e con la musica a palla. Non ne parlammo, lei perché non se ne ricordava e io perché mentii a me stessa dicendomi che era stato un momento di debolezza dovuto alla lontananza con Daniela.
La seconda volta successe la notte prima della prima puntata del serale. Lei insistette per dormire con me, lo sapeva che io ero spaventatissima dell'indomani e potevo percepire lo stesso di lei. Così la strinsi forte, perché nella mia testa immaginavo che quella sarebbe stata l'ultima notte insieme. Il mio cuore batteva a mille, avevo un turbinio di emozioni dentro e probabilmente lo si notava anche all'esterno, e Gaia che intrecciò le nostre mani non mi aiutava molto. Cambiò la sua posizione, prima aveva la testa poggiata sul petto, poi l'alzò e mi guardò intensamente. In penombra, notai i suoi occhi lucidi che mi trafiggevano l'anima e fu lì che decisi di chiudere la distanza fra noi. Fu un bacio misto di dolcezza e bisogno, di lei che continuava ad accarezzarmi il collo e la testa, come se da un momento ad un altro potessi scomparire, e io che le stringevo la mano ed il fianco, cercando di incollare in mente quel momento.
Tra di noi rimase tutto sospeso, ero confusa da quei gesti che avevano oltrepassato il limite tra amicizia e qualcosa di più, ed era confusa anche lei. Lo avevamo ammesso. Quell'ultima notte non parlammo più e ormai non c'era più tempo di capire cosa fare, perché l'indomani mi eliminarono.Le ho promesso di tifare per lei, di esserci per lei anche solo col pensiero e di aspettarla fuori. E lo stavo facendo.
To be continued...
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E mi ricordo un po' di me
FanfictionFf Beltrozzi, Pov Di Martina. Spero vi piaccia!! Buona lettura, commentate e fatemi sapere insomma, anche eventuali errori ❤️