Bologna

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Dopo l'uscita dell'album, i miei impegni triplicarono e non avevo più un attimo respiro.
Era meglio così, stavo facendo ciò che amavo e ricevere così tanti complimenti mi rendeva tanto felice.
Avevo iniziato i primi instore ed ero emozionatissima, non ero pronta a tutto quell'amore che i fan erano pronti a darmi.
Dopo il primo instore non dormii per tutta la notte, talmente ero gasata, avevo l'adrenalina a mille.
Gli altri a seguire li affrontai sicuramente con più tranquillità ma il mio sentirsi realizzata non diminuiva certamente.
La musica è la mia vita e intraprendere questo percorso è stato il coronamento di un sogno.

Quel giorno ero a Bologna, alla Mondadori, per il firma-copie che si sarebbe tenuto alle 18.
Una volta lì, venni accolta molto calorosamente dai ragazzi lì presenti a cui rivolsi uno dei miei sorrisi migliori e li ringraziai per essere venuti.
L'evento inizió ed io mi stavo godendo ogni attimo con loro, amavo sentirmi apprezzata e loro mi rivolgevano tante cose dolci e carine che mi facevano star bene.
Dicevano sempre che li stavo aiutando molto nella loro vita, che si rispecchiavano molto nelle mie parole.
In realtà loro aiutavano me, dall'inizio del mio percorso mi avevano sostenuto in una maniera che mai mi sarei aspettata.
Erano dei tesori.

Arrivò il turno di una ragazza che non mi aspettavo di vedere lì, in quella città.
Era Laura.
"Ciao Marti" si avvicinò a me sorridendo e io la abbracciai e salutai calorosamente come avevo già fatto con gli altri fan.
"Ehii, ma non sei di Milano? Ho organizzato un evento lì, non so se lo sapevi"
Le dissi mentre le lasciavo il mio autografo sul disco che aveva portato con sé.
"Lo so, ma domani c'è il concerto di Gaia qui, così venendo ho preso due piccioni con una fava."
Disse lei, sorridendomi dolcemente.
"Dai vieni, facciamo la foto."
Venne vicino e mi strinse, cosa che ricambiai prontamente.

Aveva un corpo scolpito. Era snella ma con delle forme davvero belle e in più aveva quel paio di occhi verdi e quei capelli corvini che meritavano davvero un occhio di riguardo.
"Marti non fare la provolona"
Sentii dire da qualche fan, e io arrossii leggermente.
"Così farai preoccupare la tua Gaia"
Laura si avvicinò al mio orecchio così da sussurrarmi quelle parole che sicuramente non sentì nessuno.
Risposi semplicemente con "Ma va, tranquilla"
La salutai garbatamente ritornando poi alle altre ragazze che aspettavano di incontrarmi.

L'evento si concluse senza intoppi e così la sera io e il mio team stavamo in hotel a riposarci e a discutere un po' sulle tappe future.
Uscii dalla stanza per andare nel giardino di cui l'hotel disponeva e una volta lí mi accesi una sigaretta.
Mi sforzavo di essere davvero felice ma avevo un senso di angoscia che mi perseguitava continuamente.
Volevo qualcuno con cui condividere i miei momenti di gioia e parlare delle mille emozioni che sentivo da quando era uscito l'album.
Quel qualcuno però, aveva solo un nome ed io l'ho lasciata andare.

"Anche tu qui? Mi segui"
Sentii dire da una voce dietro di me che mi fece sussultare e spense i miei tristi pensieri.
Mi girai, curiosa di sentire da chi provenisse.
Era Laura.
"Sarebbe più logico se fossi tu a seguirmi"
"Ma guardala, tre instore e già ti senti Beyoncé" mi disse provocatoria.
"Intanto ai miei eventi ci vieni."
Dissi a Laura, piacevolmente sorpresa di vederla lì.
"Te l'ho detto, sono in città per Gaia, non ti illudere"
"Comunque, come mai sei qui? Di solito non fanno entrare le fan" le chiesi un po' curiosa del motivo per cui era lì.
Veniva sempre gente sotto l'hotel, incontrarli faceva pure parte del lavoro d'altronde e senza di loro io non ero niente.

"Di solito sí ma mio zio è il vice direttore perciò pernotto qua in questi giorni"
Spiegó Laura mentre mi raggiungeva sulla ringhiera su cui ero appoggiata.
"Allora, me la offri una sigaretta?" Riprese a parlare.
"Un'altra? Mi segui per scroccare sigarette?" Le dissi ridendo.
Era una chiacchierata tranquilla e lei era a proprio agio, mi serviva quell'atmosfera.

"Sì, è per farti compagnia"
"Posso fumare da sola però"
"Tecnicamente sì ma ti vedo un po' malinconica, ti faccio compagnia dai."
Mi disse lei connettendo i suoi occhi ai miei, aveva uno sguardo rassicurante in quel momento.
Le aprii il pacco e glielo avvicinai così da prendere la tanto desiderata sigaretta.

"Pensavo che stasera stessi con Gaia, visto che anche lei è qui in città stasera"
Disse lei e il mio volto si fece cupo a sentire quel nome pronunciato dalla ragazza accanto a me.
Pensavo anche io di vederci in qualche sua tappa.
Pensavo anche io di stare con lei
Pensavo di vivere il resto della mia vita con lei.
Eppure le cose non vanno mai come vogliamo.

"Preferisco non parlarne con te"
Le risposi un po' scazzata, non aveva il diritto di nominarla.
"Scusa, hai ragione, ho osato troppo.
È che si vede che ti manca qualcosa, come se non stessi vivendo il tuo sogno appieno..."
Rimasi colpita da quelle sue parole, aveva fatto centro e non mi conosceva per niente.
"Ma capisco pure che non ti puoi fidare di me, visto che non mi conosci e che sono una vostra fan"
Esatto, era questo il problema.
Mi sembrava una persona sincera e intelligente ma non potevo rischiare di dire qualcosa che sarebbe potuta finire ovunque.

"Già, hai ragione. Puoi farmi compagnia lo stesso, però."
Le dissi un po' alleggerendo il discorso, mi piaceva parlare con lei.
Per i minuti seguenti parlammo del più e del meno.
Adesso sapevo che aveva 22 anni e i suoi avevano origini cubane, si erano trasferiti in Italia poco prima che nascesse lei.

"Comunque non mi sembri una pazza esaltata come la maggior parte delle fan"
Pensai al mio fandom spettacolare e molto ambiguo.
Sembrava una persona particolare e volevo saperne più su di lei.
"Probabilmente non lo sono, o lo sono ancora di più"
Rispose enigmatica, poi riprese.
"Adoro la tua voce e il tuo stile musicale, mi incuriosisci molto quando canti e provo davvero tante cose a sentirti."
Un sorriso comparve sul mio volto, quelle parole me le avevano già rivolte tante volte ma non mi sarei mai abituata a sentirmele dire.
E poi mi piaceva molto quel suo modo sicuro ma dolce di parlare.

"Tante cose belle o brutte?" Le chiesi.
Adesso stavamo guardando entrambe di fronte a noi, ammirando l'ambiente tranquillo che ci circondava quella sera.
"Tante cose belle, Marti" sentii il suo sguardo sul mio viso mentre la sua voce si faceva seria.
Mi girai dopo qualche secondo verso di lei e mi accorsi che si era avvicinata pericolosamente a me.
Mi guardava intensamente.
I suoi occhi brillavano, era davvero molto bella.
Si morse il labbro, mentre spostava il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.
Cercavo di mantenere i pensieri casti, non potevo sicuramente pensare a combinare qualcosa con una fan.

"Martina"
Tremai.
Quella voce.
Mi girai di scatto come un ladro beccato in flagrante
Era lì, più bella che mai.
Rimasi pietrificata nel vederla.
La volevo vedere come non la volevo vedere.
"Gaia." Sussurrai

E mi ricordo un po' di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora