Quella mattina filtrava luce dalla finestra, non propriamente coperta dalle tende.
Il mio primo pensiero appena sveglia fu che non volevo che quel momento terminasse mai.
Gaia poggiata su di me, che non mi lasciava andare neanche nel sonno, il suo corpo attaccato al mio, come fossimo una cosa sola.
A malincuore vidi l'orario sul telefono, era ora di alzarsi.
"Bí.." la scossi un po', odiavo svegliarla, mi metteva angoscia.
"Svegliati dai, io preparo la colazione" riprovai ancora. Le detti un bacio e scesi dal letto, consapevole che sarebbe passato un po' di tempo prima di condividere un'altra notte insieme.
Qualche minuto dopo, mentre io stavo cercando qualcosa negli scaffali in alto, sentii delle mani abbracciarmi da dietro e le labbra di Gaia posate sul mio collo per lasciarmi un dolce bacio.
"Buongiorno amore" disse con la voce ancora impastata.
"Buongiorno principessa. La colazione è quasi pronta" le dissi in tono regale.
"Non lo bevi tu?" Disse indicando il succo d'arancia, visto che era riempito solo un bicchiere.
"Nono, non mi piace per niente" risposi io con una smorfia sul viso.
Durante la colazione, Gaia ricevette diversi messaggi inerenti alla partenza che la fecero sbuffare varie volte.
"Che succede?" Le chiesi preoccupata.
"Niente. Non vedevo l'ora che il tour iniziasse ma da qualche giorno Carlo mi stressa troppo e mi sta facendo passare la voglia."
"Sembra un tipo abbastanza scontroso.
Ti ha detto qualcosa riguardo ieri?"
Lei scosse la testa deglutendo a fatica il boccone di pancarrè che stava mangiando.
Non dissi più niente, era già in paranoia per il suo lavoro e per quell'esperienza che avrebbe stravolto la sua quotidianità nei prossimi mesi.
"Dai amore, su col morale, è la tua passione, ciò per cui sei nata.
Io sarò sempre con te, non sul palco e neanche dietro le quinte, ma sai che ti penserò ogni secondo e ti seguirò col cuore."
"Prometti?" Mi chiese lei, avvicinandosi a me.
"Sì Bì, però adesso tu non pensare a me, hai molte persone che contano su di te e tantissime fan che ti aspettano."
"Lo so, lo faccio per loro. Hai ragione Marti, devo togliermi questo senso di negatività."
"Brava cucciola." Chiusi la distanza tra noi in un bacio dolce e casto.
*
Era arrivata l'ora di salutarsi, Gaia era pronta per l'appuntamento con il suo team e io dovevo tornare a casa mia.
"Allora, stai attenta a tutti e non ti fare toccare per più di 2 secondi."
Le dissi afferrandole i fianchi, a due passi dalla porta di casa.
"E tu non fare la provolona con tutte, in assenza mia."
"Cos? Io non faccio la provolona" dissi stupita.
"No, fai il porco." Mi disse ridendo.
"Dai vieni qui." Posai le mie labbra sulle sue, catturandola in un bacio intenso.
Le chiesi l'accesso, così le nostre lingue si scontrarono, cercando di memorizzare il loro sapore.
Gaia si staccò, riprendendo fiato e spezzando giustamente quel clima intenso.
"Dai vai prima tu, fra qualche minuto esco pure io." Mi disse lei.
Voleva evitare sicuramente altri imprevisti come quello di ieri con Laura.
"Buona fortuna amore. Ci sentiremo in ogni momento possibile." Le dissi abbracciandola.
"Ti amo bí" mi disse lei, i suoi occhi blu guardavano verso i miei.
"Anche io ti amo." Le sorrisi e le lasciai un ultimo bacio, prima di aprire la porta e andare verso l'ascensore.
Lei rimase sull'uscio, seguendo ogni mio movimento.
"Dai chiudi, sennò mi costringi a restare"
Le dissi dolcemente.
Mi lanciò un ultimo sorriso emozionato e mi salutò, scomparendo poi dietro la porta di casa.
Io scesi giù, pensando a quel breve tempo passato insieme. Una notte insieme che, dopo tante settimane senza vederla, mi aveva ridato vita e sicuramente aveva fatto partire la mia giornata nel migliore dei modi.
Il mio senso di pace venne però interrotto quando sotto casa di Gaia, appena prima di entrare in macchina, venni fermata da un uomo, che riconobbi essere Carlo, il manager più scontroso della storia.
"Martina, buongiorno" salutò con un falso sorriso.
"Buongiorno, signor Lombardi." Cercai di essere garbata.
"Ti do del tu, chiamami Carlo. Ci aiuterà per la nostra conversazione."
Annuii a quella affermazione, capendo che c'era qualcosa in più.
"Vedi, il mondo dello spettacolo e del management è molto complicato. Tu questo non lo puoi sapere, praticamente non hai nemmeno ancora iniziato la tua carriera."
Iniziò il suo discorso inquietante e io lo lasciai parlare. Certo, se quella era l'antifona..."Ci sono varie regole da rispettare, un'immagine pubblica da mantenere per l'etichetta. Il mio compito è occuparmi di lei, sotto ogni punto di vista.
Se non lo facessi, non adempirei al mio lavoro. Capisci che intendo, Martina?"
Chiese molto retoricamente. Che faccia da schiaffi che aveva."Più o meno. Dove vuoi andare a parare?" Gli chiesi confusa da quel sermone.
"Tu danneggi l'immagine di Gaia, le metti in testa motivi per ribellarsi a me e alla sua etichetta e fidati che questo le andrà contro. Vuoi che accada?"
Disse sempre più serio.
"No, ha lavorato tanto per ottenere questo ma non c'entra nul-"
"Allora è semplice, lascia stare Gaia, allontanati da lei, in tutti i modi possibili." Sputó fuori col veleno.
Io rimasi stordita da quella richiesta piuttosto ambigua.
"Ma non ha senso. Insomma, è il 2020, è davvero importante sapere con chi stia?"
Gli chiesi io molto alterata.
"Per il nostro mondo sì. Questa, oppure c'è un'altra possibilità."
"Quale sarebbe, sentiamo."
"Vorresti vederla affiancata da una figura maschile? Se è così, tranquilla, la vedrai talmente impegnata con lui da non avere più un attimo da dedicare a te. Per non parlare del rischio che si potrebbe innamorare."Che scelta era? Io non ci avrei guadagnato e sicuramente nemmeno lei, perché non lo capiva.
Che poi, Gaia era innamorata di me, come avrebbe potuto innamorarsi di un uomo in un modo così stupido e architettato?"Non ha senso ripeto, non ho nessuna scelta da fare." Dissi sicura di me.
"Te lo ripeto, o la lasci tu o la faremo allontanare noi da te, con conseguenze sulla sua carriera."
"È un bluff, non potreste mai andarle contro, sta andando benissimo fuori."
"Vuoi correre il rischio? D'altronde lei ci è già passata sul fallimento"
Rimasi in silenzio, cercando di decifrare la sue parole e capire quale fosse la cosa giusta da fare.
"Hai tempo fino a domani. Dalla tua scelta dipenderà non solo il tuo rapporto con lei ma anche la sua carriera e perché no, anche il tour stesso."
Disse infine Carlo. Non mi lasciò tempo per ribattere che già se ne andò per la sua strada, forse perché non voleva farsi vedere da Gaia a parlare con me sotto casa.
Io rimasi senza parole, ero arrabbiata con lui e con quella mentalità arretrata. Eppure mi sembrava che mi sfuggisse qualcosa, come se quelle parole non fossero la completa verità.
Sentivo come se il nostro rapporto non toccasse la carriera di Gaia ma anche lui come persona.
Le mie paranoie continuavano a farsi strada nel mio cervello.
Aprii la macchina e imboccai la strada del ritorno, pensando a quelle sue parole scontrose e acide.
Ero nel pallone, non potevo farla soffrire ma non potevo mettere a rischio il suo futuro.
Che cazzo.Scusate il ritardo, è mancata l'ispirazione 😂😂
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E mi ricordo un po' di me
Fiksi PenggemarFf Beltrozzi, Pov Di Martina. Spero vi piaccia!! Buona lettura, commentate e fatemi sapere insomma, anche eventuali errori ❤️