Quella mattina avevo finalmente deciso di parlare con Daniela per porre fine alla nostra relazione. Le avevo detto che non potevo andare avanti con lei, non potevo prenderla in giro sapendo che provavo qualcosa di forte per qualcun'altra. Mi ero buttata definitivamente nell'ignoto, lasciando colei che per due anni mi aveva sempre sostenuto. L'amore non è solo riconoscenza però, è qualcosa che andava oltre e che non riuscivo a provare per Daniela già da un po'.
**Era la sera della finale. Nicolai era stato eliminato e adesso si stavano sfidando i 4 ragazzi rimasti.
Alla fine, erano rimaste Gaia contro Nyv, una sfida tosta, tra le mie due voci preferite. Ovvio che tifavo solo per la ragazza occhi cielo, lei stregava quando cantava, ci metteva tutta se stessa e aveva la capacità di incantare tutta la platea. La immaginavo già sui più grandi palchi d'Italia a fare innamorare tutte le persone lì a vederla.
Dopo quasi quattro ore di diretta eravamo giunti alla resa dei conti.
Ce l'avrebbe fatta???
Se lo meritava, non poteva essere l'eterna seconda. Doveva essere la prima.
Lei è l'unica.
Chiusi gli occhi in quei istanti e quando sentii l'urlo li riaprii.
Aveva vinto.
Gaia si buttò a terra, con le mani in faccia come per nascondere la sua gioia. Non devi farlo GG, te la devi godere.
Nyv la tirò su e l'abbracciò forte, complimentandosi con lei.
Io rimasi con lo sguardo incantato dalla sua bellezza, da quegli occhi azzurri lucidi ricolmi di soddisfazione e fierezza.
Ed ero estremamente orgogliosa di lei, della forza che ha sempre avuto durante quel percorso, della passione che metteva in tutto, del non trattare mai nulla con superficialità e darlo per scontato. Stavo piangendo fiumi di lacrime, non vedevo l'ora di sentirla.Il programma finì, ormai da ore giravo su Twitter e Instagram leggendo chi era al settimo cielo per la vittoria di Gaia, chi c'era rimasto male per Nyv com'era normale che fosse. Non sapevo se scrivere qualcosa a Gaia, sicuramente stava festeggiando e ne aveva tutto il diritto di scatenarsi quella notte. Decisi che le avrei scritto l'indomani perciò chiudi le applicazioni e staccai internet, posando il telefono sul comodino.
Cercai di chiudere gli occhi ma ero ancora troppo euforica e contenta per Gaia, tanto non dormire.
Improvvisamente la stanza si illuminó, era una luce che proveniva dal telefono. Mi girai per prenderlo e lessi 'Gaia Gozzi' sullo schermo, non esitai a rispondere.
"Scricciolo." Dio, com'era bella la sua voce. Rimasi incantata, ci misi qualche secondo per rispondere.
"Bibi!!!!"
Non sentivo inizialmente nulla dall'altro lato del telefono, se non alcuni sospiri pesanti che interpretai come sintomo di un pianto, presumo di gioia.
"Bibi ce l'hai fatta! Non immagini quanto io abbia tifato per te e di come io sia orgogliosa di te"
"Marti...mi sei mancata come l'aria. Mi stai mancando troppo anche adesso. Sto sognando a sentire la tua voce."
"Gaia non pensare alla mia voce" dissi ridendo, aveva appena vinto Amici e mi diceva questo?
"Marti. Voglio andare a Rio de Janeiro con te" disse improvvisamente tutto in un colpo "Ti prego, vieni con me"
Rimasi completamente spiazzata.
Iniziò a dirmi di tutto pur di convincermi, non curante che la mia risposta era affermativa già alla prima domanda.
"Va bene, va bene Bibi. Mi stai riempiendo il cuore di gioia. Non vedo l'ora di vederti, tantissimo. Adesso però goditi la vittoria, te la meriti. Io ti continuerò ad aspettare qui."
Continuai nella promessa che le avevo fatto, non l'ho mai abbandonata.
"A domani scricciolo. Ti penso."
"Anche io, sempre." Dissi sorridendo, quella ragazza mi creava le farfalle nello stomaco.
Chiuse la chiamata dandomi la buonanotte e io rimasi immobile con un sorriso da ebete. Innanzitutto non pensavo proprio che una volta finito il programma pensasse a me, poi quella richiesta che mi fece...sembrava di vivere un sogno.
Con questa felicità e positività, mi addormentai, sognando la vacanza con la ragazza che ormai da qualche mese era al centro dei miei pensieri.
***
(N.d.a: Immaginate che la quarantena sia finita)Qualche giorno dopo Gaia tornò a Milano. Ci eravamo sentite molto poco perché lei aveva parecchie cose da sbrigare con la produzione, la casa discografica e altre situazioni lavorative.
Mi scrisse la mattina per aggiornarmi del fatto che era sul treno, direzione casa ed io approfittai di questa informazione per farle una sorpresa. Avevo deciso che l'indomani sarei andata a casa da lei, non potevo farcela più a non vederla, perciò scrissi alla sorella Giorgia per farle sapere la mia idea. Oggi ovviamente volevo che stesse solo con la sua famiglia, vista la lontananza degli ultimi mesi.
L'indomani mattina presi il treno per Milano e alla stazione Giorgia mi venne a prendere. Gaia era andata al centro commerciale con la mamma, così che io potessi farmi trovare a casa sua.
Poco prima di pranzo le due tornarono. Appena Gaia apri la porta, andò verso il salone per posare i sacchetti, così le andai fugacemente dietro e le coprii gli occhi.
"Indovina chi è?" Le disse Giorgia.
Gaia immediatamente sorrise, conosceva il mio profumo, le mie mani, il mio tocco.
"Scricciolo..." Disse, con i suoi occhi già umido.
Si girò e l'abbracciai. La strinsi forte, per compensare tutte quelle settimane senza farlo, senza più averla potuto sfiorare. Lei mi accarezzò la nuca e la schiena, non lasciandomi andare.
Starle accanto è come tornare a respirare, come se in questo mese io fossi stata in apnea, come se non avessi vissuto veramente.
Ci staccammo e ci guardammo negli occhi. Quanto mi era mancata la profondità del suo sguardo, la capacità di penetrarmi e di farmi sentire un miscuglio di emozioni dentro me.
Le sorrisi, accarezzandole il volto delicatamente, quasi come se volessi ricordare tutti i lineamenti di esso.
"Dai che adesso si mangia." Disse il padre, interrompendo il nostro momento. Ha fatto bene, non so che avrei potuto fare con Gaia che mi fissava così mentre la famiglia era riunita lì a guardarci.
Fu un pranzo davvero gustoso e soprattutto c'era felicità nell'aria, Gaia era l'orgoglio della famiglia e anche il mio, non potevamo che esserne tutti fieri.
Subito dopo, Gaia si alzò e mi chiese di seguirla. Andammo nella sua stanza, dove poi chiuse la porta. Mi sembrava il momento per affrontare la questione che entrambe avevamo lasciato in sospeso.
"Comunque..." Iniziai, con Gaia vicino a me, che non sapeva esattamente cosa fare. "Ho lasciato Daniela"
Non glielo avevo ancora detto perché volevo farlo esattamente in questo modo, con lo sguardo che, dopo questa notizia, inconsciamente le si illuminó.
"Come stai?" Mi chiese, sapeva che l'avevo fatto per lei ma sapeva pure che la mia ex era importante per me.
"Sono state settimane dure per tante cose ma adesso che ti vedo posso affermare che ne è valsa la pena. Mi dispiace per la fine della storia ma ormai non c'era sai, quel sentimento." Lei sorrise, rassicurandomi, e si avvicinò.
"Quindi...adesso posso fare questo senza sentirmi in colpa." Mi prese il volto e pose le sua labbra sulle mie. Mi afferrai a lei, baciandola con dolcezza e delicatezza sperando che questo istante non finisse mai. La strinsi, lei mi strinse, mentre le nostre labbra si scoprivano a vicenda.
Dopo un bacio molto intenso, ci staccammo per prendere aria. Eravamo entrambe emozionatissime, piene di sentimenti di cui ancora forse era prematuro parlare.
"Adesso è tutto perfetto." Disse lei, afferrando la mia mano, senza smettere di guardarmi.
STAI LEGGENDO
E mi ricordo un po' di me
FanfictionFf Beltrozzi, Pov Di Martina. Spero vi piaccia!! Buona lettura, commentate e fatemi sapere insomma, anche eventuali errori ❤️