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Niall non sapeva come avesse fatto, ma la ragazza della caffetteria si era insinuata nella sua mente ed aveva riempito tutti i suoi pensieri.
Era abbastanza sorpreso che fosse riuscita a farlo, perché lui non aveva premesso a nessuno di annebbiare la sua mente in quel modo per un sacco di tempo.
Le uniche persone che lasciava avvicinarsi erano quelle che lo conoscevano; anche se, a causa di questo, aveva un gruppo selezionato di amici, preferiva farsi amici veri piuttosto che finti ogni giorno.

Non capiva come una ragazza che, all'apparenza, sembrava distratta come molti di loro, fosse in grado di notare una cosa di lui che molte persone, in un milione di anni, non avrebbero mai scoperto.
Era attonito che lei non avesse già spiattellato ai media che pensava che Niall Horan avesse una seria malattia.
Era felice che non lo avesse fatto, forse lei non sapeva chi lui fosse o forse non le importava e basta.

Aveva aspettato per gli effetti del loro incontro, nell'ultimo paio di giorni e, quando non arrivarono, fu completamente sollevato.

Se doveva essere onesto con se stesso, era intrigato da questa ragazza e la cosa triste era che non conoscesse nemmeno il suo nome.
Tutto quello che sapeva era che fosse questa bellissima peperina che sembrava avere una stretta magica su di lui.

Quindi, per tutti i due mesi in cui fu in vacanza, Niall escogitò questo piano per incontrarla ancora.
Era davvero raro che avessero vacanze così lunghe, ma a quel punto ne era quasi grato.
Si trovò quasi bizzarro mentre faceva di tutto per incontrare quella ragazza speciale. I suoi amici si erano chiesti se le medicine gli avessero danneggiato il cervello.

Ovviamente, però, i suoi amici lo avevano aiutato a trovare tutto quello che potevano su questa ragazza.
Alle volte sembrava strano fare di tutto per una ragazza nella quale si era imbattuto una volta in una caffetteria, ma, onestamente, a quel punto, cos'altro aveva Niall per cui vivere?

Così aspettò ed aspettò ogni giorno alla caffetteria sperando che sarebbe tornata.
Sapeva che fosse pazzesco, forse la ragazza stava solo facendo una visita o forse era stata una una scelta dell'ultimo minuto andare in quella caffetteria quel giorno.
E lui stette seduto per ore a muoversi costantemente così che nessuno avrebbe sospettato nulla.

Alla fine, quando aveva appena perso le speranze, lei passò per quella porta in tutta la sua gloria invernale. La neve le copriva leggermente il capo ma la scosse via velocemente. Abbassò la bocca nella fessura della sua sciarpa, lui poteva solo immaginare, per riscaldarsi.
Scrutò la stanza posando alla fine gli occhi sulla sua figura. I suoi bellissimi occhi nocciola si strinsero mentre marciò verso di lui con la sua piccola figura.

"Hey tu, pezzo grosso. Cosa fai alla mia caffetteria?" Disse sussurrando e sedendosi difronte a lui al piccolo tavolo.
Lo sguardo che gli riservò era tanto glaciale e freddo quanto il tempo da cui era scappata lì fuori.

"Davvero questo negozio ha il tuo nome sopra?" Rispose Niall tanto sarcastico quanto era stato il commento di lei.
Avrebbe mentito se avesse detto di non essere emozionato e triste che lei sapesse chi fosse.

"D'accordo allora, ho camminato oltre questo negozio per le scorse due settimane aspettando che tu andassi via, perché non voglio essere fatta a pezzi se vengo vista mentre prendiamo un caffè insieme ma, proprio quando pensavo che fossi andato via, ho capito che cambiassi solo tavolo così che non potessi vederti se fossi entrata." Soffiò mettendo il cappotto dietro di lei e togliendo la sciarpa.
Niall si chiese, per un attimo, se avesse l'abitudine di sentirsi come a casa sua.

"Fatta a pezzi?" Sorrise Niall appoggiandosi alla sua sedia.
"Non sarebbe la prima volta."

Niall guardò la ragazza ruotare gli occhi e guardò giù verso la sua gamba tremante.

"Puoi evitare le stronzate, carino. So perché sei qui. E per rispondere alla tua domanda no, non dirò a nessuno del tuo piccolo problema." Disse indicando in basso verso la sua gamba tremante.

Quella non era la ragione per la quale aveva aspettato nelle scorse due settimane, ma era una buona uscita per la vera ragione.

"Giusto, beh, allora molto bene, lo apprezzo." Disse schiarendosi la gola ed alzandosi lentamente.

"Woah hey, dove credi di star andando?" Disse la bellissima ragazza tirandogli la manica della giacca.
"Mi hai fatto perdere quattordici giorni di buon tempo per scrivere, immagino tu me lo debba."

Internamente sorrise per il fatto che volesse restare per fare ciò che aveva pensato in origine.
Finalmente sarebbe riuscito a conoscere la ragazza.

"Esattamente cosa ti devo?"

"Proviamo un pranzo?" Rispose la ragazza mettendo una gamba sopra l'altra ed incrociando le braccia.

"Niall." Rispose lui allungando la mano per farla stringere a lei.

"Ella." Rispose lei mettendo la mano sul palmo di Niall.

"Un nome da affiancare a questo bellissimo viso." Disse Niall sorridendo e baciandole il dorso della mano.

"Vai solo a prendermi il pranzo, idiota carismatico." Rise la ragazza e Niall pensò che non fosse mai stata così bella.

Niall tornò da Ella con due panini e due tazze di tè.

"Vengo a portare dei doni." Sorrise e vide sorridere anche lei.

"Allora, dimmi Niall, com'è essere famoso?"

"Beh, ad essere onesti è una rottura di scatole il più del tempo, ma non posso lamentarmi, perché amo quello che faccio."

Ella annuì e prese un sorso del suo tè alzando le sopracciglia e sporgendosi in avanti.

"E i tuoi fan sanno del tuo piccolo problema con i tremori?"

Era andata dritta al punto e Niall ne era abbastanza sorpreso. Non si aspettava che lo avrebbe tirato fuori e non era pronto a parlarne, ma ammirava la sua sfrontatezza diretta ed era curioso di vedere cosa avrebbe detto lei.

"In realtà no, non molte persone lo sanno." E mise gli occhi sulle sue mani che stavano giocherellando mentre mantenevano la tazza bollente.

Lei si schiarì la gola mentre lui vide che allungò la mano verso di lui.
Sentì la sua liscia pelle di porcellana toccare la sua mano ed una sensazione di calore lo investì.
Si sentiva a casa.

"Mio padre ce l'aveva. All'inizio non capivo perché fosse debole e tremava tutto il tempo, quando sono cresciuta, l'ho vista progredire ed ho capito cosa stesse facendo il suo corpo. La mia domanda è, perché lo stai tenendo segreto? Non fraintendermi, è una condizione che ti cambia la vita, ma vedo come i tuoi fan reagiscono alle bugie."

Ella stava tracciando dei piccoli cerchi sul dorso della sua mano mentre muoveva in cerchi il pollice anche sul suo dimenticato tè.
Lui capì che lei osservava cose che le altre persone non vedevano e sapeva che lei non l'avrebbe giudicato per questo.
Si stava affezionando abbastanza a lei nella scarsa ora in cui l'aveva effettivamente conosciuta.

"Destabilizza le persone quando ad un ventunenne all'apparenza sano viene diagnosticata una malattia. Anche di più quando quella persona è famosa ed ha milioni di persone che dipendono da lui. Anche il mio management farebbe una scenata. Posso immaginare lo sguardo di orrore sulle loro facce quando le loro vendite caleranno esponenzialmente quando il mio segreto uscirà fuori." Disse Niall tranquillo sentendo la vergogna per il fatto di starne parlando.

"Saresti sorpreso da cosa può accadere se credi che ci siano persone genuine lì fuori, Niall Horan. Non tutti si aspettano qualcosa da te."

E Niall alzò lo sguardo per catturare a malapena uno sguardo di qualcos'altro che vorticava negli occhi di Ella.
Fece un piccolo sorriso e prese un altro morso del panino sentendosi meglio rispetto a come si sentiva da un po'.

***

E quindi ecco come si erano conosciuti per la prima volta.

Un pranzo con non era stato esattamente programmato e non era il miglior posto in cui mangiare, ma servì per impostare il futuro di Ella e Niall e costruire tonnellate di altre cose che avrebbero sperimentato insieme.

Quel giorno qualcosa si scatenò tra di loro e Niall sarebbe stato dannato se avesse lasciato morire quella fiamma.

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