t e n

44 0 0
                                    

"Ti ricordi il nostro primo appuntamento?" Disse Niall dando un grande morso al panino abilmente fatto davanti a lui.

"Quale?" Disse Ella stringendo gli occhi cattivamente.

E Niall dovette ridere un po', perché pensava che avessero avuto più di un primo appuntamento. Gli piaceva pensare che il loro incontro nella caffetteria fosse il loro primo non ufficiale. Comunque, Ella non glielo aveva mai lasciato contare, perché al tempo era arrabbiata con lui e non lo aveva pensato così.

"Il primo vero." Disse sorridendo con la bocca piena di cibo.

Ella fece un piccolo sorriso contento mentre ricordava gli eventi accaduti quella notte. Faceva sempre una smorfia, perché ricordava sempre gli altri primi appuntamenti che avevano preceduto quello perfetto.

Ricordava la volta in cui l'aveva portata in questo negozio di fish and chip con la vista sull'oceano solo perché era Niall Horan e poteva.
Ricordava anche la reazione allergica che non sapeva avrebbe avuto dopo aver mangiato dei frutti di mare.

Ricordava anche la volta in cui vennero assediati fuori da un McDonald a mezzogiorno e lei ebbe la sua prima esperienza con le fan. Strapparono la sua camicetta preferita cercando di avere almeno la possibilità di toccare Niall. 
Aveva diciotto anni, allora, e pensò tra se e se che nessuno dovrebbe attraversare tutti quei problemi durante un appuntamento.

Più di tutto ricordava la loro passeggiata amorevole alle due del mattino nel parco. Non era una cosa pianificata - che se Ella doveva essere onesta, non le importava troppo.
Ricordava di aver ricevuto una chiamata di Niall la mattina presto chiedendole di fare una passeggiata con lui. Riusciva a sentire la curiosità nella sua voce, ma nessun segno di ebrezza.
Era completamente sobrio e completamente serio.

Ella amò che fu un semplice primo appuntamento con un termos di tè caldo che Niall finse di non volere così che Ella potesse riscaldarsi.

Ella pensava che quello fosse il momento in cui si innamorò profondamente di Niall. Sotto il cielo a malapena stellato e la fredda brezza della mattina presto.

Avranno sempre quel momento a cui pensare per il resto delle loro vite e questo faceva sorridere Ella.

"Sì, cosa c'entra?" Chiese guardandolo curiosa.

"Ci stavo solo pensando, l'altro giorno ho visto il parco mentre andavamo dal management e mi ha riportato quei ricordi. Non andiamo ad un appuntamento da un po'." Disse strofinando le dita contro le nocche di lei.

"Vorresti averne uno?" Chiese Ella curiosa.
"Dopo il concerto di domani?"

Niall guardò il cielo per un po' ed Ella desiderò sapere cosa gli stesse passando nella mente. A volte riusciva a vedergli attraverso, era come se lui fosse uno di quegli specchi in cui, ad un primo sguardo, non potevi vederci attraverso ma poi, se lo guardavi, lo guardavi davvero, riuscivi a notare una silhouette o due.

"Sì, penso che mi piacerebbe." Rispose Niall finendo il suo panino e guardando attentamente Ella finire.

Ella, una volta, si imbarazzava per questa azione. Si sentiva strana a mangiare davanti a lui, poi vomitò davanti a lui e dovette chiedergli di comprarle i tampax e lui l'aveva vista nel suo possibile peggio eppure era restato per tutto questo tempo, quindi, attorno a lui, non diventava più nervosa, era al sicuro, era amata ed era a proprio agio.

***

Niall si gettò sul soffice divano nel loro salotto mettendosi le mani sulla testa. Era davvero esausto, perché il modo in cui erano andati gli eventi, quel giorno, avevano lasciato dello sforzo nel suo corpo.

Voleva stare steso per sempre e pregare che tutto ciò di male che era nella sua vita, andasse via. Si prese un minuto per fissare le sue mani e guardò il flebile tremore, lo disgustò mentre si graffiò la pelle dalle nocche. Era come se grattasse un prurito che non esisteva.
Arrivò a sanguinare un paio di volte perché lo stava facendo, ma perlopiù lo faceva per provare a dimenticare del tremore.

Sentì la doccia avviarsi ed Ella camminò davanti a lui avvolta solo dall'asciugamano. Era ancora affascinato dal suo aspetto considerando che mangiava quanto lui, ma la amava , lo faceva davvero. Amava il colore rosso delle sue labbra piccole e l'arco delle sue sopracciglia spesse.

Gli piaceva come l'asciugamano calasse un po' sul suo petto esponendo la scollatura che mostrava difficilmente dietro le sue magliette.
Guardò come l'asciugamano si incurvasse attorno alla sua vita e si fermasse a metà coscia. Alcune volte, come questa, per lui era difficile respirare, con lei mezza nuda e con la piccola provocazione che era, ma poi ricordava a se stesso che fosse tutta sua, per il resto della sua vita se lei avesse acconsentito e saltò mettendo le mani sui suoi fianchi e sorridendo.

"Ciao, bellissima." Disse lasciandole un casto bacio sulla guancia. Lei ridacchiò e si lasciò guidare dalle sue mani verso la doccia.

"Spogliati, Horan." Disse togliendosi l'asciugamano e camminando verso la doccia.
Niall fu troppo preoccupato dal togliersi i vestiti per guardare la sua asciugamano cadere, ma catturò uno sguardo del suo sedere prima che lei sparisse dietro la tenda.

Gettò velocemente gli ultimi strati dei suoi vestiti prima di saltare anche lui nella calda nebbia.
Ella stava lasciando i suoi capelli scendere come una cascata di ricci bagnati  e Niall pensò che era allora che lei fosse più bella. Tutta naturale, fresca e completamente aperta a lui.

Le tirò i fianchi verso i suoi e restarono petto contro petto con i loro respiri caldi che si confondevano col fumo.

"Sei bellissima." Disse lasciandole un lento bacio sulla testa. Lei si accoccolò al suo petto ed appoggiò la testa sulla sua spalla. Niall inclinò il mento di Ella verso il suo viso e le posò un lungo bacio sulle labbra.
Era dolce e tenero, qualcosa alla quale erano abituati.

Ma Ella voleva di più. Spinse le labbra contro quelle di lui con tutta la sua forza, separandogliele.
Lui afferrò velocemente le sue spalle e fece scendere le mani verso la sua nuca.
Era ruvido e gentile, sensuale e dolce tutto allo stesso tempo mentre metteva tutto ciò che aveva in quel bacio.

Quel bacio si trasformò in un numero di baci e gemiti e momenti così dolci.

Entrambi erano sconvolti mentre uscirono dalla doccia nello spazioso bagno.

Niall avvolse Ella in una tovaglia come una bambina e lei ne mise uno attorno ai fianchi di lui.

Il telefono squillò proprio mentre Niall si stava sporgendo per un altro bacio. Sospirò ed aprì la porta guidando Ella fuori dal bagno fin troppo caldo.

"Pronto?" Disse tenendo gli occhi sulla figura bagnata di Ella.

"Niall, sono Pablo." Il viso di Niall perse colore al suo tono.
"Devi venire in ufficio, è per quello che è successo stamattina."

Ella vide il viso di Niall e seppe che qualcosa non andava.
Come poteva una giornata così bella andare in declino così velocemente?

home || niall horan ITALIAN TRANSLATION Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora