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Niall si ritrovò a guardare anelli di fidanzamento durante le prove il che, in realtà, non sembrava troppo male.
Pensava fosse un pensiero ragionevole, considerando che fossero quasi due anni che lui ed Ella stessero insieme e voleva davvero passare il resto della sua vita con lei perché, nel profondo del suo cuore, sapeva che lei sarebbe stata l'unica ad amarlo a cuore aperto ed incondizionatamente per il resto delle loro vite.

Ella si era recata ad una qualche agenzia a cercare di far leggere il suo lavoro. Lui non sapeva come lei riuscisse a prendersi cura di lui, a tenere in riga i cinque ragazzi e trovare comunque il tempo di finire quei suoi libri.
Aveva giurato che non ne avrebbe mai letto nessuno, perché lei lo aveva minacciato con la sua vita se lo avesse fatto.

Però lei sapeva che, una volta che uno dei suoi libri fosse stato pubblicato, Niall sarebbe stato il primo a comprarne una copia.

"Niall James Horan, quelli sono anelli di fidanzamento?" Niall sentì dire da una voce dietro di lui.
Si girò guardando oltre la sua spalla e vide Liam che non sembrava nemmeno troppo sorpreso.

"Sì, amico. Credi sia una cattiva idea?" Niall iniziò ad alzarsi da dove si era seduto.
"Voglio dire, so di voler passare il resto della mia vita con lei, solo che non so se sia troppo presto."

Liam si sedette accanto a Niall e sospirò mettendogli la mano sulla spalla.

"Amico, penso che sia definitivamente troppo presto, però quando mai tu ed Ella avete fatto le cose nel modo normale? Ad ogni modo, chi sono io per parlare? Mi sto a malapena riprendendo dal fatto che Anna mi abbia portato a casa dai suoi genitori. Sono stato un disastro negli scorsi due giorni. Tu la ami, lei ti ama, non sprecare il tuo tempo a preoccuparti se sia o meno il momento giusto."

Niall pensò alle parole di Liam e sapeva che avesse ragione.
Liam aveva sempre ragione.

"Non riesco ad immaginare la mia vita con nessun'altra, sai?" Sorrise Niall.
"È davvero particolare, vero?"

"Sì, ne hai scelta una buona, amico."

Niall sorrise ampiamente e Liam ricambiò. I due afferrarono i loro microfoni e tornarono sul palco dove iniziarono a cantare.

***

Le prove erano finite e Niall vagava per i corridoi dell'arena senza una meta. Era enorme, per usare un eufemismo. Il campo era molto più grande di quanto si aspettasse. La sua grandezza e l'odore dell'erba erano come una boccata di aria fresca per lui. Pensava che, probabilmente, ci avrebbe giocato a calcio se le sue ginocchia non fossero state così inaffidabili e se non avesse amato così tanto cantare.

Il telefono squillò e lui rispose.

"Pronto amore, pensavo di poterti venire a prendere, così possiamo andare a pranzare prima del tuo appuntamento dal dottore, sì?" Ella parlò vivacemente nel microfono facendo apparire un sorriso sul volto di Niall.

Non era mai così su di giri e felice dopo essere tornata da un incontro col suo agente. Pensò che il suo incontro dovesse essere andato bene e gli fece spuntare un sorriso.
Amava vedere Ella così felice, perché questo faceva diventare felice anche lui.

Prima che la incontrasse, quel giorno nella caffetteria, la sua vita era come un incubo senza fine.
Giorno dopo giorno portava avanti la stessa routine con nulla che attirasse la sua attenzione, poi incontrò Ella che portò la sua vita fuori dai binari e non avrebbe potuto esserne più felice.

"Sì, piccola, sembra fantastico. Io ho finito qui."

"Perfetto, perché sono già fuori." Disse Ella ridendo un po'.
La sua risata era sempre un'ancora per Niall.

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