Ella si svegliò con un grande schianto.
Era passata una settimana dal loro primo show a Londra ed il prossimo era tra qualche giorno.
Uscì dal letto e vide Niall in equilibrio con delle palle sotto i piedi mentre teneva la testa tra le mani.Le dita erano tenute in alto verso il cielo ed il tremore era tanto.
Ella riusciva a sentirlo per lui, lo faceva davvero. Ella sapeva come diventava quando le cose andavano male.
Immaginò che dovesse seguire il suo corso, ma, onestamente, non voleva più che soffrisse."Non osare dire una fottuta parola, Ella. Non una fottuta parola incoraggiante." La sentì risucchiare un respiro dopo le sue parole.
Aveva questo tono basso e sarcastico che Ella vedeva difficilmente.
Aveva un po' paura, ma chi altro sarebbe stato forte se non lo avesse fatto lei?"Non lo farò." Disse andando lentamente verso di lui.
Fece finta che fosse una bomba ad orologeria e stette attenta a non avvicinarsi troppo, perché avrebbe potuto esplodere.
"Dimmi solo cosa è successo.""Non posso nemmeno versarmi una fottuta tazza, perché le mie cazzo di mani continuano a tremare, ecco cosa è successo! Non posso prepararti una colazione carina, senza che sembri una merda, perché non posso controllare cosa fanno le mie mani! E se ci sposassimo, Ella? Sarebbe proprio una merda, metterti un anello al dito mentre le mie mani tremano!" Gettò un altro bicchiere accanto a quello che si trovava sul tavolo da caffè e lei trasalì un po'.
"Cazzo, non riesco a controllare nulla nella mia vita in questo momento ed è tutto per colpa di questa fottuta malattia." Disse la parola 'malattia' con talmente tanto disprezzo che avreste pensato che qualcuno avesse investito un cucciolo.
Ella aprì la bocca per dire qualcosa, ma lui la guardò come a sfidarla a farlo. Lei si accigliò e si alzò andando a pulire il casino che lui aveva fatto.
Non sapeva cosa dire in queste situazioni.Sapeva di non poterlo confortare in alcun modo, perché lui non lo avrebbe accettato, ma non poteva arrabbiarsi con lui, perché dopo se ne sarebbe pentita.
Cacciò la scopa dal ripostiglio in cucina ed iniziò a spazzare il vetro.
Non realizzò di star piangendo finché una lacrima non cadde su un pezzo di vetro sul pavimento.Ella difficilmente piangeva e, quando lo faceva, nessuno era nelle vicinanze. Credeva che piangere non avesse senso.
Era passato un po' dall'ultima volta che avesse pianto.Piangeva per Niall e per se stessa.
Piangeva per il dolore che doveva passare Niall e piangeva per se stessa perché non sapeva come migliorare per poterlo aiutare.
Provava così tanto amore e dolore per questo ragazzo che spesso si confondevano e non riusciva a decifrare quale stesse prevalendo al momento."Lascia fare a me." Disse Niall spingendola dolcemente e prendendo scopa e paletta dalle sue mani.
Lei guardò le mani di lui tremare prima di uscire nella terrazza fuori dalla loro stanza da letto.Sapeva che Niall fosse arrabbiato per tutte le cose che non riusciva a fare quando le mani iniziavano a tremargli un sacco, ma lei era arrabbiata per il fatto che lui se la fosse presa con lei.
Però la sua rabbia non durò tanto, perché poi arrivò la parte, nella sua mente, che realizzò che Niall avesse pensato al matrimonio.In tutta onestà, lei non ci aveva pensato molto, ma sorrise sapendo che Niall volesse un futuro con lei.
Poi si rimproverò, perché quello non era di certo il momento di pensare al matrimonio con Niall.Pensò di lasciarlo sbollire per un po' e fare un bagno, così non gli sarebbe stata tra i piedi.
Pensò di chiamare Greg o forse Maura ma, onestamente, tutto ciò di cui Niall aveva bisogno in quel momento era spazio.
Riempì la vasca di sapone ed acqua calda prima di entrare e chiudere gli occhi facendo scappare piccole lacrime.L'acqua ci mise poco ad alleviare la tensione nel suo corpo, la fece diminuire e la rese più suscettibile nel chiedersi delle cose.
Riuscì a pensare all'espressione ferita e stanca sul viso di Niall e la ferì più di quanto avrebbe dovuto.
Si sentiva stanca ed arrabbiata come lui, ma in misura diversa.Qualche minuto dopo, quando aveva finito col piccolo pianto, sentì la porta aprirsi. Alzò lo sguardo vedendo Niall e lo vide con gli occhi rossi ed i capelli in disordine. Era spettinato nel modo in cui lo era dopo aver tirato le ciocche dei suoi capelli per un sacco di tempo.
"Mi dispiace per aver urlato." Disse togliendosi la maglia ed i boxer che stava indossando.
"So che ti dispiace." Disse Ella spostandosi un po' per fargli spazio.
La vasca poteva contenere tranquillamente due persone, ma Ella non sapeva se lui volesse essere toccato o meno.Niall entrò nell'acqua e tirò Ella dalle braccia.
Le gambe di lei erano avvolte attorno alla vita di lui mentre i loro petti erano uniti.
Il bagno fu silenzioso a parte per l'acqua che si muoveva attorno ai loro corpi."Mi sento orribile. È stato sbagliato da parte mia gettare le mie frustrazioni su di te. Non avrei dovuto urlare." Niall portò il suo pollice sulla guancia di lei spalmandole delle bolle sul viso.
Ella fece un sorriso stanco ed afferrò le sue mani guardandole mentre ci giocherellava."Sono più arrabbiato per il fatto che ti ho fatta piangere. Odio vederti triste, perché sei la persona più forte che io conosca e mi scombussola quando piangi." Terminò Niall guardando Ella con compassione.
"No, non avresti dovuto urlare." Fu d'accordo lei accigliandosi per un secondo ed ignorando la parte di lei che piangeva prima di guardarlo e continuare.
"Solo non farne un'abitudine." Sussurrò sorridendo e, di rimando, fece sorridere anche Niall."Capisco che ti senta frustrato, fidati, anch'io mi ci sento, ma devi capire che cose come quella succederanno. Avrai questi giorni dove non potrai riempire la tazza o giorni in cui non potrai controllare ciò che fanno le tue mani." Si mosse sulle sue gambe baciandogli la guancia.
"Ma non cambierei nulla di quei giorni. Non cambierei il tè rovesciato sul bancone o la colazione di merda che sarebbe probabilmente fantastica, o anche il tremore il giorno del nostro matrimonio, se vuoi davvero che ci sposiamo. Non cambierei nulla, perché per me sei perfetto in questo modo."
E Niall andò in estasi, se è così che lo chiamate.
STAI LEGGENDO
home || niall horan ITALIAN TRANSLATION
Fanfiction"Dove amiamo è casa." La storia non è mia, ma di @aesthetics93 che mi ha dato il permesso di tradurla. Author: @aesthetics93 Italian translation: @__fireproof