home || niall horan ITALIAN TRANSLATION

s e v e n t e e n

Purtroppo non riesco a mettere la gif ad inizio capitolo, perché me la fa inserire solo come foto, per cui vi lascio il link della gif qui sotto e, se voleste vederla, vi basterà copiarlo ed incollarlo nel motore di ricerca.

https://tenor.com/view/niallhoran-gif-5080750

Da allora, Ella e Niall chiusero le porte e smisero di rispondervi. Ora che Niall non era più così cupo e preoccupato per il fatto che il suo Parkinson fosse un segreto, aveva trovato un modo per eliminare tutto lo stress al quale era stato sottoposto.
Gli piacevano gli esercizi che facevano e, a giudicare dai suoni che faceva Ella, sapeva che piacessero anche a lei.

In quel momento i due erano così innamorati ed avevano altri due show prima che Niall arrivasse in Italia e, si sperava, andasse a comprare l'anello di fidanzamento per Ella.

I due si stavano preparando per il suo show a Parigi. Aveva promesso di portarla sulla torre Eiffel prima di partire ed Ella insisteva per far sì che mantenesse la sua parola.

"Te lo prometto, El, se ti va farò anche una prenotazione per la cena." Niall avvolse le mani attorno alla sua vita alzando leggermente la sua maglia così da poter muovere le dita sulla vasta distesa che era la sua schiena.
"Tutto quello che vuoi, dimmelo."

Ella sorrise e sentì il boato della folla.
Woah, questi stadi diventavano sempre più rumorosi, ogni volta che cambiavano città.

"Per quanto vorrei mostrarti cosa voglio, non posso sconvolgerti e farti sembrare come se avessi appena fatto una sveltina nel backstage. È ora che tu vada, amore." Disse Ella colpendogli il sedere e ridendo per la sua espressione.

"Chiaramente ti sta bene farmelo venire duro prima che vada sul palco ma, ovviamente, ti dispiacerebbe se facessimo una sveltina." Si lamentò Niall passandosi la mano tra i capelli.

"Porca troia, Niall, abbiamo capito che siete innamorati." Iniziò a fare smorfie Louis.
"E che ultimamente siete stati entrambi eccitati, ma è necessario dire a tutto il team che hai avuto una fottuta erezione?"

Ella arrossì perché pensò alle parole di Louis. Sì, era strano quanto fossero stati entrambi eccitati ultimamente. Ella pensava che fosse perché non dovevano preoccuparsi tanto al momento, ma, a parte quello, era stupita per il fatto che appena vedesse Niall non volesse far altro che saltargli addosso finché non vedeva le stelle.

"Non avete un concerto da presentare?" Disse Ella spingendo entrambi i ragazzi verso il palco. Louis le rivolse un ghigno che fece comparire una strana sensazione nel suo stomaco.
Entrambi salirono sul palco mentre Ella guardò il concerto da un piccolo schermo televisivo nel retro.

"Bonjour France, siete pronti per stasera?" Disse Louis entusiasta.
La folla fu pervasa da urla e cori.

"Bene, è grandioso! Comunque, prima che buttiamo giù tutto, mi piacerebbe imbarazzare il mio amico Niall, qui." Louis mise il braccio attorno alle spalle di Niall ed Ella trattenne il respiro.
"E lasciar sapere a tutti voi che ha avuto un'erezione prima di salire sul palco stasera!"

Ella si colpì la fronte, perché ovviamente Louis fottuto Tomlinson aveva detto a tutto il mondo che il suo ragazzo avesse avuto un'erezione che avrebbero saputo fosse dovuta a lei.
Ella sbirciò tra le mani per vedere Niall rosso sul palco mentre scuoteva la testa e colpiva giocosamente Louis - lei sperava che lo facesse più forte - nello stomaco. 

Ella si nascose dietro le mani finché non finì il concerto e, quando alla fine vide Niall scendere dal palco, seppellì la testa per l'imbarazzo mentre lui rideva abbastanza forte da far sentire all'intero stadio.

***

"Niall, amico, assicurati di essere a casa per mezzogiorno, per favore." Disse Robert, la loro principale guardia del corpo, mentre diede un telefono in mano a Niall. Era il telefono d'emergenza che le guardie del corpo davano ai ragazzi quando uscivano in appuntamenti come quello.

Niall uscì nella suite per trovare Ella che si sistemava gli orecchini. La sua schiena era visibile considerando che il suo vestito non la copriva molto, ma non si lamentò, perché era assolutamente fantastica.
Anche lui era abbastanza elegante nella sua camicia e jeans stretti che Ella diceva facevano sembrare il suo culo fuori da questo mondo.

I due scesero nelle strade di Parigi tenendosi l'uno all'altra.

Niall catturò con lo sguardo un negozio chiamato De Beers e, dalla vetrina, vide questo anello che fece vergognare tutti quelli che aveva visto online. Pensò che fosse bellissimo ed il diamante al centro ricordava i suoi occhi, pensò che ad Ella sarebbe piaciuto quando lui sarebbe stato via e lei a casa. In più gli piaceva che l'anello, per il resto, fosse semplice.

Fu un rapido sguardo che incuriosì Niall che sapeva che sarebbe stato quello l'anello che avrebbe comprato per Ella.

"Stai bene, amore?" Chiese Ella alzando un sopracciglio e sorridendo un po'.

"Perfettamente." Disse Niall baciandole la guancia e guidandola in strada e verso il posto in cui avrebbero cenato prima di andare nel posto più romantico della Terra.

***

"Sarebbe un momento terribile per dirti che sono leggermente spaventata dalle altezze?" Disse Ella deglutendo mentre i due si avvicinarono alla ringhiera.
Era bellissimo e si era divertita tantissimo. Niall avvolse un braccio attorno alla sua vita e la tenne al suo fianco.

"Sì, sarebbe un momento totalmente sbagliato per dirmelo." Disse Niall ghignando. Ella ruotò gli occhi e si avvicinò alla ringhiera guardando le bellissime luci della città sotto di loro.

"Wow, è bellissima, vero?" Sussurrò Ella.

"Non è paragonabile alla mia vista." Disse Niall guardando Ella fin troppo seriamente. Ella lasciò uscire una risata rovinando la pace del luogo.

"Era la frase da rimorchio più schifosa nella storia delle frasi da rimorchio schifose." Ella storse il naso in disgusto ma trovò Niall così adorabile che le ci volle tutta se stessa per non baciarlo e far sapere a tutta Parigi che fossero sulla torre Eiffel.

Tuttavia Ella si crogiola in questo momento, perché in seguito, quando sarà vecchia, saprà che proprio questo momento fu il periodo più bello della sua vita.