t w e n t y

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Ella si svegliò in una strana posizione sul piccolo divano nel retro del bus. Era avvolta nel piumino che era stato messo prima nella sua cuccetta. Il suo corpo era più caldo di quanto volesse e sentiva una sensazione dolente in fondo ai suoi muscoli. Gemette e questo risuonò in tutto il suo corpo facendola sussultare di dolore.

"Buongiorno, bella addormentata." Disse Liam entrando nella stanza e sorridendo ad Ella. Lei aggrottò la fronte e cercò di sedersi.

"Dove siamo?" Ella fece un piccolo colpo di tosse che suonò disgustoso, se doveva essere onesta.

"Sembra che tu abbia preso il raffreddore." Gli occhi di Liam si riempirono di preoccupazione e poi di incertezza mentre si alzò dal divano ed uscì dalla stanza.

Ella si gettò nuovamente sul divano e chiuse gli occhi sentendo una stretta nella sua gola mentre cercava di ingoiare.
Brontolò leggermente nella sua testa - perché usare la gola le avrebbe fatto troppo male, aveva già provato a parlare - lamentandosi di come avesse detto a Niall che si sarebbero ammalati.

Il colpevole entrò con gli occhi blu che brillavano di preoccupazione e colpa. Ella lo rimproverò nella sua testa, sì, sei davvero nei guai mentre lui fece un passo tentennante verso di lei.

"Hey, Ella." Disse dolcemente inginocchiandosi accanto al divano e mettendo la mano sulla fronte di Ella.
"Cristo, sei bollente."

"Di chi è la colpa?" Borbottò di nuovo. Non era mai stata quella persona malata che si lamentava o quella stordita e felice come molti della sua famiglia. No, Ella era definitivamente quella persona malata ed arrabbiata e non aiutava che il suo ragazzo fosse il motivo per cui fosse malata.

Niall le colpì piano il sedere e lei si spostò così che lui potesse scivolare sotto di lei, tenendola sulle sue gambe. Ella nascose la testa nell'incavo del collo di Niall ed il collo caldo di Niall non fece niente per la sua pelle bollente.
Era ancora avvolta nelle coperte che contribuivano a rendere il suo corpo oltre la temperatura.

Niall le lasciò casti baci tra i capelli canticchiando una melodia che Ella non riuscì a distinguere. Riusciva a sentire la guancia di lui premuta contro la sua testa.

Ella fece un altro colpo di tosse che le scosse tutto il corpo e si lamentò seppellendo il capo nel petto di Niall appoggiando la testa sulla sua clavicola. Qualche lacrima le cadde dagli occhi solo perché diventava sensibile quando era malata e, quando Niall sentì le piccole gocce cadere e bagnargli la maglia, le fece alzare il viso dal suo petto.

"Oh no, piccola, per favore." Gli occhi di Niall mostravano paura.
"No, El, per favore, non piangere."

Ella, allora, lasciò uscire una risata, perché Niall non era mai stato bravo con le emozioni delle altre persone.

Ricordava quando lo aveva visto reagire a quella ragazza su Nickelodeon che aveva fatto finta di essere incinta. Era all'inizio della loro relazione e farete meglio a credere che anche lì ricevette una grande ramanzina da Ella. Era qualcosa come come hai osato non prenderti cura di una donna incinta, farai meglio a pregare Dio che non sarai così quando avrò dei bambini, o avrai un'altra ramanzina che ti aspetta.

"Perché stai ridendo, strana ragazza?" Gemette Niall sentendosi come se fosse stato appena frustato.

"Perché ti ho fatto sembrare come se qualcuno ti avesse appena afferrato le palle." Nonostante il corpo dolorante, Ella lasciò uscire una risatina che fece ridacchiare anche Niall.

"Sai che non mi piace quando le persone piangono, non so cosa fare." Disse Niall accarezzando la coscia di Ella cercando di farla stare meglio.

"Lo so." Ella chiuse di nuovo gli occhi.
Niall non poteva lamentarsi per il corpo caldo di lei, inoltre il suo corpo rivestito dal maglione stava iniziando a sudare perché non tutti i giorni Ella voleva coccolarsi così tanto di sua spontanea volontà.

"Dovrei farti la zuppa, amore?"

"Avete la zuppa in questo bus dimenticato da Dio?" Borbottò Ella curiosa e lui le sorrise facendola scendere dalle sue gambe ed alzandosi velocemente.

"Saresti sorpresa, cara Ella." Niall corse verso la cucina del bus ed Ella chiuse gli occhi mentre aspettava che tornasse.

Ella si assopì per un po' e venne scossa quando già dormiva da un po'.

"Ecco a te, El." Niall le passò una piccola tazza di zuppa da asporto. 
"Calda e pronta per essere divorata."

Ella guardò la tazza curiosa e nel suo stomaco si diffuse una sensazione calda.

"Hai fatto fermare Anderson da qualche parte così da comprarmi la zuppa, Ni?"

Le guance di Niall divennero rosse e nascose la testa nelle coperte sulle quali era seduta Ella.

"Beh." Niall si fermò guardando Ella con quella che secondo lei fosse adorazione.
"Sì, tipo."

Ella si sedette lì e lo guardò per un secondo. Fissò le guance ancora rosse di Niall ed i suoi occhi blu brillanti, la piccola arricciatura che facevano e la piccola fossetta a malapena notabile che si fece vedere sulla sua guancia.

"Cosa?" Niall iniziò a guardarla preoccupato.
"Non ti piace la zuppa? Cosa c'è che non va, ti senti peggio? Ti serve un secchio?" Niall si alzò velocemente e, prima che potesse andare via, Ella lo tirò nuovamente giù dalla sua tasca posteriore.

"No." Iniziò lei.
"È solo... Ti amo davvero, questo è tutto." Disse guardando timidamente Niall.
Non sapeva perché fosse così timida ora, forse era per il modo in cui Niall la guardasse, o forse era solo delirante da quanto male si sentisse. Non posò gli occhi su Niall, affondò il cucchiaio nel contenitore della zuppa ormai tiepida e si sentì un po' meglio quando il calore del liquido le diede sollievo alla gola.

Quando alzò nuovamente gli occhi, Niall aveva il telefono puntato sul suo viso, lei mosse la testa di lato e, prima che potesse protestare, partì un flash.

Niall sorrise.
"Perfetta, anche con il naso chiuso." Niall, poi, baciò il naso probabilmente chiuso di Ella ed uscì dalla stanza.

"Guarisci presto, amore." Disse Niall ancora una volta mentre infilò solo la testa piena di capelli biondi e morbidi di nuovo nella stanza.

Ella guardò la sua zuppa e ne prese un altro cucchiaio godendosi il pensieri di quanto fantastico fosse davvero il suo ragazzo.

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