t h i r t e e n

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Le fan erano davanti l'ingresso quando Niall ed Ella uscirono, mano nella mano, dalla struttura. Niall aveva questo sguardo di puro terrore mentre afferrava più forte la mano di Ella. Tutto era andato perfettamente secondo i piani ed Ella era abbastanza sollevata per il fatto che ora fosse tutto allo scoperto.

Tra i fan all'esterno c'era chi stava completamente in silenzio e chi, invece, urlava a pieni polmoni: non c'era una via di mezzo.
Niall non sapeva come giudicare la situazione, quindi sorrise e si fermò per fare delle foto con i fan barricati fuori dalle transenne.

Una fan chiese una foto e Niall riuscì a dire che fosse completamente isterica. Sembrava avere nove anni ed aveva una bandana avvolta attorno alla testa. Sua madre le stava vicina, bloccando chiunque osasse avvicinarsi alla sua piccola bambina.

Niall sospettò che ci fosse altro con quella piccola bambina, ma sorrise ed afferrò la sua piccola fotocamera. Mentre procedette nel fare la foto con lei, sentì tirare su col naso ed alzò lo sguardo per vedere che stesse versando delle piccole lacrime. Sentì il cuore tirare un po', come faceva sempre quando vedeva qualcuno piangere.

Velocemente le baciò la guancia.
"Hey piccolina, va tutto bene." Sorrise vedendo i suoi occhi spalancarsi un po.

"Va bene anche per te, Niall." Disse indicando le sue mani.
"Andrà tutto bene con le tue mani. Mia madre me lo dice sempre, quando vado alla mia terapia, che tutto andrà bene." Sorrise senza denti e Niall finalmente capì.

Sorrise flebilmente provando così tanto per quella piccolina che lo aveva fatto sentire meglio di come si sarebbe mai potuto sentire nella sua vita.

"Ti dico una cosa, quando starò male, penserò a te e a come tu mi abbia detto che andrà tutto bene." Disse abbassandosi al suo livello.
"Ed ogni volta che le cose andranno male a te, ricordati che ti voglio davvero tanto bene."

Gli occhi della bambina si illuminarono e guardò verso sua madre che aveva questo sguardo di adorazione sul viso mentre guardava Niall.
Lui si sentiva bene ora che aveva visto questa bambina così viva ed allegra.

Venne tirato via dalla bambina da una guardia ed Ella camminò dietro di lui, completamente scioccata da ciò che era appena accaduto.
Di sicuro sapeva che Niall fosse bravo con i bambini, ma sapeva che quella bambina avrebbe tenuto per sempre nel suo cuore ciò che Niall le aveva detto quel giorno. E forse non se lo ricorderà per - Ella non era sicura di quanto tempo avesse quella bambina - ma non avrebbe mai dimenticato che Niall Horan le voleva bene.

Afferrò l'avambraccio di Niall mentre entravano in auto e partirono allontanandosi dalla struttura.

"Ed ora?" Chiese guardando Londra allontanarsi.

"Ora facciamo le valigie per il Perù." Disse lui sorridendo.

***

I due arrivarono in Perù dove c'era un caldo afoso. Ella dovette alzarsi i capelli per sfuggire ad un po' del calore ed anche se era in canottiera e pantaloncini, stava sudando. Niall sembrava felice nei suoi pantaloncini da surf e cappellino usando solo una canotta per coprirsi dal sole che lo avrebbe sicuramente fatto scottare.

I fan occuparono le strade mentre i due si dirigevano verso l'auto che li avrebbe portati al loro hotel. Niall salutò e fece delle foto mentre Ella restò indietro, a proteggersi dalle fan urlanti.

Anche i paparazzi coprivano la strada e gli resero un po' più difficile raggiungere l'auto.

"Niall, dicci di più della tua malattia."

"Niall, questo farà fermare il tour?"

"Niall, cosa pianifichi di fare ora che lo sanno tutti?"

"Com'è adesso vivere come un mostro, Niall?"

Questa fu quella che Ella sentì sopra a tutte le altre domande rivolte a Niall. Girò sui tacchi più veloce di quanto fosse umanamente possibile per vedere da dove venisse il commento. Sfortunatamente, tutto quello che vide fu un mare di flash e clic e uomini di mezza età che la guardavano. Sapeva che i paparazzi dicessero di tutto per ottenere una reazione dalle celebrità, ma pensava che stavolta avessero esagerato.

"Girati e cammina, Ella, adesso." Disse Niall tirando la mano di Ella e portandola al sicuro nel van dotato di aria condizionata.

La bocca di Ella era spalancata, completamente sbalordita dalle persone lì fuori, e non avrebbe dovuto esserlo, perché aveva già sentito prima commenti cattivi rivolti a Niall, ma quello l'aveva colta di sprovvista.

Era davvero ingiusto che Niall avesse appena confessato uno dei suoi più grandi segreti ed ora dovesse avere a che fare con le reazioni di persone costantemente maleducate.

Ella guardò Niall pizzicarsi in silenzio le dita, probabilmente stava rimuginando su tutto quello che gli avevano detto le persone.

***

"Non possono semplicemente dirti quelle cose, Niall, non è giusto!" Disse Ella tirandosi nuovamente i capelli.

"Niente è giusto, Ella, immagino che questa sia la vita." Niall era quello calmo in questa situazione.

"Però-" Iniziò Ella, prima che Niall le afferrasse la mano posandole un bacio sulla fronte.

"Non c'è niente che tu possa fare, El." Niall tirò Ella per la vita e la fece mettere sulle sue gambe.
Ella si imbronciò come una bambina, ancora arrabbiata per cosa fosse successo in aeroporto.

"Ricordi quando le persone dicevano che io fossi quello brutto del gruppo e mi urlavano cose cattive tutto il tempo ed io venivo di notte nel tuo appartamento piangendo?"

Ella annuì. Certo che lo ricordava, era probabilmente la prima di molte volte in cui lo aveva visto vulnerabile all'inizio della loro relazione.
Odiava vederlo piangere, le spezzava sempre il cuore.

"Beh, in quella situazione dovemmo prendere una cosa per volta e dobbiamo farlo anche adesso." Niall sorrise lievemente.
"Starò bene, lo prometto. Tutto andrà sempre bene."

Ed Ella fu investita da una certa sensazione che non aveva mai provato prima. Era come un mix di orgoglio, dolore e felicità tutte in una.
Orgoglio, perché Niall era così coraggioso a fare quello che stava facendo.
Dolore, perché sentiva ancora tutto il dolore che lui avrebbe dovuto sopportare. 
Felicità, perché era grata che Niall la volesse lungo il percorso.

"In più, guarda quanto torto hanno avuto." Sorrise Niall schioccando la lingua.
"Adesso sono quello sexy."

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