'Ciao.''Ciao, hai bisogno?', dico al calciatore.
'Devo fare la visita anche io. So che dovrei passare domani, ma non posso, quindi eccomi qui.'
'Ma certo, siediti pure. E' un piacere incontrarti.'
'Juventina? Direi proprio di si in base ai colori che stai indossando. Come ti chiami?'
'Piacere, Vittoria. Già, tifosa sfegatata! E per i colori, è solo una casualità, a dire il vero'.
'Vieni spesso allo stadio a vedere le partite?'
'Quando posso, impegni permettendo. E quando riesco, la tua maglia è il mio accessorio portafortuna.'
Sami mi sorride, ma non risponde. Si limita a togliersi la camicia non appena mi giro, e quando lo guardo il mio cuore non manca un battito, ma 5 o 6.
Lo visito e, appena finiamo, lo accompagno alla porta.
'Ciao, grazie per la visita.'
'Nulla. Buona giornata.'
Mi guarda ed esce.
Tolgo il camice e lo ripongo, per oggi ho finito. Prendo la borsa con il computer e in mano ho le cartelline con i profili dei giocatori visitati; oggi pomeriggio dovrò creare dei file con i loro parametri.
Esco dalla mia stanza, guardo il telefono e non mi rendo conto dello scontro con qualcuno.
Tutto ciò che avevo in mano cade per terra e i fogli volano dappertutto.
Non guardo con chi mi sono scontrata, non ne ho bisogno. Lo riconosco dal profumo.
E' sempre lui, Sami.
Raccoglie tutto ciò che mi è caduto, mi sorride e mi guarda dritto negli occhi.
'Ancora tu? Che coincidenza.'
'Già. Scusami. non ti ho visto. Ero soprappensiero.'
'Scusami tu, anche io ero distratto. Ti va un caffè?'
Eh? Cosa? Sami Khedira sta chiedendo a me, Vittoria Valenti, di prendere un caffè.
Lo guardo e per poco tutto ciò che mi ha raccolto poco prima cade di nuovo a terra.
'Ehm si, volentieri'.
'Perfetto. Vado a prendere le chiavi della macchina e arrivo. Aspettami fuori.'
Annuisco ed esco dal center, salutando Andrea.
L'aria è fresca e frizzante e mi sfiora la faccia. Che mi sia sognata tutto?
Ma proprio quando Sami esce e viene verso di me in tutta la sua bellezza, capisco che ciò che mi e accaduto è reale, e lui adesso è era davanti a me.
'Allora, andiamo? Questa visita è stata molto pesante.'
Ride, e rido anche io.
'Fai così con tutte le ragazze che incontri?' chiedo, mentre ci avviamo alla macchina.
La sua Jeep Grand Cherokee è parcheggiata nel posteggio riservato ai giocatori.
Mi apre la portiera, sale e solo dopo aver messo in moto mi risponde.
'Ma no, ti sembro il tipo? Voglio solo scusarmi per essermi scontrato con te.'
'Ah, va bene.'
Durante il tragitto parliamo di calcio e di lavoro, e in pochi minuti arriviamo in un bar storico di Torino.
Entriamo e ovviamente in tanti riconoscono Sami.
Dopo foto e autografi, prendiamo un caffè e il giocatore si offre di riaccompagnarmi a casa.
Arriviamo sotto al mio appartamento.
'Grazie mille, mi ha fatto molto piacere stare un pò insieme.', butto lì.
'Grazie a te per la compagnia. Ci vediamo al center!'
Annuisco e lo saluto. Mi fa l'occhiolino e se ne va.
Salgo in casa e sono da sola, ripensando a tutto ciò che è appena successo.
Fatico a crederci.
Dopo mezzora, sono già in tuta. Mi sto preparando un tè quando guardo il telefono.
Una notifica di Instagram.
@sami_khedira6 ha iniziato a seguirti.
Spazio autrice:
Ciao a tutte! Spero che la storia vi stia piacendo. Ditemi cosa ne pensate e cosa succederà secondo voi
Nei prossimi giorni cercherò di aggiornare il più possibile 💕
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Sami, la mia #vittoria più grande
Teen FictionVittoria ha 23 anni. Studentessa di medicina e tifosa della Juventus, la sua vita cambia radicalmente dopo un incontro speciale. Ma non ha ancora fatto i conti con un altro ragazzo...