Screenshot

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Prima di entrare nel mio studio passo un attimo in bagno a cambiarmi.

Rimetto il vestito bianco di sangallo che indossavo stamattina. 

Mi siedo alla scrivania mentre aspetto il numero 6, e non so minimamente cosa aspettarmi.

Bussano alla porta.

'Prego.'

Ed entra lui. 

Sami è il tipico ragazzo che quando passa sposta l'aria, nonostante la sua aria 'innocente'; il mio cervello ha la capacità di andare in pappa da un secondo all'altro. Poi con quella camicia bianca sbottonata sul davanti...aiuto.

'Accomodati.'

'Vittoria, non ce la faccio più. Ho bisogno di sapere la verità, cosa c'entra Federico in tutta questa storia e perché mi stai evitando.' 

'Calma. Prima devo farti vedere un cosa.'

Prendo il mio cellulare e apro la galleria; ho fatto lo screenshot al post di Lena, che la ritrae con Sami.

Giro il telefono verso di lui, dall'altra parte della scrivania. 

Sami guarda la foto, e non dice niente. Mi viene da piangere.

'Hey, lo so che qualsiasi spiegazione adesso potrebbe sembrarti una bugia, ma non è così. Io e Lena non stiamo più insieme da qualche tempo, ma ha voluto pubblicare lo stesso quella foto, per lei era una specie di modo per dirmi 'addio'. Non ti ho voluto dire nulla non per ferirti o cosa, ma perché tra me e lei non c'è più niente, te lo giuro.'

'Avresti dovuto dirmelo lo stesso, a prescindere dal fatto che tra te e lei ci fosse ancora qualcosa o no.'

'Lo so, e ti chiedo scusa. Ma ti chiedo anche di credermi, non volevo farti del male. E ti ripeto che ormai Lena è acqua passata, a me interessi tu e nessun'altra. Da quando ti ho visto non riesco a non pensarti, sei sempre nei miei pensieri e il fatto che qualcuno stia cercando di allontanarti da me mi fa andare fuori di testa.'

Ha anche lui le lacrime agli occhi, in cui percepisco la sincerità che fino ad adesso non ho mai trovato in nessun altro ragazzo. 

D'istinto, mi alzo e lo abbraccio.

Poso la mia fronte sulla sua, ci guardiamo per un istante negli occhi, fino a quando non poggia le sue labbra sulle mie.

Il contatto, seppur leggero, mi provoca brividi in tutto il corpo. E' come se avessi trovato la mia parte mancante.

Il bacio dura qualche istante, è un modo per dirmi 'mi dispiace per quello che ho fatto, ma ora sei mia.'

Mi allontano lentamente e non mi sono accorta del fatto di essere a cavalcioni su di lui.

Mi alzo e continuiamo a parlare, dobbiamo ancora discutere del ruolo di Federico in questa storia.

'Adesso però tocca a te, voglio sapere cosa c'entra Berna in tutta questa storia.'

'Il primo giorno di tirocinio ero super emozionata. Quando Andrea (il ragazzo della reception) mi ha detto che la porta dello studio di Martini era quella sulla sinistra, ero soprappensiero, e quando sono arrivata al primo piano ho aperto la porta sbagliata, e mi sono ritrovata davanti Federico e Laura,  mentre si stavano baciando (e non solo). Ho richiuso subito la porta e ho fatto per andarmene ma Federico mi ha raggiunta, chiedendomi di non dire niente perché sennò sarebbe stato esonerato. E mi ha anche detto di essersi perso nei miei occhi. Come ha scoperto che io e te siamo usciti è impazzito di gelosia e mi ha ricattata, dicendomi che se non avessi fatto ciò che mi diceva sarebbe andato a raccontare tutto, così tu saresti stato esonerato e io licenziata. Non ho avuto altra scelta, avrei potuto raccontare di loro due ma Laura è la figlia di un dirigente, quindi in cambio non avrei avuto nulla.'

'Non ho parole...'

'Io nemmeno, ma più avrei immaginato che fosse capace di una cosa simile. Adesso dobbiamo trovare un modo per incastrarlo.'

'Se lo merita.'

'Un'idea forse ce l'ho...'

E così dicendo mi alzo per abbracciare di nuovo Sami, averlo accanto è come riuscire a respirare di nuovo.

Si alza dalla sedia e, dopo aver constatato che sono praticamente la metà di lui, mi prende in braccio e continuiamo a baciarci ed abbracciarci, come se il tempo si fosse fermato e al mondo fossimo rimasti solo io e lui.

Ad un certo punto mi stacco e Sami mi rimette giù; per fortuna ho avuto la brillante idea di chiudere la porta a chiave. Federico sarebbe potuto entrare e quella sarebbe stata davvero la fine. 

'Dobbiamo continuare a far finta di evitarci, mi raccomando.'

'Va bene. Dobbiamo anche far fuori Federico in fretta', mi dice Sami.

'Tu non ti preoccupare, ho un piano. Speriamo solo che funzioni.'

Prima di andarsene mi bacia, stavolta con trasporto. E' un bacio indimenticabile, di quelli che si inseriscono nel cassetto della memoria e sono destinati a stare lì per sempre.

'Ciao, Vittoria.'

'Ciao, Sami.'

E per la prima volta in vita mia mi sento come se nulla potesse fermarmi, e, probabilmente, se il mondo cadesse in questo istante, non me ne accorgerei nemmeno.

Fortunatamente, di Federico neanche l'ombra.

Prendo il camice che devo lavare e stirare per domani (impresa impossibile), la borsa, la valigetta ed esco dal center.

Hanno finalmente riparato il condizionatore e la temperatura del piano terra è tornata normale.

'L'hai trovato Sami? Dalla tua faccia direi proprio di si...'

Ho un sorriso a trentadue denti che non riesco a non mostrare.

'Si. l'ho trovato. Ma non è come pensi tu. Dovevo parlargli di una cosa importante che riguarda alcuni esami che ha fatto.'

Sono sempre stata una pessima bugiarda, me ne rendo conto.

'Vabbè, faro finta di crederci.Fino al giorno in cui mi racconterai tutto.'

'Te l'ho promesso, appena potrò ti dirò tutto. Ora devo scappare, a domani!'

'A domani, maledetta!'

Va già bene che Laura non c'era, sennò sarebbe stata lì ad ascoltare la nostra conversazione.

Torno a casa più felice che mai.

Entro nel mio piccolo appartamento ed Antonella non è ancora arrivata. Chissà quando torna, continua a rimandare il suo ritorno.

Guardo il telefono.

@fbernardeschi: finalmente ti sei decisa a sbloccarmi...


Sami, la mia #vittoria più grandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora