"Vi prego, tornate nelle vostre stanze, se qualcuno dovesse sentirvi..."
"Non lo farà nessuno, le guardie dormono di notte proprio come fai tu, sai?" Si avvicina ancora e mi passa una mano tra i capelli.
"Sono i tuoi?"
"Sì, sono naturali." Dico guardando le sue dita infilarsi tra i ricci.
"Sai che oggi mi hai fatto morire mentre parlavi con quell'idiota." Dice avvicinandosi.
"Stavo morendo anche quando hai accavallato le gambe e ti è salito il vestito, avrei voluto saltarti addosso. Quando mi camminavi davanti arrabbiata non ho potuto fare a meno di notare come sculettavi sui tacchi." Dice facendo scendere una mano e afferrando il mio posteriore.
"Duca, davvero, uscite."
"Non gradisci la mia presenza?"
"Siete molto bello, davvero, ma io non posso..."
"Per Cesare?"
"No, non credo sia per lui, solo che sono sicura che voi non avreste molto conto di me se vi facessi rimanere qui."
"Chiamami Nils."
"Eh?"
"Non darmi del voi."
"Okay, Nils puoi andare via?" Dico con voce tremante data la sua vicinanza.
"Il mio nome sembra musica se lo pronunci tu." Si avvicina ancora di più e alla fine le sue labbra toccano le mie, tengo gli occhi aperti notando che lo fa anche lui e mi guarda dritto nelle mie pozze azzurre. Si stacca e io ne approfitto per parlargli.
"Nils davvero..." Si riattacca intensificando il bacio e battendo con la lingua sui miei denti che gli lasciano libero accesso. Mi stringe forte a sé e noto che le sue mani percorrono tutta la mia schiena, ogni sua carezza è un brivido e all'improvviso si ferma. Sto quasi per lamentarmi quando sento che la mia cerniera sta andando giù. Mi stacco ma non riesco a spostarlo nemmeno di un millimetro.
"Lascia fare, dai." Dice con voce lamentevole.
"Non eri l'uomo di guerra che può fare a meno di me?"
"Potrei, ma non voglio."
"Beh ma dovresti, alla fine domani sarai mio marito, potrai fare di me quello che vuoi, devi aspettare solo ventiquattro ore."
"Non ho alcuna intenzione di scoparti stasera, sappilo."
"Non ti darei così la mia prima volta." Gli dico. Lui si stacca improvvisamente.
"Oddio, ma quello non ti è nemmeno mai saltato addosso?" Ridacchia.
"Non è importante il sesso in una relazione."
"Lo è eccome invece, una donna va accesa, conviene a lei e anche a te."
"Non ne ho mai sentito il bisogno."
"No, io non posso credere tu sia vergine." Continua a dire con le mani sui fianchi.
"Adesso che hai fatto questa straordinaria scoperta, puoi uscire dalla mia camera?"
"No, è ancora più eccitante." Dice a bassa voce, mordendosi un labbro, avanzando verso di me e guardandomi con lussuria.
Mi stringe di nuovo ed anche se questa volta provo a ribellarmi tirandogli dei pugni sulle braccia mi ritrovo a stringere i suoi bicipiti contratti. La cerniera va completamente giù come il vestito e lui mi guarda in intimo sospirando.
"Cristo." Sussurra, faccio per coprirmi ma lui scosta le mie braccia.
"No no sei fottutamente perfetta." Mi squadra.
"Nils, dai non mi sembra..."
"Sta zitta, ti porto all'altare vergine, Dio avrà pietà della tua anima, non preoccuparti." Mi prende in giro. Rimette la sua bocca sulla mia e la sua mano scende verso il mio clitoride ma non entra nelle mie mutande, un brivido mi attraversa e lui se ne accorge.
"È la prima volta che qualcuno ti tocca, vero?" Mi chiede ed io annuisco. Il suo tocco delicato si interrompe e lui mi solleva per poi posarmi sul letto. Sbottona la sua camicia levandola e il suo fisico statuario è in bella vista, rimango affascinata per un po' ma torno subito in me.
"Nils, Cristo, mi hai vista mezza nuda, mi hai toccata, possiamo finirla qui?" Nega con la testa ed il suo sguardo eccitato continua a scorrere su di me.
"Alzati dal letto se vuoi e io mi fermo." Mi sfida e per quanto io non vorrei dargliela vinta, il mio corpo non risponde più alla mente e rimane pietrificato sul letto.
"Davvero, che hai intenzione di fare?"
"Fidati di me."
"Ah allora, siamo tutti tranquilli." Dico ironica.
"Sono il tuo futuro sposo." Fa per mettersi in ginocchio e prende le mie mutande dai lati, mi guarda negli occhi e me le sfila e dopo alcuni secondi abbassa lo sguardo.
"Dio, sei perfetta, sei perfetta." Ripete, mi apre le gambe e si piazza in mezzo accarezzandomi l'interno coscia.
"E sei così bagnata per me..." Sussurra.
"Ora che hai questa soddisfazione personale puoi andare?" Piagnucolo, mi guarda per un po' e quando credo che si sia proprio convinto, lui affonda la faccia tra le mie gambe, bacia il mio clitoride e inizia a passare la sua lingua sulla parte più sensibile di me. I brividi ed il piacere prendono il possesso di me, dopo poco perdo il controllo dei miei gemiti ed incastro la mia mano tra i suoi ricci capelli neri.
Sa come muoversi, sa esattamente cosa fare, simbolo di un'esperienza avuta sul campo che muove in me non poca gelosia; ma non riesco a pensarci adesso che lui è lì, circondo le sue spalle possenti con le mie gambe ed istintivamente lo avvicino a me chiedendogli di continuare.
All'improvviso una scarica più forte mi attraversa e vengo scossa da un potente orgasmo che mi lascia quasi senza forze. Lui si solleva, mi guarda negli occhi e poggiandosi sui gomiti si avvicina a me lasciandomi un bacio sulle labbra.
"Ti è piaciuto?" Mi chiede ed io annuisco.
"Voglio sentirlo con la tua voce."
"Molto."
"Vuoi che io ricambi?" Gli chiedo dopo.
"No, non preoccuparti, la serata era per te." Mi risponde sorridente.
"Avevi questa intenzione da stasera?" Gli chiedo.
"No, quando ti ho vista la prima impressione era di scoparti in quel preciso momento con la tua dama lì a guardare sconvolta, ma ho lasciato perdere e anche quando ti ho fermata avrei voluto solo darti una buonanotte ma una cosa tira l'altra e mi sono ritrovato a leccarti." Gli lancio un cuscino in pieno volto e lui ride.
"Davvero, se vuoi che io ricambi non mi pesa." Gli ripeto.
"No, voglio avere solo questo ricordo di oggi, magnifico."
"Beh ora credo sia veramente l'ora di andare, domani devo svegliarmi presto, ho tante cose da fare..." Lui annuisce, riprende la sua camicia ed esce dalla mia camera augurandomi la buonanotte.
Vado in bagno, mi strucco e mi vesto per la notte e quando mi infilo sotto le coperte non posso fare a meno di pensare a quello che è successo, a quanto mi sia piaciuto e al fatto che io mia sia concessa a lui come non ho fatto nemmeno con Cesare, imprimo ogni minimo dettaglio nella mia mente e finalmente mi addormento.
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The New Kingdom #Wattys2020
RomanceDopo aver affrontato un lungo e doloroso periodo di crisi, alle porte del terzo secolo viene istituita in Italia e in tutta l'Europa una nuova monarchia. Un regno, una corte, i nobili, il Re Riccardo I e sua sorella. La sorella del Re, Debora Costa...