"Sire, io credo che l'erede al trono di Francia sia perfetta per voi." Dice qualche ministro.
"Anche io, ma non abbiamo alcun alleato con i paesi germanici, ci servirebbe una tedesca, un'austriaca, insomma una regina fredda." Tutti ridono alla battuta di un altro ma è per un differente motivo che io non riesco a contenere il mio riso.
"Voi sottovalutate l'importanza di avere una svedese qui! È fondamentale!" Tutti sono d'accordo e io finalmente esplodo nella mia risata.
"Vostra Altezza, cosa vi provoca tanta ilarità?" Mi chiede il ministro Esposito incuriosito.
"Fra le pretendi, ci sono fotografie di uomini." Confesso infine ponendo una mano di fronte alla mia bocca per trattenere le risate.
"No, Vostra Altezza, non nascondete il vostro riso, le vostre labbra carnose e i profondi occhi azzurri sono un assoluto spettacolo per noi."
"Conte Esposito, mi sembra voi mettiate a disagio mia sorella con tante lusinghe." Lo interrompe geloso Riccardo.
"Nessuno di voi ha risposto alla domanda della Duchessa." Dice poi un altro ministro.
"Oh sì! È vero! Gli uomini presenti, ovviamente, non sono per vostro fratello, signorina. Sono per voi. Siete qui anche voi perché dobbiamo trovarvi marito."
Improvvisamente la risata è bloccata, guardo mio fratello in cerca di conferme ma lui sfugge al mio sguardo e batte le mani sul tavolo, nervoso. I ministri mi guardano sorridenti, speranzosi che anche io approvi l'idea, ma non è così.
"Io... ho solo diciotto anni." So dire solamente.
"Lo sappiamo ma converrete con noi che i matrimoni politici al momento sono troppo importanti per bloccarsi di fronte a qualcosa di inutile come l'età. Questo matrimonio è per il bene di vostro fratello! È per il bene dell'Italia!" Mi risponde il ministro Grieco.
La rabbia inizia a salire, il sangue ribolle nelle vene, mi dimentico di essere la Duchessa Maggiore e credendo di essere una semplice adolescente in democrazia pronuncio parole fatali.
"Che si fotta l'Italia!" La mano di mio fratello scontra violentemente contro il mio volto, i ministri sono allibiti, tutti mi guardano incapaci di pronunciare.
"Signori, a voi che siete i miei più intimi chiedo che questo evento non esca dalla stanza." Chiede il Re. Tornando alla realtà, il senso di vergogna mi assale e ringrazio il cielo che solo cinque persone siano presenti in questa camera.
"In quanto a te, ritirati nei tuoi appartamenti, ti troverò marito senza alcuna tua volontà!" Mi sibila velenoso mio fratello ed io, girando le spalle apro le porte facendole poi sbattere aggressivamente. Cammino per i lunghi corridoi ringraziando che gli appartamenti di mio fratello si trovano in linea retta con i miei e che è quindi quasi impossibile io mi perda. Le guardie mi osservano facendo dei commenti perversi su di me che se solo mio fratello sentisse farebbe tagliargli la testa.
"MARIA!" Esordisco entrando nella mia stanza.
"Ditemi Vostra Altezza!"
"Fatemi più bella di quanto io sia, alla festa stasera devo trovar marito." Dico con un sorriso arrogante consapevole di avere in serbo un ricatto per mio fratello dal quale lui non potrà tirarsi indietro.
Alla fine delle due lunghe ore di preparativi non posso negare che queste cameriere abbiano magia che scorre tra le loro dita e nonostante io non voglia peccare in vanità, guardandomi allo specchio ammetto di essere di una bellezza inesauribile. Varco la porta dei miei appartamenti e, accompagnata da qualche dama che non risparmia complimenti, raggiungo il salone della festa dove al mio arrivo, il silenzio regna da sovrano.
Sfilo lentamente tra i nobili, le donne mi guardano con invidia mentre gli uomini desidererebbero bruciare sotto la mia carne e, una volta di fronte al Re, mi inchino prendendo posto accanto a lui. Dopo alcuni minuti dalla mia trionfale entrata la musica ricomincia ed io mi alzo dal mio posto.
"Se volete scusarmi." Mio fratello asserisce ed io mi allontano avvicinandomi ad un marchese di poco conto del quale, ad essere del tutto sincera, non ricordo nemmeno il nome.
"Avete qualche altro eroico evento da raccontarmi?" Dico civettuola accompagnata dal mio calice di vino, l'uomo pende dalle mie labbra e si sente onorato dal fatto che io gli stia rivolgendo la parola, fino a quando il mio braccio viene circondato con forza e vengo strattonata da mio fratello.
"Cosa hai intenzione di fare?" Mi chiede trascinandomi via da occhi indiscreti.
"Di trovare marito."
"Non mi serve a nulla, i matrimoni tra italiani sono di rango inferiore, tu devi pensare al bene della nazione, devi creare alleanze con gli stranieri."
"No ne ho alcuna intenzione." Riccardo sospira, esasperato.
"Cosa vuoi? Gioielli? Abiti? Dame? Ricchezza? Potere?"
"Nulla di tutto ciò."
"Sorella, sai bene che nonostante gli affari politici cercherò per te il miglior pretendente e mai ti lascerei nelle mani di un anziano, di un brutto o di uno stolto, ti voglio troppo bene per pensare solo agli interessi della nazione; sto cercando di conciliare ogni cosa, di trovare un uomo che ai tuoi occhi possa esserti degno, ma non è facile."
"Ho solo una richiesta, a quel punto potrai darmi in sposa a chi vuoi."
"Dimmi, ho orecchie solo per te."
"Voglio Cesare, qui, dagli qualche titolo nobiliare o fai carte false, ma io lo voglio a corte, con me."
"Non ti permetterò mai di sposarlo."
"Non mi importa, lo voglio con me, sarà... il mio favorito!" Dico con una risata superba.
"La gente parlerà di te, e se questo tuo marito non accetterà la relazione?"
"Se ne farà una ragione. È Cesare che amo, è da lui che mi hai strappata."
"Io non credo sia possibile, lui era il tuo ragazzo dell'adolescenza, lo dimenticherai presto."
"Lo dimenticherò qui."
"Farò il possibile. Avrai Cesare Minerva, ma avrai anche un marito."
"Un patto è un patto ed io lo rispetterò." Lo rassicuro.
"Che sia allora, il tuo amato sarà qui entro domani mattina." Gli sorrido ma lui non ricambia e torna alla festa.
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The New Kingdom #Wattys2020
RomantizmDopo aver affrontato un lungo e doloroso periodo di crisi, alle porte del terzo secolo viene istituita in Italia e in tutta l'Europa una nuova monarchia. Un regno, una corte, i nobili, il Re Riccardo I e sua sorella. La sorella del Re, Debora Costa...