Capitolo 1

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Era notte profonda e mi ero addormentata sul divano a casa di mio padre con la TV ancora accesa quando squillò il telefono:

"pronto detective Voight" rispose la ragazza ancora assonnata

"arriviamo subito"

"Erin alzati abbiamo una caso"

"ma che ore sono?" chiese la ragazza alzandosi dal divano

"le 2 e 20" disse una voce roca e maschile proveniente dal corridoi

"ragazze dai muovetevi che  andiamo con la mia macchina" disse il padre.

Uscirono di casa e montarono in macchina. Dopo circa 20 minuti erano arrivati sul luogo della scena del crimine dove la squadra era già tutta riunita,

"cosa abbiamo?" chiese Hank

"due ragazzine, in tutto sono stati sparati 7 colpi"

"sembra un esecuzione" disse Erin

"mio o dio ma avranno solo 15 anni" commentai

"le hanno trovate mezz'ora fa, il fatto deve essere successo verso mezzanotte, la signora che le ha trovate era uscita di casa poco dopo le 23 e quando è rientrata ha trovato le ragazze" disse un ragazzo alto che non avevo mai visto prima

"e tu saresti?" chiesi

"scusate non mi sono presentato, io sono Adam Ruzek e sono il nuovo agente" disse il ragazzo stringendo la mano a tutti i componenti della squadra.

Così era lui il ragazzo di cui parlava Antonio, sapevamo che presto sarebbe arrivato un nuovo agente uscito da poco dall'accademia ma non sapevamo molto sul suo conto.

"bene finite le presentazioni mettiamoci a lavoro, Erin e Bea voglio sapere tutto su queste ragazze, Atwater  cerca  ogni video possibile, Ruzek e Alvin sentite i vicini e Antonio e Jay  rintracciate le famiglie. Ci vediamo al distretto" disse Hank allontanandosi.

Guardai Erin, eravamo  venute in macchina con lui e ora ci stava lasciando li, pessima idea venire con una solo auto.

Jay mi guardò poi si rivolse ad Antonio ironicamente "le  principesse hanno bisogno di un passaggio" i due ragazzi scoppiarono in una risata ironica,

"Jay chiamami un altra volta principessa e vedrai" dissi tirandogli un pugno leggero alla spalla.
"forza andiamo vi accompagno a casa" disse Jay

Era ormai tarda mattinata quando Hank arrivo in ufficio, noi stavamo lavorando dalle 7 e ancora avevamo raccolto pochissime informazioni sul caso. Capitava spesso che mio padre sparisse per delle ore, nessuno sapeva dove andasse o cosa facesse e nessuno osava chiederlo.
"allora cosa abbiamo?" chiese Hank avvicinandosi alla lavagna dove erano state attaccate le foto delle due ragazze.
"ancora poco, le due ragazze sono Emily Clark e Cora Peres, due ragazze normalissime di 16 anni frequentavano la stessa scuola e gli stessi corsi, ottimi voti. L'unica cosa strana è che abitavano dalla parte opposta di Chicago" dissi
"si  esatto, non hanno nessun legame con il quartiere in cui sono state ritrovate" aggiunse Erin
"cosa ci facevano a quell'ora e cosi lontane da casa?" chiese mio padre
"nessuno ha visto nulla o sentito qualcosa" di Alvin sbucando da dietro la sua scrivania.

"non  ci sono telecamere in quella zona, anche la telecamera della polizia a 30m dalla scena non ha ripreso nulla era rivolta verso la fine della strada" disse Antonio
"la cosa strana è che non si è attivato il rilevatore spari il che vuol dire o l'assassino aveva un silenziatore e mi pare strano oppure non le hanno uccise li" aggiunse Jay

Hank  osservò la lavagna poi rivolse lo sguardo verso noi "okay forza a lavoro due ragazze sono state uccise e sono passate già 8 ore e praticamente non abbiamo nulla" fece una breve pausa e poi si rivolse a noi
"Bea e Halstead voi andate a scuola e parlate con la preside e i professori, Adam e Antonio voi andate a casa dei Peres, Atwater e Burgess  voi andate a casa dei Clark"
Jay si avvicinò a me "ti prego posso guidare io?" chiese, lo guardai dritto negli occhi
"solo perché sono stanca non ho dormito molto stanotte ma non ci fare l'abitudine" risposi ironicamente.

Non solo colleghi                                                   CHICAGO PD❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora