Capitolo 12

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"Alla fine sei arrivata" disse Jay sorridendomi

"Si ho trovato un traffico allucinante"

Mi misi seduta al tavolo accanto ad Adam

Presi un sorso della mia birra e iniziai a parlare con i due ragazzi seduti al tavolo con me.

"Beatrice concordi con me che tra Adam e Kim c'è un qualcosa"

"Ma dai fatela finita" rispose Adam ridendo

"SISì li vedo bene insieme"

"Oh ma dai parliamo di te Bea sei una spezzacuori ammettilo" disse Adam

"Oh si concordo" disse Jay facendo cin cin con la sua birra e quella di Adam

"Ma dai che state dicendo, chi credete che sia"

"Beh ho una lunga lista" rispose Jay ridendo

"Ma smettila" dissi

"Ragazzi io vado a casa ci vediamo" disse Adam alzandosi

Salutammo il ragazzo e ordinammo un altra birra.

"Finalmente c'è l'ho fatta a bermi una birra solo con te" disse Jay sorridendo

"Non ti ci abituare"

La serata passò velocemente, restammo  parlare e scherzare fino a tardi e poi tornai a casa.

Il giorno seguente arrivai al distretto puntuale, quella sera sarebbe arrivato Justin ed ero parecchio felice, erano mesi che non rivedevo mio fratello e il mio bellissimo nipotino, mancavano poche settimane e il piccolo Deniel avrebbe fatto un anno.

La mattinata era tranquilla, si trattava di uno di quei giorni senza casi a cui lavorare e così ne approfittavamo per rivedere vecchi fascicoli.

"Ei grazie per ieri sera sono stata bene" dissi quando raggiunsi Jay vicino alla macchina del caffè

"Anche io sono stato bene dovremmo rifarlo"

Sorrisi senza rispondere, presi una tazza di caffè e uscii dalla stanza.

La giornata fu lunga anche se poco producente, tornai a casa mi feci una doccia veloce e poco prima di cena insieme ad Erin andammo da Hank. Quella sera finalmente rivedevo mio fratello e il mio bellissimo nipotino.

Tra me e Justin da sempre avevamo un legame profondo, fin da piccoli ci supportavamo l'un l'altra anche quando combinavamo guai.

"Ei papà" dissi aprendo la porta di casa

"Ciao Beatrice ciao Erin" disse Olive scendendo le scale con Deniel in braccio

"Ma ciao amore della zia" dissi prendendo il piccolino in braccio

"Ma quanto sei cresciuto" disse Erin passai il piccolo nelle sue braccia e poi abbracciai Olive

"Già sta diventando grande ha quasi un anno" disse una voce proveniente dalla cucina

"Justin" dissi andando verso di lui

"Mi sei mancata scricciolo" rispose lui abbracciandomi

"Anche te bionda" disse rivolto ad Erin che ci aveva raggiunto.

"Bene ci siamo tutti la cena è pronta"

Ci mettemmo seduti a tavola, la cena era squisita mio padre se la cavava bene in cucina ma questa volta si era superato. La serata passo tra risate e racconti, mi mancava cenare tutto insieme, come da piccoli quando mamma aveva ancora le forze per cucinare.

"Allora quanto ti fermerai?" Chiede mio padre

"Ho ancora qualche giorno di licenza"

"Manca poco e avrai finito l'accademia" disse Erin

"Si e poi pensavo di chiedere il trasferimento qui a Chicago, voglio tornare in città e far crescere Deniel qui con tutta la famiglia"

"Sarebbe stupendo" dissi

Avevo il mio nipotino sulle gambe che giocherellava con i miei braccialetti e più lo guardavo più vedevo la somiglianza con nostra madre

"Assomiglia alla mamma" dissi senza togliere gli occhi dal bambino

"Già ha i vostri stessi occhi" disse Hank guardandomi

"Speriamo abbia preso il carattere da te Olive" disse Erin sorridendo.

"Dai piccolino adesso è tardi per te andiamo a letto" disse Olive prendendo il bambino in braccio.

Eravamo rimasti noi quattro in salotto, la ragazza con il bambino si diresse al piano di sopra.

"Sapete sono fiero di voi tre e sicuramente lo sarebbe stata anche la mamma" disse Hank

Guardai Justin e poi Erin, ero felice di come stavano andando le nostre vite.

Non solo colleghi                                                   CHICAGO PD❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora