Capitolo 6

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Arrivammo all'appuntamento, i due si dovevano incontrare nel parcheggio della scuola che data l'ora era deserto.

S: "che vuoi?"

L: "Paul dimmi che non sei stato tu, dimmi che non hai ucciso Emily e Cora ti prego"

S: "ancora con questa storia Leila, basta non devi farmi domande"

L: "erano mie allieve"

S: "si e tu l'hai fatte entrare nel giro, tu le hai messe in contatto con me"

L: "so che volevano lasciare, Cora mi aveva detto che aveva avuto una brutta lite con te perché volevano uscirne" 

S: "si volevano uscire ma non si scherza con me"

L: "le hai uccise tu?"

S: "ho fatto quello che dovevo, mi dovevano ancora parecchi soldi e avevo clienti che chiedevano di loro. L'altra sera hanno minacciato di andare alla polizia e non potevo rischiare. Ti ricordo che tu ci sei dentro quanto me"

L: "erano due bambine avevano solo 16 anni"

S: "si e tu le hai fatte prostituire"

"Intervenite" disse Hank alla radio

"Paul Cruz fermo polizia di Chicago" urlò Antonio

Ma l' uomo appena vide arrivarci iniziò a correre verso il retro della scuola, iniziai a corrergli dietro era veloce  ma riuscii a raggiungerlo, lui si voltò e iniziammo a lottare, finimmo a terra era molto più forte e grosso di me non riuscivo a prevalere poi finalmente arrivarono Atwater e Jay.

"stai bene?" mi chiese Jay aiutandomi a rialzarmi

"si grazie ragazzi"

Tornammo al distretto e i due sospettati furono portati in due diverse stanze per gli interrogatori.

Hank e Alvin interrogarono Paul mentre a Atwater e Kim informarono Leila che l'accordo era saltato dato che con la registrazione avevamo le prove che lei faceva prostituire le due ragazze. Finalmente il caso era risolto le due famiglie potevano piangere le proprie figlie e io potevo tornare a casa.

Arrivata a casa non facevo altro che ripensare alla discussione che avevo avuto con Jay, ero seduta sul divano e avevo lo sguardo perso nel vuoto, non sapevo come comportarmi con lui  fin da quando ho messo piede per la prima volta in quel distretto lo ritenevo un bel ragazzo e non soltanto dall'aspetto fisico mi piaceva anche come persona e ci  lavoravo molto bene.

"ei a cosa stai pensando" mi chiese Erin sedendosi sul divano accanto a me

"niente"

"Beatrice parla con me"

Sbuffai, non so se volevo dare voce ai miei pensieri, avevo paura di ammettere i miei sentimenti 

"riguarda la discussione che ho avuto con Jay"

Cosi gli raccontai cosa era successa quella mattina

"Bea ma tu cosa provi e non mentirmi"

"Erin a me Jay incuriosisce è evidente che sia un bel ragazzo e anche come persona mi piace molto, inoltre con lui come partner mi ci trovo bene è solo che ho paura, non voglio incasinare le cose"

"ti piace perché non ci provi"

"Erin tu parli facile, ti ricordo una delle regole fondamentali di Hank non ci metterebbe due secondi a sbatterci fuori dall'unità e per me questa squadra è tutta la mia vita, ho sempre sognato di entrarci e senza usare mio padre lo sai benissimo che culo mi sono fatta per arrivare dove sono sai quanto sia stato difficile portare il mio cognome, sai quanto ho dovuto sudare per  ottenere il mio lavoro solo perché venivo vista come la figlia di Hank Voight. Non voglio rinunciarci solo per un ragazzo anche se ci tengo a lui" dissi

"lo so ma non puoi farti condizionare la vita da Hank"

"ha sempre condizionato la mia vita, ho il suo cognome ovunque vada vengo vista come la figlia del poliziotto corrotto e che non rispetta le regole, vengo giudicata per il suo passato anche se io sono l'esatto opposto di mio padre"

"Beatrice vivi le tue emozioni certe volte pensi troppo il passato è passato sei diventata una poliziotta straordinaria nonostante tutti gli ostacoli non rinunciare alla felicità solo perché la paura dell'ignoto ti blocca"

Restai in silenzio e la guardai, avevo paura è vero ma non sapevo cosa fare

"dai allora quando ci esci?" mi chiese sorridendo, sorrisi anche io e l'abbracciai

Erin era il mix tra una sorella è una migliore amica, da quando le nostre vite si erano incrociate 10 anni prima in circostanze strane e orrende siamo sempre state un punto di riferimento l'una per l'altra e in quel momento ne avevo la conferma.

Non solo colleghi                                                   CHICAGO PD❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora