Capitolo 16

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Entrai e Jay era già seduto davanti alla ragazza

"Cosa ci faccio qui?" Chiese lei

"Hope ci devi dire la verità o non ritroveremo tua sorella"

"ho già detto tutto"

"Abbiamo visto il video delle telecamere e mostra te parlare con i due rapitori e litigarci, tua sorella è intervenuta per difenderti cosi loro l'hanno trascinata sul furgone" disse Jay mostrandogli il video.

La ragazza rimase in silenzio guardando le immagini scorrere sul tablet

"Hope aiutaci Amelia sarà spaventata e vorrà solo riabbracciarti"

"Voi non potete capire" disse la ragazza

"Come conosci questi tizi?" Chiesi

Lei abbassò lo sguardo e non rispose, così dopo qualche secondo di silenzio mi avvicinai a lei.

"Li conosci per via del tuo passato vero?" Chiesi

Hope scosse la testa in segno di si, presi le sue mani così da richiamare la sua attenzione.

"Voi non capite"

"Ei Hope guardami, so come ci si sente ad avere a che fare con gente del genere"

"No non lo sai" mi interruppe

"So quanto sia facile finire nella dipendenza, ho iniziato a 16 anni con l' Ossicodone e non è stato facile uscirne dopo essere andata in overdose nel bagno di casa e aver visto il dolore e la paura nel volto di mio padre ho capito che dovevo prendere la mia vita in mano"  dissi

"Io sono pulita da quasi un anno lo giuro" disse Hope in lacrime

"Lo so e ti credo ma ci devi dire chi sono i dei che hanno preso tua sorella perché il tempo passa"

"Alex scott e Jece non so il cognome"

"Sono matti e soprattutto pericolosi specialmente se sono sotto effetto di qualcosa"

Guardai Jay che uscii e poco dopo feci lo stesso.

"Stai bene?" Mi chiese Erin

"Si tranquilla" dissi oltrepassandola.

"Sergente abbiamo trovato Alex" disse Kevin attaccando una foto alla lavagna.

"Ha una casa a suo none nella periferia sud di Chicago pignorata due anni fa"

"Quindi non serve il mandato" disse Alvin

"Forza muoviamoci" disse Hank

"Ei sei stata brava la dentro" mi disse Jay mentre ci preparavamo all'operazione

"A volte è più efficace la verità che le minacce" risposi.

Arrivammo all'indirizzo di Alex e il furgone grigio era parcheggiato sul retro, Kevin Alvin e Antonio andarono sul retro mentre con il resto della squadra ci avviammo all'entrata.

"Polizia di Chicago" disse Voight sfondando la porta.

Uno dei due iniziò a correre verso il retro ma si bloccò alla vista del fucile di Antonio puntato contro.

"Alex Scott metti giù quel coltello" urlò Erin

"Fate un altro passo e la sgozzo"

"Vi prego aiutatemi" impolperò piangendo Amelia

"Non te lo ripeterò una altra volta metti giù quel coltello o ti pianto una pallottola nel mezzo della fronte"

"Metti giù il coltello" urlai

Il ragazzo lasciò cadere il coltello e liberò Amelia che corre verso di me

"Sei al sicuro è finita, stai tranquilla adesso ti portiamo da tua sorella" le dissi abbracciandola.

Non solo colleghi                                                   CHICAGO PD❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora