Capitolo 21

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Arrivai a casa di jay in pochi minuti, avevo sempre più voglia di stare con lui e mentre salivo le scale del palazzo in cui abitava continuavo a chiedermi per che diavolo mi fossi trattenuta per così tanto tempo con lui, erano mesi che sapevo benissimo che tipo di sentimenti provassi per jay eppure avevo aspettato per così tanto tempo.
Bussai alla sua porta e in pochi secondi fui accolta dal ragazzo.
"Dio mi distrugge non poterti baciare o anche solo sfiorare mentre siamo a lavoro" disse Jay guardandomi

"Lo so benissimo e anche a me distrugge questa situazione ma lo sai bene.."

"Sssh lo so lo so ma adesso ti prego non ne parliamo anzi vieni qui" mi disse mentre allargava le braccia invitandomi
Passai la notte da lui, addormentandoci abbracciati stretti stretti come solo i ragazzini sanno fare.
Il mattino dopo mi svegliai ed ero solo nel letto, inizialmente ci rimasi male quando con la mano tastando il cuscino a fianco al mio sentii il vuoto anziché Jay ma pochi secondi dopo sentii dei rumori provenire dalla cucina, così mi infilai la prima maglietta che vidi e andai in cucina.

"Buongiorno bellissima" disse jay sorridendo
"Tieni ho preso le ciambelle e il cappuccino"

"Buongiorno e grazie" dissi sedendomi sullo sgabello.
Subito dopo colazione e qualche minuto passato tra le braccia di jay andai a farmi una doccia, il turno sarebbe iniziato tra poche ore e dovevo passare da casa a cambiarmi.
"Andiamo insieme a lavoro?" Mi chiese

"Devo passare da casa a cambiarmi"

"Mmmh va bene non insisto" disse il ragazzo

"Ci vediamo a lavoro" dissi baciandolo
Lui sorrise e io feci altrimenti, non sapevo resistere davanti al fascino dei suoi occhi e soprattutto del suo sorriso.
"A dopo" disse poco prima di salutarmi davanti alla mia auto.

Dopo circa 40 minuti ero già al distretto pronta ad iniziare una nuova giornata, quella mattina era arrivato un nuovo caso un informatore di Antonio aveva avvisato che ci sarebbe stata una rapina ad un furgone porta valori, era strano solitamente non ci occupavamo di questi casi eppure eccoci qua.
Ruzek sarebbe stato il nostro uomo all'interno del furgone e noi altri avremmo seguito il portavalori.

"Allora com'è tra te e jay?" Mi chiese Erin
"È già parecchie notti che dormi da lui Bea sta diventando una cosa seria"

"Erin la nostra frequentazione sarà seria quando avrò il coraggio di dirlo ad Hank"

"Beh dovresti dirglielo sta iniziando a sospettare qualcosa e poi lo sai meglio di me com'è con lui più gli tieni nascosto le cose e peggio è"

"Erin lo sai benissimo non è una cosa semplice"

"Lo so ma devi.."

"ERIN ATTENTA" urlai interrompendo il suo discorso.

Un suv proveniente dalla nostra destra procedeva verso di noi ad alta velocità, erin cerco di evitare l'impatto ma fu impossibile, lo schianto tra le due vetture fu forte per qualche secondo fui rintontita l'unica cosa che riuscii a vedere erano due un'Onu scendere dal suv e altre auto arrivare e accerchiate il furgone portavalori. Ci fu uno scontro a fuoco durato pochissimo minuti, mi girai verso Erin stava bene e stava cercando uscire dall'auto

"Bea stai bene?" Mi chiese

"SISì credo di sì"

"Ragazze state bene?" Chiese Hank

"Si io sono libera ma Bea non riesce a uscire"
Avevo le gambe bloccate dalla cintura e lo sportello non si apriva, inoltre sentivo pulsare la tempia e sfiorandomi leggermente con le dita notai del sangue.

Non solo colleghi                                                   CHICAGO PD❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora