Capitolo 5

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Seguimmo Leila fino a scuola.

"signorina Price deve seguirci al distretto" dissi

"perché vi ho già detto tutto quello che sapevo"

"decida lei  ci segue spontaneamente oppure le metto le manette e dopo sarà costretta a venire con noi"

La ragazza esitò un secondo  e poi ci segui fino alla macchina.

"dov'è il suo collega?" chiese l'allenatrice

Guardai la mia collega, ero seccata da quella domanda e non capivo il perché.

"non si preoccupi" rispose Erin.

Arrivammo al distretto e accompagnai Leila in una delle sale interrogatori, poi tornai alle scrivanie

"l'allenatrice è nella 2 ah Jay ha chiesto di te" disse Erin , guardai Jay e stava sorridendo

"bene allora vanno Atwater e Jay" disse Hank

I due entrarono nella stanza dove si trovava la ragazze e iniziarono a farle domande ma lei non rispondeva più che altro ci provava con Jay

" basta fa entrare me al posto di Jay lo vedi come sta sviando le domande" dissi rivolta a mio padre.

"Hank Beatrice ha ragione fa entrare lei o perdiamo Paul" disse Alvin

Guardai mio padre, che dopo qualche secondo di esitazione mi fece cenno di si con la testa.

"Jay puoi uscire un secondo" dissi aprendo la porta

"dimmi"

"entro io con te sta solo perdendo tempo, ci prova con te e non risponde alle domande" dissi

"Scherzi bea, non sarà per quello che ci siamo detti questa mattina"

"falla finita sto cercando di arrestare chi ha ucciso due ragazzine di 16  anni" dissi prima di entrare nella stanza.

"allora Leila adesso non si scherza, voglio sapere cosa sai su Skull e cosa centravano Emily e Cora" dissi sedendomi davanti a lei , ma la ragazza non voleva parlare cosi iniziai a tirare fuori le foto delle due ragazze

"guardale, erano tue allieve, guarda cosa ha fatto il tizio  che stai proteggendo con il tuo silenzio"

"io non centro nulla chiaro"

"noi abbiamo te, tu sarai accusata di duplice omicidio se non ci aiuti" disse Kevin

"cosa volete da me?" chiese

"aiutaci a prendere Paul e forse con qualche speranza tornerai a fare il tuo lavoro, altrimenti noi portiamo te davanti al giudice che ha una gran fretta di chiudere il caso" dissi

Leila non rispose , io guardai Kevin e poi mi alzai

"bene come vuoi" dissi

"okay va bene va bene, cosa devo fare"

Spiegammo a Leila cosa avrebbe dovuto fare e poi uscii dalla stanza.

Era passata più di un ora e finalmente avevamo ottenuto un mandato per Skull, ci stavamo preparando per l'incontro tra lui e Leila dovevamo farlo confessare prima di poterlo arrestare.

"ei" disse Jay avvicinandosi, io lo guardai e non risposi

"scusami prima ho esagerato, avevi ragione su Leila" disse lui

"avevo questa sensazione fin dal primo incontro con lei" risposi

"brava davvero"

Io sorrisi e mi voltai, ero ancora ferita per come mi aveva trattata quella mattina e non riuscivo a non pensarci.

Non solo colleghi                                                   CHICAGO PD❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora