"Questa è la mia ragazza."

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Spero seguirete questi capitoli bonus con piacere!

Autumn

Stavamo camminando mano nella mano. Lo facevamo spesso ultimamente. Stavamo sempre a toccarci in qualche modo, sempre vicini, dopotutto avevamo trascorso vite su vite distanti per errore. Quindi scontrai il fianco control il suo e lui mi strinse, quasi perdendo l'equilibrio, ma non abbastanza, mentre la mia risata riempiva l'aria apparentemente calma intorno a noi e seguita dalla sua.

"Mi mancava questo, sai." sussurrai, voltando la testa alla ricerca dei suoi occhi. Erano proprio lì, ad aspettare il mio sguardo e tutto scomparve via. Smettemmo di ridere, ma le sue mani rimasero intorno alla mia vita e poi poggiai le mie suelle sue. Sempre a proteggermi da qualche caduta. Sempre a tenermi in piedi.

"A me sei mancata tu." mi girò, attirandomi a sè, ed ebbi a malapena il tempo di ridere, che le sue labbra si fiondarono sulle mie, facendo dissolvere le mie risa nel suo respiro e il mio respiro nella sua risata, io dissolta completamente in lui.

Sentimmo qualcuno schiarirsi la gola e, sebbene il bacio fosse finito da tempo, rimanemmo fermi lì, la sua fronte contro la mia, le nostre braccia intrecciate, a malapena potevano staccarci.

"Seriamente?" ridemmo di nuovo, voltando entrambi la testa per osservare il nostro intruso, che, come ci aspettavamo, scoprimmo era Louis.

"Grazie, cazzo, ora abbiamo bisogno di te, dato che sta per iniziare un incontro e tutto." indicò Harry, poi il piccolo corridoio che ora era dedicato ai loro frequenti incrontri.

"Va bene, certo, andiamo, Autumn." si staccò da me, ma continuò a tenermi la mano, guidandomi per unirmi a loro, come fosse stata la cosa più normale al mondo. Abbassai la testa mentre rallentavo il passo, un sorriso sulle labbra perchè, Dio, quanto lo amavo.

Strofinai il naso contro i muscoli possenti del suo braccio e quasi inspirai per annegare nel suo profumo. Quasi lasciai un bacio lì. Quasi feci qualcosa, qualsiasi cosa, per averlo più vicino, stringerlo più a lungo. Ma presto la porta venne aperta e mise una leggera distanza tra di noi, mentre si intrometteva nella discussione in corso.

"Cosa sta succedendo?" domandai, il mio sguardo si spostò tra un Niall animato e Zayn. Tutti ammutolirono, gli sguardi si spostarono su me ed Harry.

"Qui sono a corte di provviste. E a casa un gruppo di ribelli hanno saccheggiato il magazzino con l'inventario e si rifiutano di lasciarci inviare qualsiasi carico. Dicono ne sono soltanto 10, ma stanno diffondendo il caos nel campo." disse Liam, la tensione si percepiva nel suo tono. Harry si tese visibilmente accanto a me, ma io non riuscii a guardarlo mentre la consapevolezza si faceva strada in entrambi.

"No. Non c'è verso che succederà quello che vuoi. Non di nuovo." Harry scosse con vigore la testa, lo sguardo duro, in segno di sfida, sfidando a uno di noi a scontrarsi con lui.

"Io vado volontario, ma non posso farlo da solo. Non sono mai stato abbastanza coinvolto e probabilmente non prenderanno ordini da me, specialmente dopo- io-" il suo viso cambiò, i lineamenti si deformarono sotto la bruttezza di una verità di cui aveva ancora problemi a parlarne, o anche a pensarci. Tutto in lui si offuscò.

"Va tutto bene, Liam." le parole uscirono dalla mia bocca, Liam scosse la testa impotente prima di sollevare il suo sguardo colpevole su di me. Curvai le mie labbra in un sorriso, uno confortante, che, speravo, presto avrebbe ricambiato, prima di portare la mia attenzione al resto della folla.

"Posso andare io. Andare e tornare in due giorni. Li affronterò, riscuotere il carino e portarlo indietro con me."

"No." Harry protestò velocemente.

Rupture [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora