Jughead Jones

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Quella mattina Swamy entra nella scuola con un unico pensiero a martellarle in testa, un unico nome che ricorre nei suoi pensieri senza darle pace da quando Cheryl ha fatto il suo ingresso nel Whyte Wyrm.

Jughead Jones.

Perché il capitano della squadra di football avrebbe dovuto schierarsi dalla sua parte? Dalla parte di una Serpent. Della principessa dei Serpents. Non ha senso che un Bulldog, uno che per di più era anche andato nel Southside a fare una scenata per difendere i suoi compagni di squadra, decidesse di aiutarla, mettendosi contro uno di loro. Voleva sapere perché. Cosa gli fosse passato per la testa.

In realtà, la cosa migliore da fare era tacere e accettare ciò che era stato fatto per lei, ma Swamy non ci riusciva.
Nessuno ha mai fatto qualcosa per lei senza chiedere altro in cambio e lei ha bisogno di sapere cosa quel ragazzo voglia da lei.

Apre la porta degli spogliatoi maschili,  dove è alquanto sicura si trovino i giocatori, in particolare Jones, con più veemenza del previsto dato che questa sbatte contro il muro retrostante facendo sì che una ventina di occhi si puntino su di lei. Non fa caso all'enorme cartello che vieta alle ragazze di entrare lì dentro e nemmeno al fatto che ci sono dieci ragazzi, con fisici invidiabili, mezzi nudi di fronte a lei. Il suo sguardo è fisso sull'unico ragazzo che pur essendo mezzo nudo ha un cappellino di lana grigio in testa.

"Le cheerleaders sono di là, Karden," le fa notare Moose guardandola a dir poco sconvolto.

"Ma se vuoi restare…" Chuck le fa l'occhiolino con fare sensuale.

"È lo spogliatoio dei ragazzi!" borbotta Kevin passandosi una mano tra i capelli. Vede anche Reggie lanciarle un'occhiataccia, ma stranamente non dice nulla.

Swamy ignora tutti e raggiunge Jughead. Lo sbatte contro gli armadietti e gli spinge il braccio alla gola. Il ragazzo sembra preso alla sprovvista.

"Che stai facendo?" interviene Archie provando ad avvicinarsi, per fare qualcosa come staccarla dal corpo del suo amico, ma il moro fa un cenno di diniego con il capo.

"Che ti passa per la testa? Cosa credi fare? Perché?" Swamy ringhia ad un palmo dal suo viso.

Jughead prende un respiro profondo, poi si sporge verso l'orecchio di lei e sussurra semplicemente: "Torna tra un'ora e mezza se vuoi le tue risposte. Non farò una scenata davanti a tutti i miei compagni di squadra". Poi la spinge leggermente per farsi lasciare ed a voce più alta, in modo che lo sentano tutti, afferma: "Che cazzo passa per la testa a te? Come ti viene di entrare qui dentro?"

"Karden!" La voce dell'allenatore sovrasta quella di Jughead e Swamy è costretta a girarsi verso di lui colta in flagrante. "Esci dallo spogliatoio maschile se non vuoi che ti mandi dal preside e ti faccia rinnovare la sospensione!"

Swamy lancia un'ultima occhiata a Jughead, poi si volta e ignorando totalmente i fischi dei ragazzi della squadra di football, esce dallo spogliatoio.

La successiva ora e mezza, le sembra la più lunga della sua vita. Non fa altro che pensare a cosa potrà dirle il capitano della squadra di football, a come deciderà di ricattarla. La lezione di matematica sembra infinita e la bionda giurerebbe di non essere mai stata così distratta. Perfino Sweet Pea che solitamente è interessatissimo durante le ore di matematica pare accorgersene perché le dà una leggera spallata.

"Cosa ti turba?" le mima con le labbra.

"Jones. Sono andata negli spogliatoi prima e lui mi ha detto di tornare… credo dopo gli allenamenti se avessi voluto delle risposte alle mie domande."

Vede Sweet Pea indurire la mascella leggermente irritato.

"C'era anche Reggie? Ha fatto qualcosa…?"

"Sweetie, stai tranquillo, c'era l'allenatore, non è successo niente," afferma candidamente evitando una vera e propria scenata da parte del ragazzo.

"Perché sei preoccupata?" gli chiede lui molto più calmo.

"Non so cosa vorrà in cambio della sua testimonianza," sospira lei.

"Niente, Swe," risponde il ragazzo con un ampio sorriso. "Altrimenti avrà qualche osso rotto."

La bionda appare divertita ed annuisce. Sweet Pea ha ragione, nessuno potrà minacciarla, lei ha i Serpents.

Quando Swamy entra per la seconda volta in un giorno nello spogliatoio dei Bulldogs, nota immediatamente che è quasi del tutto deserto, tranne per la presenza del capitano comodamente seduto su una delle panche. La ragazza sente la rabbia montarle dentro ed è già pronta ad insultarlo, ma lui la stupisce.

"Aspetta." Si alza in piedi in modo da poterla guardare negli occhi. "Prima che mi urli contro, lasciami parlare." Swamy pare indecisa, ma in ogni caso annuisce. "So che Reggie non lo farà mai, quindi mi scuso io per ciò che ha fatto lui-"

"Stai scherzando?" sibila lei sulla difensiva già pronta a vederselo scoppiare a ridere in faccia.

"No," risponde tranquillo. "Sei una Serpent, la principessa dei Serpents, con precisione, non credo che ci sia un Bulldog che non detesti te e tutti gli altri, ma… Reggie non doveva permettersi di fare ciò che ha fatto e non trovavo giusto che il suo gesto non avesse ripercussioni su di lui, ma su di te che ti eri solo difesa, per questo sono andato dal preside. E in ogni caso, ho parlato con la mia squadra. Non daranno più fastidio a te o ai tuoi Serpents. Credo di averli convinti. Più o meno."

Il discorso di Jughead ha decisamente senso, Swamy ne è consapevole, ma non capisce perché il capitano della squadra  di football dica una cosa del genere. Loro la odiano, odiano tutti i Serpents, l'ha appena detto anche lui.

"Non ha senso, tu sei-"

"Un Bulldog? Un northsider? Come vuoi nominarmi? Me ne avete già dette di tutti i colori, non mi meraviglio più di tanto." Jughead la prende in giro e la bionda non può evitare di pensare che quelle parole sono le stesse che gli ha rivolto lei quando erano nel Southside. Si trova cotretta a sorridere. "Questo non vuol dire che non so cosa sia la giustizia."

Swamy si morde un labbro, è indecisa. Non riesce davvero a credergli e in più quello che dice è così surreale considerando che è un northsider.

"Cosa vuoi?"
Jughead pare perplesso.

"In che senso?"

"Cosa vuoi in cambio di quello che hai fatto?" spiega Swamy incrociando le braccia quasi scocciata. Il Bulldog capisce cosa intenda e sbarra gli occhi incredulo.

"Io… niente. L'ho fatto perché era giusto a parer mio, non mi aspettavo nient-"

"Non prendermi per il culo, Jones." Swamy rotea gli occhi al cielo. "Cosa vuoi?"

"Niente davvero. Non voglio niente."
Swamy sospira. Se lui ne è così convinto, va bene. Annuisce quindi.

"Quello che hai fatto non muta l'idea che ho di voi, ma lo apprezzo." Detto questo si gira e senza attendere risposta si dirige verso l'uscita dello spogliatoio.

Jughead annuisce più a se stesso che alla ragazza e si siede sulla panca su cui era prima che lei entrasse, si passa una mano sul viso. Non sa perché ha fatto quella cosa per lei, per i Serpents. Fondamentalmente non ha senso. Dovrebbe odiarli. Eppure da quando lei gli ha fatto quel discorso nel Southside, sente che forse dovrebbe dar loro il beneficio del dubbio. O sta impazzendo. Sì, è sicuramente quest'ultima la motivazione.

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