Youth || Riverdale

Veronica Lodge

Veronica Lodge non è quel tipo di ragazza a cui si può mentire senza aspettarsi delle conseguenze, né tantomeno quella che accetta che qualcuno la prenda in giro senza reagire. A prescindere che lo faccia un suo amico, un nemico, un consocente o suo padre.

Alcuni la definiscono viziata, altri affermano che si senta superiore a tutti, la verità è che ha imparato che nella vita bisogna affrontare ogni difficoltà e avversità lottando con le unghie e con i denti per poter ottenere ciò che si desidera, che il mondo è misogino e le ragazze devono fare il doppio dello sforzo se vogliono davvero qualcosa; che per quanto la malavita possa circondarla, lei non accetterà mai di esserne invischiata.

Ma tutto questo fondamentalmente non importa davvero a qualcuno, o almeno non a Swamy. Fino a quella mattina in cui Veronica Lodge in persona si presenta davanti alla sua roulotte per chiederle un favore.

Quel giorno potrebbe essere definito come Il Giorno della Svolta. Il momento in cui la giovane e ricca figlia di un boss mafioso va a chiedere aiuto alla violenta e arrabbiata figlia del re dei Serpents. L'attimo in cui una southsider e una northsider si trovano faccia a faccia e si rendono conto di essere più simili di quanto credono.

Il suono di qualcuno che bussa freneticamente alla porta è ciò che sveglia Swamy quella mattina. La ragazza apre leggermente un occhio notando che Sweet Pea accanto a lei sta ancora dormendo. È alquanto tentata di nascondere la testa sotto al cuscino e tornare nel mondo dei sogni, quando il rumore diventa più violento e anche il giovane Serpents apre gli occhi. Si gira verso di lei ancora assonnato e sbadiglia nascondendo il viso contro la testa della biondina.

"Non avevamo detto agli altri che oggi non andavamo a scuola?" domanda lui con la voce ancora impastata.

Swamy annuisce appena passandosi una mano sugli occhi scocciata. La notte prima avevano fatto tardi, come al solito in realtà, però entrambi avevano ritenuto opportuno avvisare gli amici, in modo da non farsi svegliare alle sette, che la giornata seguente l'avrebbero passata a letto per recuperare il sonno perduto. A quanto pare però qualcuno li ha del tutto ignorati e ora sta bussando insistentemente alla porta della roulotte di Swamy.

La ragazza si gira tra le braccia di Sweet Pea che si è riaddormentato e gli poggia un bacio sulla fronte, mentre lui mugugna qualcosa che la fa sorridere.

Decide di alzarsi dal letto e andare a maledire chiunque l'abbia appena svegliata. Spera vivamente che abbia un valido motivo sennò ha già deciso che gli farà uscire i lividi.

Scivola via dall'abbraccio del ragazzo e si infila la felpa di lui buttata su una sedia lì accanto al letto. Ringrazia il fatto che gli vada abbastanza lunga così da non dover nemmeno indossare il pantalone.

Esce dalla stanza e si chiude la porta alle spalle, si passa una mano tra i capelli e con fare assonnato si dirige verso il fastidiosissimo suono che l'ha strappata dalle braccia di Morfeo.

"Toni, Fangs, se siete voi giuro che vi spacco la faccia. Dannazione!" ringhia quando è abbastanza sicura che chiunque sia lì fuori la possa sentire. "E vi conviene avere una valida motivazione per avermi svegli-"

Swamy blocca il suo monologo di rabbia quando davanti ai suoi occhi, dopo aver aperto la porta, si trova la giovane figlia dei Lodge. L'espressione sul suo volto è tra l'imbarazzato e l'inadeguato e probabilmente è identica a quella che ha sul viso anche lei. Restano a fissarsi per diversi secondi senza dire assolutamente nulla, almeno fino a quando la mora prende un grande respiro, scaccia via l'insicurezza e inizia a parlare.

"Ciao Swamy, so che non sarei dovuta piombare a casa tua così e che nemmeno ci parliamo noi due, ma… devo chiederti una cosa."

La principessa dei Serpents probabilmente è ancora più sconvolta ora e tutto quello che riesce a fare è scostarsi leggermente dalla porta per far entrare l'altra ragazza.