Reggie Mantle

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"Perché quei dannati Serpents sono in questa scuola?"

Dopo una settimana alla Riverdale high, Swamy può reputarsi distrutta. Mantenere la promessa che ha fatto a suo padre sta diventando ogni giorno più difficile. Sembra che i Serpents, i Bulldogs e le cheerleaders non facciano altro che scontrarsi e renderle impossibile il suo compito.

Ha evitato almeno quarantacinque risse. È stata quasi costretta ad implorare il professore di chimica a non mandare dal preside Sweet Pea che per poco faceva saltare in aria il laboratorio. Ha fermato Toni quando stava per uccidere quella ragazza dai lunghi e perfetti capelli rossi che ha scoperto chiamarsi Cheryl Blossom. Ha salvato Fangs da morte certa per mano della squadra di football almeno due volte e sta ignorando costantemente tutte le provocazioni di quei maledetti ricconi.

Stando lì dentro ha scoperto un sacco di cose sui northsiders, nonostante non li frequenti davvero. Ad esempio, Veronica Lodge, cheerleader, con una pagella eccellente è fidanzata con il rosso pompato giocatore di football, Archie Andrews. Poi c'è la sua cara amica, Betty Cooper. Bionda, occhi azzurri, la perfetta ragazza della porta accanto, nonché direttrice esecutiva del giornalino della scuola, il Blue&Gold, ed ex fidanzata del tenebroso ragazzo con il capellino di lana grigio, Jughead Jones - ha scoperto chiamarsi. Ed infine ha riconosciuto i tre ragazzi che quella sera di qualche settimana prima erano nel Southside con Reggie: i loro nomi sono Moose Manson, Kevin Keller, sì, il figlio dello sceriffo, e Chuck Clayton. I primi due hanno una sorta di storia, ma Manson è troppo terrorizzato dall'idea di fare coming out e quindi ha anche una relazione di copertura con una ragazzina del primo anno, Midge Klump. Mentre invece Clayton è il figlio dell'allenatore di Football ed è una sorta di playboy senza cuore.
Starsene sulle proprie ha i suoi vantaggi, in effetti. Swamy potrebbe giurarlo.

Ma tornando alla fastidiosissima voce di Reggie che ha appena pronunciato quelle parole di scherno nei loro cofronti; Swamy solleva lo sguardo sul muscoloso giocatore di football che sta parlando con i suoi amici a pochi metri da lei. È alquanto certa che abbia alzato di proposito il tono di voce per farsi sentire. Non si sono ancora rivolti la parola da quando lei ha messo piede nella scuola e la cosa le sta più che bene.

Preferisce ignorarlo e continuare a concentrarsi sul libro che ha sulle gambe, ora incrociate su una delle poltrone dell'aula di riposo del liceo.

Sente indistintamente Chuck Clayton borbottare un "Hanno chiuso la loro topaia; spacciano troppa droga probabilmente." E vorrebbe davvero tirargli un pugno per aver definito la sua vecchia scuola una topaia e poi sbattergli in faccia che è stato il loro amato sindaco a far chiudere la Southside high e che i Serpents non c'entrano assolutamente nulla, ma si ricorda per la millesima volta in meno di sette giorni che ha fatto una promessa a sua padre, quindi stringe i denti e resta muta.

"Quelle vipere hanno anche bisogno di un'istruzione?! Principessa, sapete anche leggere?" Swamy è costretta a puntare lo sguardo in quello scuro di Reggie Mantle che la sta guardando dall'alto con una superiorità incredibile. Per un secondo, uno solo, aveva sperato che non le rivolgesse la parola. Mai.

"Sì, non lo trovo così impensabile dato che voi sapete anche articolare frasi di senso compiuto," risponde sarcasticamente lei tornando alla lettura del suo libro. O almeno quella è l'idea. Il fatto che Reggie glielo strappi da mano e lo lanci dall'altro lato della stanza le impedisce di portarla a compimento.

Un silenzio tombale segue il gesto del ragazzo per qualche secondo. Swamy rimane ferma, sente la voglia di tirargli un pugno impossessarsi di lei. Il Bulldog l'afferra per il giacchetto di pelle e la tira in piedi a pochi centimetri dal suo volto.

"Non permetterti di insultarmi, Serpent!" le sputa addosso con una rabbia incredibile.

"Cosa cazzo stai facendo?"

Swamy riconoscerebbe quella voce tra mille. E sa già cosa il suo amico stia per fare: proteggerla. Sospira. Non farà finire qualcuno nei guai per colpa sua.

"Sweet Pea, fermati," sussurra senza girarsi a guardarlo. È un ordine e il giovane Serpent lo sa. Ubbidisce.

I ragazzi della squadra di football, non aprono bocca. Sono ancora alquanto scioccati dall'azione del loro amico. Una cosa è minacciare i nuovi arrivati, un'altra è mettere le mani addosso ad una ragazza, alla principessa dei Serpents.

Swamy sente uno sguardo in particolare bruciarle sul volto e quando incrocia gli occhi smeraldini di Jughead, gli ritornano in mente le uniche parole che il ragazzo le ha rivolto da quando ha messo piede alla Riverdale high il primo giorno: "Non c'è un singolo Bulldog in questa scuola che non voglia la tua testa", ora si rende conto di quanto vere fossero.

La bionda sposta i suoi occhi azzurri in quelli del ragazzo che la tiene ancora bloccata, poi con una mossa repentina gli dà una ginocchiata in mezzo alle gambe e appena lui allenta la presa sul suo giacchetto, lei si sfila dalle sue mani. Il giocatore fa un passo indietro frastornato.

"Tua madre non ti ha mai insegnato come si trattano le donne?!" La sua voce è tranquilla, come se non fosse successo niente. Vede i ragazzi della squadra di football pronti a fare qualcosa per proteggere il loro amico. Swamy sa che Sweet Pea e gli altri Serpents, accorsi pochi minuti prima, stiano per fare lo stesso ed è davvero troppo stanca per impedirglielo questa volta.

Reggie carica un gancio, mentre sibila un "Troia" tra i denti e Swamy si dispone in posizione di difesa. Si sente quasi sul ring. Deve ammetterlo. Non le dispiace. È da un po' che non fa a botte.

"Mantle, Karden, nel mio ufficio. Ora! Tutti gli altri in classe!" La voce impetuosa del preside interrompe quella che sarebbe potuta diventare una delle risse peggiori della storia della Riverdale high. La bionda lo ringrazierebbe se non risulterebbe decisamente troppo strano.

Si gira verso Sweet Pea ancora pronto ad uccidere i giocatori di football e gli mima un Ti prego, no con le labbra. Vede le spalle del suo amico rilassarsi appena. Dopodiché si gira e segue il preside, rassegnata a prendersi la strigliata che aveva cercato di evitare per una settimana.

Mentre esce dalla sala ricreativa i suoi occhi si scontrano un'altra volta con quelli di Jughead che la stanno ancora fissando. Betty arriva proprio in quel momento e afferra il ragazzo per un braccio spronandolo a raccontarle cosa sia successo.

Swamy sposta lo sguardo.

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