Il passato torna sempre Pt.3

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Swamy si passa una mano sul viso e sospira abbassando lo sguardo. Sa che forse avrebbe dovuto raccontare tutto agli altri, ma è consapevole che non sempre sapere aiuta ad accettare le cose. In questo caso sicuramente non sarebbe stato utile.

Prende un grande respiro e punta lo sguardo sull'edificio di fronte a lei: la sua vecchia scuola, la Southside high.

Solleva un angolo della bocca e sente gli occhi pungere mentre si guarda intorno per essere sicura di non essere stata seguita da nessuno. Quando ne è certa sgattaiola all'interno dell'edificio.

Segue il corridoio fino a trovarsi davanti alle scale e sale al primo piano. Entra nella seconda aula sulla destra, l'unica illuminata, e respira profondamente.

Appoggia il foglietto di carta che ha stretto tra le dita per tutto il tragitto sulla scrivania al centro della stanza.

Vieni alla Southside high a mezzanotte, da sola, primo piano. Lavorerai per me, se vuoi che i tuoi amici non abbiano problemi e fa' in modo che anche loro lascino perdere l'idea di denunciare chi non devono, digli cosa è successo a te.

"Sono qui." L'uomo di fronte a lei è di spalle e sta osservando fuori dalla finestra con le mani incrociate dietro la schiena. "Ho parlato con loro e gli ho detto di lasciar perdere tutto, gli ho dato un motivo per farlo, come hai scritto nel biglietto."

"Molto bene, Swamy." A quel punto lui si gira e punta gli occhi scuri in quelli chiari della ragazza. "Sai che per te non è finita, vero?" La biondina stringe i pugni e annuisce. Una gran rabbia si impossessa di lei, vorrebbe urlare e fare a pezzi quel corpo di fronte al suo, ma sa di non potere, non se vuole tenere al sicuro i suoi amici. "Voglio sentirtelo dire."

"Lo so, Hiram" risponde quindi in una sorta di ringhio, senza spostare di un centimetro lo sguardo da quello di lui.

L'uomo sorride come se avesse appena ricevuto il più bel regalo di compleanno della sua vita.

"Bene, allora-"

"Li lascerai in pace. Ognuno di loro." La principessa dei Serpents lo interrompe facendo un passo avanti verso di lui. "Archie, Jughead, Betty, Toni, Sweet Pea e Fangs. Lascerai in pace ognuno di loro" ripete avanzando ancora fino a trovarsi a pochi centimetri da lui.

"Come da accordo, certo" sorride Hiram senza scomporsi più di tanto. "Almeno fino a quando tu lavorerai per me."

Swamy ringhia dal fondo della gola qualcosa di incomprensibile, ma non dice nulla.

"Perché io?" chiede poi cambiando discorso.

"Perché sei sempre stata la migliore-"

"Che ne sai?"

"Hai già lavorato per me, Karden. Senza saperlo, certo, ma l'hai fatto-"

"Eri tu?" Una consapevolezza nuova colora le iridi di Swamy: era Hiram Lodge il misterioso spacciatore che riforniva Reggie anni prima.

"Chi altri sennò?"

"Brutto figlio di puttana!" La principessa dei Serpents lo spinge contro la finestra alle sue spalle e gli punta un braccio alla gola. "Mi hai fatto accusare dell'omicidio di dieci persone e quando volevo smettere di spacciare, mi hai fatto ricattare per far sì che continuassi a farlo." La sua voce è alta mentre continua a fare pressione conto la carotide dell'altro. Gli occhi che non si staccano da quelli di lui.

La rabbia si è impossessata di lei e ora non riesce a far altro che voler distruggere quell'uomo come lui ha mandato in frantumi la sua adolescenza.

"Nessuno può dirmi di no e pensare di passarla liscia."

Hiram con una mossa veloce la spinge via facendola sbattere contro la scrivania retrostante.

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