6 - Coltre di spighe innamorate

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Spighe di grano andavano ad intarsiarsi fra la sua folta chioma avana, all'epoca in cui andò per schiarirsi la capigliatura; rischiando, però, di finire per pentirsene subito un mese dopo - come successo.

La stessa chioma che ancora mi salta ai ricordi, e che non mi causa certamente dispiacere alla sua risalita; anzi.

E quell'albume ha finito per decidere di decorare proprio quella punta di ciuffo, che tempo addietro avrebbe rischiato di permetterne una visione migliore, data la similitudine che sembra ora aver raggiunto la capigliatura di Dario, con qualcosa di infinitamente più scompigliato, e sporco, e lucido, rispetto a qualche minuto ancora fa, quando abbiamo iniziato le riprese.

In effetti, del suo attuale castano, quell'albume d'uovo che sembra esserci finito, per caso, sembra solo averlo interessato di un dispetto, e deturpandolo, così, immediatamente, dal suo solito apparire perfettamente, anche se, magari, scompigliato e disordinato.
Gli sta bene l'acconciatura.

Ma un pò tutte, in verità.

Basta solo ci sia lui, poi, sotto.

◇~~~~~~◇~~~~~~◇

Un incredibile senso di beatitudine mi assale
, ed è come venire assaliti da un calore inespicabile ed inspiegabile.

Il solo stare in sua compagnia, permette a quel sentimento che pensavo di aver abbandonato ormai da tempo, di rialzarsi.. Un incredibile senso di conforto, che solo lui è ancora mai riuscito ad offrirmi, fino ad ora.

Un sentimento confortabile solo tramite il desiderio di essere sempre
,con lui
,stretto fra le sue braccia.

E credo che una tal sensazione di conforto, non riuscito nemmeno ancora Cesare, a raggiungerla.

Ed amo alla follia quel suo essere sempre capace di riconoscere, che c'è effettivamente una differenza.

Anche Cesare l'ha notata, ma..

Dario è stato, per tutti questi mesi, capace di capire che il silenzio era l'unica cosa di cui effettivamente avessi bisogno.

"Io ci sono, se hai bisogno."

"Puoi parlarmi, se vuoi."

"Se ti va puoi parlarmene.. Ma sappi, comunque, che non ti obbligherei mai a fare qualcosa che tu non vuoi."

"Io ci sono."

È quando io e Dario veniamo lasciati soli a fare la pausa pranzo nello studio, che una tremenda sensazione di.. desiderio di stargli accanto, e di stringerlo a me, mi pervade l'anima.

Davvero, non ci credo che sia solo tutto nella mia testa.

Perché quello che provo ogni volta che sto con lui.. Dario.. è indescrivibile, impossibile da trovare in qualcun altro.

Eppure, ancora non sono riuscito a capitarmi il motivo per cui, colui che amo, in verità, ormai da ben undici mesi e ventinove giorni, non è ancora stato in grado di farsi scavalcare e superare completamente, da colui che ha poi, solo pochi mesi dopo, deciso di infierire maggiormente sulla forza del mio cuore.

Sentimenti che, con le loro grinfie, hanno deciso, fregandosi beatamente di come ne potessi reagire io, a provarli
e subirli
, di andare a colpire quell'ultima parte di cuore che mi diceva che, prima o poi, qualcun altro sarebbe poi riuscito ad amarmi, come io volevo e ne segnalavo così grande bisogno.

<<Nic, vieni ui un attimo, che facciamo delle storie per Instagram?>>

Alla vista di un mio attimo, di quasi stupore, misto a tedio, Dario decide di avvicinarsi a me, ed a dove sono seduto, presso la mia postazione per editare.

<<Hey, cosa c'e ora?>> Pronuncia Dario, porgendomi poi, un suo lieve tocco di mano, su una spalla.

Rabbrividisco al tocco.

<<Sto bene. Tranquillo.>>
<<Mi fa piacere.. ma non è comunque ciò che ti ho chiesto. Dai, dimmi ora una bugia meno falsa.. >> esita per qualche secondo, con su un'espressione cupa. <<.. almeno.>>

Sono stato in grado di rattristare Dario! Lo sto facendo preoccupare.. come in verità tutti qui in studio, ormai.

<<Una bugia meno falsa, eh?>>
<<O anche, direttamente la verità, non so.>>
È ormai fermo, piegato in ginocchio dinanzi a me.

Potrei sfiorarlo se lo volessi.. se ne avessi anche solo la forza..

Ma non credo che potrei mai avere la forza di mentirgli..

Come per Cesare, in verità.. non posso rischiare di farmi imbambolare troppo.

Se gli confesso di amarlo, primariamente sto mentendo a me.. perché non posso accettare di tradirlo.. anche solo con la mente.. per via dei miei disgustosi desideri, che vanno giornalmente a deturpare i miei pensieri.

Pensieri ossessionati dall'idea che io possa amare entrambi, senza la minima differenza, e rischiando inevitabilmente di soffrire, perchè no, io non ci tengo, affatto, a tradire la sua fiducia.

Di Dario soprattutto.

Si comporta come una pugnalata al petto, la sola, disgustosa e dannata idea, per cui possa voler, magari desiderare anche qualcosa
, qualcuno
, di altro che lui non mi possa offrire.

E purtroppo, il discorso vale per entrambi i due attuali proprietari del mio cuore.

<<Nic, smettila di piangere.. Ti prego.>>

<<Hai già parlato con Frank?>>

<<So che Cesare ti aveva già consigliato di farlo.. ritenevamo che, almeno con lui, avresti osato confidarti.>>

<<Credimi Nic, tutti vogliono la tua felicità.>>


Dario Matassa, da un anno, quattro mesi e diciannove giorni.
Cesare Cantelli, da un anno, undici mesi e ventinove giorni.

Amore in silenzio | Dario vs CesareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora