13 - "Cordis libertatem" ~ "Libertà del cuore"

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Placido ed interessato sguardo si impossessa, leggiadro, delle iridi di colui che da tempo ha il cuore costellato di sofferenze – causa il più vivido dei sentimenti.

Tacita libertà che è stata in verità critcata, solo due giorni prima, di Sabato.

Un blocco è andato, scattante, ad imposessarsi del suo cuore, il quale, veloce, è andato ad imposessarai anch'esso, di una decisione possibilmente dolorosa agli occhi del ragazzo..

<<È stato un bell'incontro, no?>>
<<Certo Nelson, se non fosse stato per il tuo continuo far traballare la gamba!>>
<<Ma che sei impazzito Tone? Non l'ho fatto, assolutamente!>>

<<Credimi Nelson, sei stato peggio del motore della mia moto quando corro.>> Afferma Cesare.
<<Nelson, hai tremato tutto il tempo.>>

<<Visto Nels? Anche il profeta ti dà ragione!>>
E subito Cesare riceve uno sguardo fulmineo da Nelson.

<<No, però, seriamente, che ti è successo per farti tremare così tanto? Io e Frank non riuscivamo a stare attenti!>>

Infatti, per tutta la Fiera Udinese, con incontro pomeridiano con i fan del loro canale Youtube, Frank e Tonno si sono a messi a sedere subito a fianco a Nelson.

Poi, accanto a Frank c'erano Nicolas e subito a capo della fila di sedie bianche, Cesare; mentre nell'esatto capo opposto vi si era seduto Dario – fulminei, ma attenti sguardi, immediatamente diretti al principio della sua ansia; talvolta disturbati da un Nelson decisamente disturbato all'idea che Dario continuasse a prestare più sguardi e la sua attenzione ai ragazzi microfonati, che al pubblico, anch'esso degno di essere soggetto degli sguardi di Dario.
Sguardi voraci senza avere la forza e la voglia di ammetterlo – nemmeno a sè stesso.

Sono ormai le quattro e trenta minuti, del pomeriggio: la fiera è terminata ormai da mezz'ora e, perciò, i ragazzi stanno beandosi di uno spuntino in un bar poco lontano dall'hotel in cui, per l'occasione di stasera, hanno affittato delle camere: Nelson e Frank sono in stanza assieme; Dario e Nicolas hanno delle stanze singole e Cesare e Tonno condividono la stanza.

<<Sei sicuro di star bene Dario?>>
<<Sì, tranquillo Cesare.>>
È un tono pacato, quasi percettibilmente ricolmo di apatia; ma è comunque abbastanza sbrigativo, data l'attuale mancanza di volontà da parte nel ragazzo, all'idea di intraprendere una vera e propria conversazione con il collega.

<<Comunque Nic, è stata simpatica tua cugina, eh!>> Pronuncia Tonno rigirandosi a guardare verso l'amico, ora che, ormai, tutti e quattro i ragazzi rimasti sono seduti intorno ad un tavolinetto quadrato.

<<Tanto simpatica non direi..>>
<<Come? Nic, cosa intende Cesare?>>

<<È solo che a Marta non è mai piaciuto molto, Tonno, ed anzi, come hai anche potuto vedere quando si è avvicinata al nostro stand questo pomeriggio alla fiera, Marta ha anche cominciato ad odiarlo, ora che Cesare e Lucia si sono lasciati.>>
<<Perché dare la colpa a te se è stata Lucia a lasciarti?>>

<<Non chiederlo a me!>> Dice Cesare.

<<È ovvio che fosse solo un pretesto.>>
<<Hey, ti sei risvegliato dal tuo sonno ad occhi aperti, finalmente!?>>
<<Non rompere, Tonno.>>

<<Comunque Nic, come mai tua cugina vive qui a Udine se è Bolognese come te?>>
<<In verità suo padre viene dal Friuli e perciò, quando ha scoperto di un'università che l'interessava qui, ha subito colto l'occasione per andare a trovare gli altri parenti.>>

Amore in silenzio | Dario vs CesareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora