capitolo 9: imprevisti

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"Are we wasting time
Talking on a broken line?
Telling you I haven't seen your face in ages,
I feel like we're as close as strangers."

Era mattina presto e Minjee si era svegliata molto prima dell'orario stabilito dal piano, per uscire dalla propria camera e sgattaiolare in quella della sua balia.
Il pavimento freddo a contatto con la pelle calda dei suoi piedi la fece rabbrividire, mentre camminava furtivamente per i corridoi. Arrivata davanti alla camera che cercava, aprì lentamente la porta ed entrò. Si avvicinò lentamente a Baekhyun, mettendogli una mano sulla bocca e scuotendolo per svegliarlo. Avrebbe lanciato un urlo veramente acuto se non fosse stato per la mano di Minjee a smorzarlo. Quando si rese conto dell'identità dell'intrusa, tirò un sospiro di sollievo, mettendosi seduto e spostandole la mano dalla propria bocca.
«Cosa ci fai qui a quest'ora?» domandò lui, con tono leggermente di rimprovero.
«Perché volevi tagliarmi fuori dal piano? Ero consapevole dei sospetti che Luhan nutriva su Kris!» esclamò sedendosi sul letto.
Baekhyun si voltò subito verso di lei. «Cos- tu come fai a sapere del piano?!»
«Non è questo che importa ora! Tu perché non vuoi farmi partecipare?!»
«Perché non se ne parla che io ti faccia partecipare!»
«Almeno fammi venire con te!» ribatté, guardandolo con occhi speranzosi.
«Ho detto no.»
«Sai bene che se non mi fai venire farò di testa mia. Preferisci che mandi tutto a monte? Sai, Sehun dice che bisogna sempre cercare di trovare una via di mezzo, sai, per non avere problemi.»
«L'avevo detto a Sehun che non doveva insegnarti a trattare con le persone...d'accordo, ma tu dovrai startene buona vicino a me.»
Minjee sorrise vittoriosa scendendo dal letto di Baekhyun e camminando verso l'uscita. «D'accordo! Oh, stanno arrivando anche Jieun e Hyunjin, tanto per informarti.» disse chiudendosi la porta alle spalle e tornando nella propria camera. Baekhyun necessitò di qualche secondo per metabolizzare le parole della ragazza e lasciarsi andare in un gridolino frustrato.
Era tutta colpa di Sehun.
Se solo non avesse coltivato quel caratterino che aveva già da bambina, ascolterebbe di più le persone. Quello ricattato però era sempre stato solo Baekhyun, Sehun riusciva sempre a cavarsela, chissà come mai.

*flashback*

«Se dovesse diventare regina, quel caratterino le servirà, fidati.» disse Sehun.
«Creerai un mostro, Sehun.» ribatté Baekhyun, per niente d'accordo.
«Se imparasse a usare bene le parole, quel carattere sarà perfetto.»
«E che mi dici di Jieun? Non è per niente diversa da Minjee. Vuoi creare due mostriciattoli?»
«Infatti insegnerò anche a lei. Fidati di me, quando sarà il momento, capirai di essere in un regno sicuro con quelle due. Per non parlare di Yugyeom.» continuò a spiegare Sehun.
«Quello che mi preoccupa meno è Taehyung. Non è diabolico come quei tre.»
«Infatti Taehyung sarebbe troppo buono come sovrano.»
«Se un giorno verrai ricattato, non venire a piangere da me, perché io ti ho avvertito, e quei mostri sarai stato tu a crearli.»

Un paio d'ore dopo, si ritrovarono tutti nel salone principale. Avrebbero aspettato l'arrivo di Kris, grazie al segnale del localizzatore che Luhan era riuscito ad attaccare sulle sue valige.
«Avete capito? Voi tre rimanete attaccati a me, non osate fare una delle vostre cazzate.» li avvertì Baekhyun per la millesima volta. Non era per niente convinto della loro presenza, ma ormai era troppo tardi e come al solito si era fatto fregare.
«Abbiamo capito, smettila di preoccuparti di noi.» disse Minjee sbuffando.
«E non sbuffare, signorina.» Baekhyun spostò la sua attenzione sullo schermo del telefono, osservando quel puntino rosso che si muoveva verso di loro, avvicinandosi sempre di più: Kris. «Ai propri posti, sta arrivando.» disse Baekhyun, mentre tutti uscivano mettendosi nelle posizione stabilite da Tuan. I tre insieme a Baekhyun lo seguirono come delle ombre, nascondendosi dove era stato ordinato loro. Avrebbero chiuso la via di fuga dietro Kris, impedendogli di fare retrofronte.
Aspettarono pazientemente, prima di vedere la figura dell'uomo in cui la famiglia Kim aveva riposto la sua fiducia, uscire da palazzo. Davanti al cancello, a bloccare il suo cammino, si trovava Mark, pronto a dare l'ordine a Chanyeol al momento giusto. Qualcosa però andò storto; dietro Kris, c'era la figura di Jisung che stava portando le valige. Non avrebbe dovuto essere da solo?
«Baekhyun, ferma tutto! Jisung non deve restare coinvolto!» disse Minjee, cercando di andare verso il ragazzino. Tuan aveva già alzato la mano, facendo uscire le guardie e circondandolo.
«Ferma, Tuan troverà una soluzione, tu non muoverti da qui!»
«Tuan non troverà una soluzione.» disse Hyunjin. «Lui è estremamente legato alle informazioni che gli vengono date. Non sappiamo quale magia usi Kris, per cui per lui la mossa migliore era attaccare per primi. Se dobbiamo pensare anche a proteggere Jisung, non c'è un altro piano che si possa ideare su due piedi.»
«Perfetto, adesso che facciamo?!» domandò Jieun.
I quattro si voltarono verso Kris, il quale prese parola. «Non vi aspettavate questo, vero?» domandò prendendo Jisung per un braccio e avvicinandolo a sé. Kris guardò le guardie che lo circondarono con sguardo di sfida. «Non mi fidavo dell'arrivo di Luhan, e infatti guarda caso ho trovato una cimice sulla mia valigia.»
Come aveva detto Hyunjin, purtroppo la magia di Kris era sconosciuta, non aveva mai avuto bisogno di usarla in tutti quegli anni, per cui nessuno era a conoscenza di quale fosse. Senza contare che Jisung non era ancora abbastanza forte da difendersi da solo. A quanto pareva, Kris li aveva anticipati.
«Minjee, pensi che non sappia che tu sei qui nascosta da qualche parte?» domandò ironicamente Kris, stringendo la presa sul braccio di Jisung. «Vuoi che lo liberi? Allora tu e la tua cuginetta dovete venire con me. Queste sono le condizioni.»
Sembrava non essere nelle condizioni di scendere a patti, essendo circondato. Purtroppo, Kris era consapevole che, anche se il ragazzino in ostaggio era un piccolo plebeo, le due non avrebbero permesso che perdesse la vita.
Minjee e Jieun si scambiarono un'occhiata, prima di uscire e avvicinarsi, mandando così Baekhyun e Hyunjin su tutte le furie. «Cosa cazzo state facendo?!» sussurrò arrabbiato Hyunjin, uscendo dal nascondiglio.
Le due ragazze lo ignorarono. «Sbrigati a lasciarlo andare, Jisung non ti ha fatto niente.» disse Jieun.
«Si è messo nei casini comunque. Ci sono guardie pronte a colpirlo anche se dovesse colpire il ragazzino. Aspetto un vostro ordine.» furono le parole di Chanyeol.
«No, fermo Chanyeol! Nessuno faccia niente. Jisung non deve uscirne ferito, avete capito?! Se ne va della sua incolumità, non azzardatevi a muovere un solo dito!» ordinò Minjee.
Qualche istante dopo, Minho e Jeongin arrivarono davanti all'uscita, con Minho che rincorreva l'altro nel tentativo di fermarlo. Il maggiore era al corrente della situazione, ma il più piccolo era partito precipitandosi alla ricerca di Jieun, all'oscuro di tutto. Fortunatamente Hyunjin lo afferrò per un braccio e lo fermò in tempo prima che potesse spingersi troppo in là.
«Cosa sta succedendo?» chiese Minho, vedendo che le cose non si erano minimamente evolute secondo i piani.
«Questa domanda la dovrei fare io.» disse Jeongin, andando accanto a Minho con aria confusa.
Accadde tutto velocemente. In una frazione di secondo, Jisung si ritrovò accanto a Minjee, e a tenere il suo braccio stavolta non era Kris, ma un ragazzo che non aveva mai visto: aveva i capelli castani, con alcuni ciuffi della frangia che lo colpivano sugli occhi scuri, il viso margo e il mento leggermente appuntito. Indossava una semplice maglia bianca e dei pantaloncini di jeans azzurri lunghi fino al ginocchio.
Jieun e Minjee invece si ritrovarono di nuovo accanto a Baekhyun con altre due figure sconosciute accanto a loro: il ragazzo accanto a Minjee aveva i capelli argentati, degli occhiali quadrati dalla montatura sottile che appoggiavano su naso grazioso e dritto. Aveva le labbra sottili e due occhi grandi e scuri. Indossava una maglietta nera a mezzemaniche, larga ma non troppo e dei jeans blu. Il ragazzo accanto a Jieun invece era biondo, gli occhi marroni e un naso piuttosto grande. Aveva un aspetto bambinesco in quella sua maglietta azzurra molto più larga di lui e i pantaloni della tuta neri.
Davanti a loro, mentre Kris era a terra, qualcuno torreggiava sopra di lui. Un ragazzo di profilo: gli occhiali dorati e quadrati sul naso grande, perfettamente dritto e dalla forma leggermente allungata. Le labbra sottili, magro e una chioma rossa che fece altamente infuriare Minjee. Indossava una maglia rossa come i suoi capelli e dei pantaloni neri.
«MINGI?!» urlò la ragazza, mentre Jieun lo fissava incredula. Che diavolo ci faceva Mingi lì? Dopo tre anni passati per giunta.
«Oh cazzo... FELIX!» urlò Baekhyun, richiamando il biondo che arrivò in un lampo. Il mago della luce sospettava che prima o poi sarebbe successo, ma questo era un doppio intralcio. Non appena Felix riconobbe la figura di Mingi, incantò subito la sua migliore amica al suolo con la sua magia, capendo il motivo del tono preoccupato con cui Baekhyun l'aveva chiamato.
«Felix, annullala subito! Mingi, brutto stronzo ti fai vivo solo ora?!» urlò Minjee, cercando di liberarsi. La balia corse velocemente dentro il palazzo; teneva delle cose che non utilizzava sui ragazzi da anni, ma era certo che questa volta sarebbe stato il caso di doverle rispolverare. Non aveva mai corso così velocemente in vita sua.
«Cazzo Minjee, calmati!» esclamò Felix, facendo ancora più pressione sulla ragazza. La gravità cominciò a schiacciarla, mentre piccole crepe cominciarono a formarsi sui lastroni del pavimento. Hyunjin voltò lo sguardo verso Jieun. Era troppo silenziosa, ma si spaventò quando vide il vento iniziare ad alzarsi attorno alla ragazza, ingrandendosi piano piano. Le fiamme scoppiarono attorno al corpo di Minjee, sciogliendo la magia di Felix come se fosse semplice ghiaccio. I due poteri finirono fuori controllo ed il vento di Jieun non fece che alimentare le fiamme della cugina. Mingi venne sbalzato via dal corpo di Kris, mentre una figura apparve accanto a quest'ultimo. Tuan sgranò gli occhi, correndo verso di loro. Doveva almeno prendere Kris. «No!» esclamò, vedendo come in un secondo, Kris e la persona misteriosa scomparvero davanti ai loro occhi. Magia di teletrasporto, non c'era molto da fare per combatterla.
«Felix, Hyunjin! Dobbiamo mettere loro le cavigliere anti-magia!» urlò Baekhyun, lanciandone una a Hyunjin. Felix si concentrò di nuovo pressando le due ragazze al suolo, mentre Baekhyun e Hyunjin cercavano di bloccare la loro magia il prima possibile. Hyunjin impiegò qualche tentativo, venendo continuamente sbalzato via dal vento che circondava Jieun, mentre Baekhyun finì per ustionarsi una mano a causa delle fiamme fuori controllo. Appena l'anello venne chiuso attorno alle loro caviglie, vento e fiamme scomparvero e le due caddero con il sedere a terra.
«J-Jisung, stai bene?» domandò Minjee non appena riprese un minimo di lucidità. Il suo sguardo si spostò subito sul ragazzino, che annuì lentamente. Aveva perso il controllo, non capitava da anni.
«Chi diavolo siete?» domandò invece Jieun guardando il biondo davanti a lei. «E come avete fatto ad essere così veloci?!»
«Prima di tutto, io sono Wooyoung.» disse. Poi si voltò indicando il ragazzo che era accanto a Minjee. «Lui è Renjun, mentre quello che ha salvato il piccoletto è Xiaojun... il rosso invece è Min-»
Minjee lo interruppe bruscamente, mentre Mingi li osservava ancora dallo stesso punto di prima. «Song Mingi. Lo sappiamo.»
«In realtà non siamo stati veloci, Renjun ha una magia di tempo, ma ha ancora molti limiti. Non potevamo usarla per altro.» disse quello che doveva essere Xiaojun. «E il tutto è sembrato ancora più veloce grazie alla magia di volo di Wooyoung.»
Minho si fece spazio, spostando Jeongin e Baekhyun. «Minjee, stai bene?» domandò, tendendole la mano per aiutarla ad alzarsi.
«Sto bene, grazie.» rispose lei afferrandola. Minho la strinse in un abbraccio. Era il gesto più naturale che si era sentito di fare in quel momento. In lontananza, Mingi storse il naso. Chi diavolo era quello?
Minjee si voltò velocemente verso Jisung, tirandolo in un abbraccio. «Mi dispiace... mi dispiace Jis, non volevo che tu venissi coinvolto...» sussurrò.
«Sto bene Minjee...sto bene, non preoccuparti...» furono le parole del più piccolo ricambiando la stretta.
«Jieun, stai b-» Jeongin si bloccò. Stava andando ad aiutare Jieun a rialzarsi, ma il nuovo biondo lo anticipò. Si limitò a lanciargli uno sguardo torvo. Quella zucca bionda gli stava già antipatica. Lui doveva andare da Jieun. Di certo lei non aveva bisogno di quella zucca bionda con il naso troppo cresciuto.

𝙈𝙄𝙉𝙏: 𝐑𝐞𝐰𝐫𝐢𝐭𝐞 𝐭𝐡𝐞 𝐒𝐭𝐚𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora