«E così, avete conosciuto Ares e Taekook.» parlò Yugyeom, prima di mettere in bocca un pezzo di carne.
«Siete andati dietro?! Perché non mi avete chiamato, cavolo...» sbuffò Hyunjin, mollando la forchetta nel piatto, per mettere il broncio esattamente come un bambino.
«Il signorino era in camera a farsi bello.» fu la risposta di Jieun, senza guardarlo.
«Hanno visto Persefone?» domandò sempre il ragazzo, estremamente geloso del suo animale.
«Sappiamo bene quanto tu sia geloso di Persefone, quindi no, gliela mostrerai tu domani o dopo cena.» rispose Minjee.
«Sì, ma nessuno può toccare la mia bambina!» esclamò Hyunjin con un tono infantile.Dopo cena, Hyunjin diventò piuttosto insistente per andare da Persefone, convincendo tutti gli altri ad accompagnarlo. Anche se in realtà Jeongin ci mise del suo, perché era curioso di vedere di quale animale si trattasse.
«La mia bambina!» il castano urlò, correndo davanti alla porta accanto a quella di Ares. Velocemente mise il palmo sulla superficie. La porta scivolò velocemente, scorrendo lateralmente e lasciando spazio al ragazzo per entrare nella stanza.
«Persefone!»
Hyunjin corse all'interno, uscendo poi in corridoio, con un bellissimo pegaso nero.
«Lei è Persefone...Persefone, saluta i ragazzi!»
Un nitrito rimbombò lungo il corridoio, mentre il castano la guardava orgoglioso.
Nel frattempo Mingi si bloccò davanti ad una porta, fissandone la superficie lucida con sguardo perso che trasmetteva nostalgia e senso di colpa.
Se fosse entrato, l'avrebbe riconosciuto? Oppure l'avrebbe trattato come un estraneo? Era ciò che continuava a chiedersi.
D'altronde era sparito per tre anni, abbandonando la sua creatura quando aveva solo due anni.
Minjee sospirò avvicinandosi, tirandogli uno schiaffo sul retro del collo, nonostante fu costretta a mettersi in punta di piedi, dato che Mingi era cresciuto notevolmente in quegli anni.
«Sblocca quella dannata porta. È la tua creatura e ho lasciato la tua impronta digitale perché sono sicura che anche lei sperava in un tuo ritorno.» disse la ragazza con tono duro, ma facendo sorridere il rosso, ricordandosi come aveva trovato il coraggio di abbandonarla; sapeva perfettamente che l'avrebbe lasciata in buone mani. Sapeva che Minjee si sarebbe presa cura di lei.
Mingi sbloccò la porta. L'animale all'interno si voltò di scatto, sentendo l'odore del ragazzo, fissandolo.
Mingi non fece nulla; restò fermo a fissare la sua creatura per qualche istante, prima di venire investito da una potente fiamma.
Il rosso sorrise, notando che non aveva perso il suo caratterino. «Ciao Hela.» sussurrò, entrando nella stanza.
«Cosa? Hela è di Mingi?» domandò Jeongin, avvicinandosi, per vedere il ragazzo entrare nella stanza.
Il drago si avvicinò, iniziando ad annusarlo. Dopo qualche istante sembrò riconoscerlo, perché iniziò a sfregare il muso contro la guancia di Mingi, avvolgendo gentilmente la coda attorno al ragazzo.
«Già. Hela è sua.» sospirò Minjee. «Era l'unico che le stava simpatico, così Doyoung si fece aiutare da Mingi per i primi due anni, prima che lui sparisse. Hela non ha mangiato per giorni.» spiegò la ragazza, mentre guardava il suo amico d'infanzia, giocare con il drago.Poco dopo, i ragazzi decisero di rientrare per andare a dormire. Era stata una giornata spossante a causa del viaggio di ritorno e avevano decisamente bisogno di una bella dormita; tranne Minho e Minjee che restarono sul retro ancora qualche minuto.
«Minho... p-posso chiederti una cosa?» la voce di Minjee iniziò a tremare.
Ci stava pensando dal tradimento di Kris. La cosa la turbava, dato che quelle creature rappresentavano una sorta di segreto del regno.
Minho annuì avvicinandosi alla ragazza.
Minjee si girò verso la porta di Ares. La superficie grigio scuro si illuminò, appena la ragazza schiacciò uno dei tanti bottoni a lato della porta. Digitò qualcosa, prima di voltarsi di nuovo verso il ragazzo.
«Dammi la mano...»
Minho fece come richiesto, nonostante la sua confusione. Non capiva cosa stesse facendo la ragazza.
«Se dovesse succedermi qualcosa, mi prometti che ti prenderai cura di lui?»
Il ragazzo la guardò ancora più confuso. «Che intendi?»
«Per favore, rispondi e basta...»
«Va bene... ma non ti succederà mai niente, Minjee.»
La ragazza forzò un piccolo sorriso, prima di far entrare il palmo di Minho a contatto con la porta. Dopo qualche secondo, emise un suono. Ora c'era registrata anche l'impronta di Minho ad aprire la stanza del lupo.

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𝙈𝙄𝙉𝙏: 𝐑𝐞𝐰𝐫𝐢𝐭𝐞 𝐭𝐡𝐞 𝐒𝐭𝐚𝐫𝐬
Fantezie⚠️Primo libro della trilogia MINT⚠️ Genere: fantasy, love story, adventure 【 𝓦𝓱𝓸 𝓬𝓪𝓷 𝓼𝓽𝓸𝓹 𝓶𝓮 𝓲𝓯 𝓘 𝓭𝓮𝓬𝓲𝓭𝓮 𝓽𝓱𝓪𝓽 𝔂𝓸𝓾'𝓻𝓮 𝓶𝔂 𝓭𝓮𝓼𝓽𝓲𝓷𝔂? 】 ❮ Tratto dal libro ❯ «Minho smettila, per favore!» «Ho rovinato tutto quando m...